
Questo contenuto è tratto da un articolo di Bruce Veliz per The Lead Sports Media, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
I Phoenix Suns sono al centro del trade market NBA, nel tentativo di un rinnovamento del roster, poiché la stagione dei Suns non sta andando come si pensava. Attualmente sono 22-21, a poco più di metà stagione. Con la squadra che si è già mossa per il centro Nick Richards, ci si aspettavano altre trattative. Un esempio preparatorio è la recente decisione di inviare la first-round pick del 2031 agli Utah Jazz per ottenere altre tre scelte al primo giro (una nel 2025, 2027 e 2029). Questo rende più facile l’inseguimento dell’obiettivo principale dei Suns, Jimmy Butler. Tutti credono che, con questa mossa, i Suns si siano preparati ad acquisire l’ala di Miami. Vedendo questo sviluppo, i tifosi si chiedono se questa sia la direzione giusta per la squadra. Il tempo ci dirà se i Suns riusciranno a ottenere Butler, ma in definitiva questa mossa è quella giusta da perseguire perché eliminerebbe il più grande grattacapo per Phoenix: la clausola di non scambio nel contratto di Bradley Beal.
Il blocco stradale
In definitiva, l’esperimento Bradley Beal a Phoenix ha fatto il suo corso. Non è che sia un cattivo giocatore, è solo che il fit non è corretto. Non c’erano abbastanza palloni nel quintetto iniziale per permettere ai titolari di mostrare le loro migliori capacità, quindi i Suns lo hanno spostato in panchina. Beal riceverà anche $110 milioni di dollari per le prossime due stagioni: per un giocatore che sente di poter avere un impatto, e dovrebbe averlo, non è un bene uscire dalla panchina. Come tutti sappiamo, i Suns avrebbero già fatto una mossa se avessero potuto, ma la clausola di non scambio presente nel contratto di Bradley Beal ostacola la possibilità di spostarlo. Senza contare che si trovano anche nel secondo apron, il che rende tutto molto difficile. Anche se si pensa che l’acquisto di Jimmy Butler, che ha 35 anni, sia un’idea sbagliata, almeno non avrebbe restrizioni su una possibile cessione.
E se le cose con Butler non funzionano?
Se avete l’inquietante sensazione di poter prendere Butler, o anche se concedergli un’estensione come vuole Mat Ishbia vi fa venire i brividi, ecco alcuni motivi per cui per i Suns le cose potrebbero andare ancora bene per le stagioni a venire:
- Questo assicura che Kevin Durant rimanga felice e prolunghi
- C’è un mentore per Ryan Dunn, per costruirlo come difensore
- Jimmy lascerebbe a Booker e Durant il compito di segnare.
Conclusioni
Ora, se tutto dovesse andare a rotoli e i Suns non dovessero competere per il tutolo, potreste sentirvi frustrati e dire: “È stato uno spreco”, ma almeno Phoenix potrebbe recuperare un minimo di capitale da questi giocatori. Certo, non sarebbe così alto come adesso, ma i Suns potrebbero comunque facilitare qualche operazione per ricavarne qualcosa. A vantaggio di Phoenix, inoltre, non ci sarebbe un blocco da superare, qualcuno che potrebbe scegliere dove giocare.
La clausola di non scambio è il punto centrale di tutto questo e una volta tolta dal roster dei Suns sarebbe come liberarsi della peste nera. Si spera che questo e il problema degli infortuni siano legati tra loro e che entrambi se ne vadano da Phoenix entro il 6 febbraio, per il bene dei tifosi e del front office.