I Jays, e i Celtics, sono diventati indifendibili.

Questo contenuto è tratto da un articolo di Michael Spooner per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
La passione per I Simpson durante l’infanzia è ancora oggi una parte fondamentale della personalità di molti. Lo show, con la sua genialità, ha creato molte parole convincenti. “Embiggen” è una di queste (ed è ora presente nel dizionario), ma la migliore è sempre stata una creazione di Ralph Winchester. Ecco la scena:
Immagino “impossibboloso” (in inglese, “unpossible”) un po’ diverso da impossibile. Un compito impossibile significa necessariamente che vale la pena provarci. Si accetta la realtà che esista la possibilità di completare il compito, ma è solo irraggiungibile, a meno che tu non sia Tom Cruise. Impossibboloso è quando la soluzione al problema, la conclusione del compito, non è mai esistita. Non esiste nessuna realtà, scenario o linea temporale in cui quel problema è stato o potrebbe essere risolto. Marcare i Jays è impossibboloso. Ecco i giocatori contro cui i Jays hanno segnato più punti la scorsa stagione. Ci saranno alcuni nomi familiari e ottimi difensori, altri giocatori… meno eccellenti in difesa.

I dati sui match-up non sono granché ma, come la signora Caprapall al suo meglio, possono essere istruttivi. Ci sono tre nomi che sono notevolmente assenti dalla lista di entrambi i Jays: OG Anunoby, Mikal Bridges e Jaden McDaniels, tre giocatori che, se si volesse creare un difensore dei Jays in un laboratorio in una sorta di esperimento del professor Frink (perché mai lo faresti, mostro?), assomiglierebbe molto a quei tre. Infatti, negli ultimi anni, Bridges, McDaniels e Anunoby hanno fatto bene nel difendere direttamente sui Jays. Bridges e McDaniels, in particolare, hanno tenuto i Jays ben al di sotto della loro percentuale media di tiro quando li difendono. Ma ecco il trucco per difenderli: non si tratta realmente di difendere i Jays. O almeno non è più così. Anche se hai uno di questi difensori di élite, magari addirittura due, come nel caso dei Knicks e dei Minnesota Timberwolves (a seconda di cosa pensi di Anthony Edwards e/o NAW), non cambia molto. I Jays non danno più tregua alle difese attaccando questi tipi di giocatori. Invece, ora adottano un approccio offensivo chirurgico, e non si tratta solo di trovare il difensore più debole e sfruttarlo in palleggio. Si tratta di comprendere il piano di gioco, capire i punti deboli dell’avversario, eseguire in attacco e in difesa, e far “sanguinare il loro stesso sangue,” per citare Nelson Muntz. La partita con i Knicks è stata piena di esempi dei Jays, e in particolare di Tatum, che coinvolgevano Karl-Anthony Towns nei pick&roll e distruggevano i Knicks da lì. A volte, è così semplice. Perché attaccare Bridges quando un semplice blocco farà barcollare KAT come Homer dopo troppi Duff? È un tiro da tre facile, camminando.
Tatum esce da questo blocco con ritmo e determinazione, e ne risulta un tiro smarcato dalla media che segna. L’eccellente difesa di Bridges è totalmente neutralizzata da una ingegnosa “Spanoulis action”.
Quando invece si trovano con il difensore sbagliato davanti, non esitano ad attaccare. Qui, Jaylen ha Josh Hart in un crossmatch in semi-transizione. Si lancia dritto verso il canestro. Cade, riesce a passare la palla, e poi Tatum lo trova subito dopo per un facile tap-in da due punti.
Hanno anche migliorato notevolmente il loro gioco senza palla. Spesso, si muovono semplicemente per fornire un vantaggio a un compagno di squadra. I Jays sanno quanta attenzione attirano, e la sfruttano contro le squadre. Può essere sottile, ed è importante mantenere lo spazio muovendosi senza palla, cosa in cui entrambi sono eccellenti. Ecco JB che si allontana da Anunoby in uno spazio aperto dopo che OG ha aiutato nel pick&roll di Jrue/Horford.
Attacca subito in discesa non appena la riceve e trova Jrue per un tiro da tre punti completamente libero. Cotto peggio dei panini al vapore del preside Skinner. Anche Joe merita credito per aver instillato nei Jays l’importanza del movimento senza palla. La combinazione dell’ingegno di Joe e della disponibilità dei Jays è micidiale. Ecco i Celtics che usano il piano di gioco dei TWolves contro di loro. Non vuoi togliere McDaniels da Tatum? Questo può portare a incomprensioni e sovraccarico della difesa.
Quando Tatum imposta il blocco su NAW, i Timberwolves gli chiedono di passare sopra e restare con White, il che manterrebbe McDaniels su Tatum. Ma il blocco è troppo buono, il movimento di White troppo puntuale e la precisione nei passaggi di Horford troppo eccellente: non hanno altra scelta che fare un cambio, in ritardo. Poiché hanno cambiato così tardi, l’aiuto dall’angolo è avanzato per prevenire un facile layup di White. Horford lo vede, passa a Jaylen libero per un tiro da tre dall’angolo. Bang. Hanno anche sviluppato la capacità di manipolare senza palla, tagliano regolarmente dentro al traffico per attirare una folla e permettere ai loro compagni di sfruttare il vantaggio. Oppure trovano da soli un mismatch con blocchi e astuzia. Penso che questa azione di Tatum in particolare evidenzi quanto siano cresciuti come giocatori di basket.
Non c’è una direzione specifica qui da Mazzulla. Non è una chiamata di gioco. È un giocatore che capisce il piano di gioco – togli McDaniels da me – e lo esegue fin da subito. I Jays non hanno più bisogno di batterti da soli. Jaylen Brown non si lancia più in mezzo alla folla senza un piano, anzi, attira due giocatori e prende la decisione giusta (a volte è ancora farsi strada tra i difensori e segnare al ferro). Jayson Tatum non sente più il bisogno di sfidare il miglior difensore della squadra avversaria per dimostrare il suo valore nella lega. Invece, manipola l’intera difesa, ottenendo buoni tiri per sé e per i suoi compagni di squadra. In breve, i Jays sono maturati. Hanno sviluppato l’abilità più importante nel basket: la fiducia. Si fidano del talento dei compagni e della loro capacità di sfruttare ogni vantaggio creato. Non puoi più “marcare i Jays” perché, per farlo, devi marcare i Celtics.