Le pecche tattiche ed emotive nella sconfitta dell’Italia contro la Repubblica Dominicana

Quello che sulla carta sarebbe dovuto un incontro abbastanza alla portata si è gradualmente trasformato in un incubo. Dopo il parziale flash ad inizio partita in cui si sono portati sul 12-0, l’Italia si è via via spenta, fino a crollare sotto i colpi dei tiratori della Repubblica Dominicana nel corso del secondo tempo. La rimonta nel finale guidata da Marco Spissu ha alleggerito il risultato finale, ma non è bastata.

La pallacanestro è uno sport abbastanza semplice, almeno dal punto di vista matematico: la differenza la fa la percentuale al tiro. Soprattutto in partite secche come quelle che si affrontano ai Mondiali, vince spesso e volentieri chi ha la mano più calda, e oggi ne è abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione.


Una squadra, l’Italia, ha convertito con il 24% (dopo il 16% della prima partita) i tentativi dall’arco; l’altra, la Repubblica Dominicana, ha sfiorato invece il 40%, segnando 16 triple (7 di un infallibile Andres Feliz, 4 di Karl-Anthony Towns).

Sullo sfondo non può non essere considerato il lato emotivo: mentre gli avversari acquisivano ritmo, fiducia ed entusiasmo, l’Italia perdeva fluidità offensiva, coraggio e lucidità nella creazione del vantaggio in attacco. La rapida espulsione per doppio tecnico subita da coach Pozzecco nel corso del secondo quarto, ovviamente, non ha aiutato, così come i problemi di falli in cui è incappato il leader difensivo ed emotivo Nicolò Melli.

Dal punto di vista tattico, la sensazione è che la strategia difensiva studiata per limitare Karl-Anthony Towns non abbia pagato affatto. L’idea era quella di impedire alla stella dei Minnesota Timberwolves di penetrare in palleggio verso il canestro, ma gli aiuti preventivi evidenti, spesso sul lato forte, hanno lasciato tanti, troppi tiri semplici ai suoi compagni. In questo modo, non solo l’Italia ha subito 24 punti da Towns, ma anche una pioggia di triple da parte di Feliz e compagni.

La strada verso la qualificazione per i quarti di finale si è ora complicata. Gli Azzurri dovranno leccarsi le ferite in fretta e battere le Filippine martedì, per poi prepararsi al probabile incontro decisivo contro la Serbia nella prossima fase.