FOTO: Yahoo Sports

Questo articolo è una traduzione autorizzata. La versione originale è stata scritta da Jack Anderson e pubblicata su Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Nella sfida contro i New York Knicks di Gara 3 di sabato sera Jayson Tatum non ha disputato una delle sue migliori prestazioni. Più in generale, allargando l’obiettivo al resto della Serie di Eastern Conference Semifinals, Tatum ha totalizzato 36 punti con 12/42 dal campo. La performance di sabato è stata un po’ più incoraggiante delle altre, ma sicuramente non rientra certo nella sua Top 10 quella della vittoria per 115-93 contro i Knicks. Ha sbagliato parecchie conclusioni al ferro, ma la buona notizia per i Boston Celtics è che non ha perso la vena realizzativa da oltre l’arco – dimostrato dai 5 canestri su 9 tentativi. Dopo Gara 3 si è seduto a parlare alla stampa, fornendo una grande visione prospettica ma mantenendo i piedi ben saldi per terra – come di solito fa. Nei giorni scorsi gli era stato chiesto di rispondere sul campo e JT ha preso la palla al balzo per discutere il tema delle critiche ricevute. “Non gli do troppo credito,” ha affermato Tatum a riguardo.

“Siamo ai Playoffs, il periodo più importante dell’anno. Ci saranno sempre narrative e storie diverse ad ogni singola sfida. Provo solo a non lasciarmi andare troppo dopo una vittoria o una sconfitta. Il core di questo roster ha affrontato un’incredibile numero di Serie di Playoffs, un’infinità di partite e di momenti, quindi bisogna solo continuare a confidare l’uno nell’altro.”

Jayson Tatum

A Tatum è stato anche chiesto se riesce a respingere tutto il clamore mediatico attuale, e dandone prova ha risposto seccamente: “Si, ce la faccio.” Due misere prestazioni ad inizio Serie hanno di colpo rimesso in discussione lo status di star di Jayson, e con i Knicks sempre più a loro agio nel tentativo di detronizzare gli attuali detentori del Titolo NBA, tra i media è circolato nuovamente il rumor circa la sua incapacità di mettere fine a queste voci una volta per tutte.

“Non sono sceso in campo per dimostrare niente a nessuno. Per noi era una partita molto importante, ed era importante dare una risposta collettiva, in quanto squadra. Volevo solo scendere in campo e vincere, questi erano gli unici pensieri che avevo in mente quando è iniziata la partita.”

Jayson Tatum

“Quando si è ‘IL Giocatore’, si capisce ciò che esso comporta. Non mentirò, vivo una bellissima vita. Guadagno moltissimi soldi e ho avuto la fortuna di vivere moltissime esperienze. Ma bisogna accettare ciò che tutto questo comporta. Ricevo un sacco di richieste e mi viene spesso dato merito per tante cose. Spesso vengo lodato e adulato, ma non sono perfetto e ci sono stati momenti in cui dovevo giocare meglio, dovevo fare di più. Questo vuol dire: ‘Essere IL Giocatore perfetto’.”

Jayson Tatum

Contro una squadra ben dotata fisicamente come gli Orlando Magic Jayson Tatum è stato “IL Giocatore”, avendo avuto una media di 31 punti, 11 rimbalzi e 5 assist nella Serie del First Round. Le sue statistiche sono in calo alle Eastern Conference Semifinals, ma ciò non può aver messo in discussione lo status di chi fa parte del All-NBA First Team. “La gente non si limita a criticarmi. Ci sono molte persone che amano criticare, c’erano prima che ci fossi io e ci saranno anche dopo,” ha affermato JT.

“Per quanto mi riguarda, continuo a giocare con un senso di gioia. Scendere in campo scuro in volto e arrabbiato col mondo non è da me, non sono me stesso. E di solito non do il meglio di me in quello stato. Bisogna essere sempre la stessa persona, sia che le cose vadano male, che se esse vanno bene. Non si può spegnere l’interruttore. Questo è il carattere di un uomo buono.”

Jayson Tatum


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