Non è tanto la firma in sé, ma il fatto che si tratti di un minimo salariale a rendere questa mossa dei Phoenix Suns di buonissimo livello. Mason Plumlee, sebbene si tratti di un backup di 34 anni, limitato, incapace di restare a lungo in campo soprattutto ai Playoffs, è comunque affidabile (paragonandolo ad altri a quel prezzo) sulle due metà campo, in quella difensiva come rim protector di tutto rispetto, nell’altra soprattutto come passatore e bloccante, privo di tiro e non proprio dotato di grandissimo tocco nel chiudere al ferro. Con soli 9 giocatori a roster al momento e un luxury tax bill già da togliere il fiato, non c’è molto di meglio che i Suns possano trovare sul mercato se non firme al minimo. In questo caso, visti i bisogni a roster in termini di taglia e la mancata conferma di Eubanks, quello di Plumlee potrebbe dirsi addirittura un upgrade rispetto a quanto proposto – fra i backup – nella passata stagione.