
Questo articolo è una traduzione autorizzata. La versione originale è stata scritta da Nathan Rogers e pubblicata su Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Barpne per Around the Game.
I San Antonio Spurs hanno appena messo a segno un autentico colpo da maestro. Restando alla 14esima scelta assoluta del Draft, hanno selezionato l’ala dell’Università dell’Arizona Carter Bryant.
Prima del Draft, Bryant era dato come sicura scelta tra le prime dieci. Anche se era chiaramente uno dei principali obiettivi degli Spurs, si pensava che non avrebbero avuto alcuna possibilità di prenderlo. E invece, il tabellone si è allineato perfettamente a favore della franchigia texana, che ora si ritrova tra le mani un potenziale fuoriclasse.
Bryant risponde a due esigenze fondamentali degli Spurs
La forza di Bryant risiede nella metà campo difensiva. In campo è un vero e proprio incubo per gli avversari, capace di incutere timore solo entrando in partita. A soli 19 anni, è in grado di seminare il panico ovunque grazie alla sua apertura alare di oltre 2,13 metri, con cui forza numerose palle perse. È un atleta incredibilmente dominante, con un’esplosività che lo fa letteralmente volare sopra il canestro.
Gli Spurs avevano un bisogno disperato di difesa sul perimetro, e Bryant incarna alla perfezione questo profilo. Che parta titolare o dalla panchina, può marcare il miglior giocatore avversario e neutralizzarlo. Con lui, Jeremy Sochan e Victor Wembanyama in campo, San Antonio potrà contare su una difesa temibile che nessuno vorrà affrontare.
Ma non è solo difesa: Bryant sa anche tirare da fuori, e questo lo rende ancora più interessante. Anche se al college non ha avuto tantissime occasioni, ha dimostrato di avere una mano solida. Con Arizona ha realizzato 1,1 triple a partita con un ottimo 37,1% da tre. Gli Spurs sperano che questa efficacia al tiro da fuori si confermi anche in NBA.
Se continuerà a tirare con fiducia, Carter potrà dare una spinta immediata alla produzione da tre punti della squadra, che nelle ultime stagioni ha faticato parecchio rispetto al resto della lega. Bryant potrebbe essere la soluzione tanto attesa per colmare questa lacuna.
Il general manager Brian Wright e il suo staff credono fermamente in Bryant e nel suo grande percorso di crescita durante la stagione universitaria, convinti che possa proseguire a livelli ancora più alti in NBA. Avrà accanto a sé un gruppo di compagni che potrà valorizzarlo al massimo e creare le condizioni ideali per mettere in mostra tutto il suo talento.
Insomma, gli Spurs hanno messo le mani su un autentico affare: un giocatore che potrà dare un contributo concreto fin da subito.