I Cleveland Cavaliers sono 55-10: a quali domande devono ancora saper rispondere?

Questo contenuto è tratto da un articolo di Mike Kline per The Lead, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Nonostante una stagione storica per i Cleveland Cavaliers, ci sono ancora alcune domande che necessitano di risposte.
Come fanno i Cavs a trovare sempre un modo per vincere?
Una vittoria è una vittoria, ma non tutte sono costruite allo stesso modo. Durante l’attuale striscia di 14 vittorie consecutive, Cleveland ha una media di scarto di 14,7 punti. Questo numero è leggermente gonfiato dalle partite contro i Magic e i Knicks, vinte rispettivamente con margini di 40 e 37 punti.
Nella partita contro Charlotte, i Cavs si sono ritrovati sotto di cinque punti a 3:09 dalla fine del quarto quarto. Otto secondi dopo, Darius Garland ha ridotto lo svantaggio a tre. Dopo aver costretto gli avversari a un errore al tiro, Kenny Atkinson ha chiamato timeout.
Charlotte non ha segnato di nuovo fino al minuto 1:32.
Sebbene non sia l’ideale ritrovarsi in una partita combattuta contro una squadra nelle ultime posizioni della classifica, i Cavs hanno alzato il livello nel momento più cruciale.
Cleveland rimane una delle migliori difese della lega e ha dimostrato di poter “accendere l’interruttore” nei momenti più opportuni. Con la loro nuova difesa basata sui cambi sistematici, Atkinson ha mostrato di non avere paura di affidarsi ai suoi giocatori per marcare avversari di qualsiasi ruolo.
L’attacco dei Cavaliers è stato d’élite per tutta la stagione. Questo sviluppo ha permesso loro di sopraffare gli avversari in brevi sequenze, note sui social media con il nuovo termine brevettato Cavalanche.
Dal termine della pausa per l’All-Star Game (ultime 10 partite), la panchina dei Cavs ha segnato il quarto maggior numero di punti a partita, guidata da Ty Jerome e dall’acquisto alla trade deadline De’Andre Hunter. I due ex compagni di squadra a Virginia si sono rivelati fondamentali per il successo della squadra.
È valsa la pena di scambiare per De’Andre Hunter?
Dallo scambio, Cleveland ha un record di 12-0.
Nelle sue 12 partite con i Cavaliers, Hunter sta viaggiando a una media di 14,3 punti, 4,3 rimbalzi e 1,3 assist a partita, con un’incredibile percentuale di true shooting del 68,2%.
Oltre a segnare con un’efficienza impressionante, il suo fisico da 2,03 metri per 102 kg ha dato ai Cavs un nuovo livello di versatilità.
Per creare accoppiamenti migliori in vista di una possibile serie playoff contro i Celtics, i Cavaliers hanno trovato un altro giocatore in grado di marcare la stella avversaria Jayson Tatum.
Hunter permette ai Cavs di giocare con un quintetto più piccolo, aggiungendo però più tiro e atletismo sul perimetro. Atkinson può utilizzare assetti particolari, resi possibili ed efficaci grazie al QI cestistico di Hunter e alla sua capacità di marcare più posizioni.
Cleveland ha poi sconfitto i Miami Heat di cinque punti, nella loro terza partita in quattro notti. Miami ha adottato una difesa a zona che ha creato qualche difficoltà ai Cavs nel finale di gara.
Atkinson ha trovato una soluzione piazzando un giocatore nel punto debole della zona, proprio al centro, sulla linea del tiro libero. Hunter ha occupato quella posizione e ha eseguito il tiro immediatamente, senza dare tempo alla difesa di reagire.
Hunter ha registrato un plus-minus di 9,6 nelle sue 12 partite con i Cavaliers, posizionandosi decimo in tutta la lega in questo arco di tempo.
In sintesi, si può dire che, almeno finora, l’operazione si sia rivelata assolutamente vantaggiosa.
Con quale quintetto chiudere le partite?
A seconda del matchup, i Cavaliers hanno diverse opzioni.
Atkinson non ha paura di effettuare cambi offensivi e difensivi nei finali di partita. Contro gli Hornets, Sam Merrill è stato inserito al posto di Jarrett Allen per un possesso offensivo, mentre Isaac Okoro ha sostituito Garland per un possesso difensivo.
Mitchell, Garland, Hunter e Mobley sono stati i giocatori più utilizzati nei finali di partita dalla trade deadline in poi.
Nelle ultime partite contro Heat e Celtics, il quinto titolare è stato Strus. Contro Charlotte, invece, è stato Allen.
Non sorprendetevi se Wade o persino Jerome chiuderanno alcune partite. Nella maggior parte dei casi, l’opzione principale sarà Strus, ma Atkinson è flessibile e lascia che siano le circostanze del momento a dettare le sue decisioni.
I Cavaliers continueranno la loro caccia al Larry O’Brien Trophy.