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Questo contenuto è tratto da un articolo di John Volta per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Il mese di giugno è arrivato, ma come in 53 dei 56 anni di vita dei Phoenix Suns, la franchigia dell’Arizona non ha preso parte alle NBA Finals. Questo è un periodo di riflessione e di calma, prima del tempestoso avvento del Draft NBA e della Free Agency, in cui meditare sugli obiettivi sfumati. I tifosi sono bramosi in attesa della nuova stagione, che rappresenta per i Suns una nuova chance di redenzione. Redenzione da cosa? Dall’esser stata una franchigia che non ha mai davvero raggiunto il proprio obiettivo, entrando nella storia con la vittoria del 1° Titolo NBA. Ed ecco le sliding doors verso il passato. Verso quei momenti in cui è accaduto un determinato evento o è stata presa una precisa decisione che ha poi condizionato il corso degli eventi successivi. Cosa sarebbe accaduto se qualcosa fosse andata in maniera diversa? E se fosse stata presa una decisione differente, che situazione ci sarebbe adesso? Il primo ricordo a cui si accede tramite queste sliding doors risale a parecchio tempo fa. Si tratta di Gara 6 delle Western Conference Finals del 1993. Quella dell’infortunio al piede di Cedric Ceballos, la cui presenza avrebbe potuto alterare il risultato delle NBA Finals 1993 e cambiare da allora l’opinione generale sui Phoenix Suns – ovvero, di una franchigia mai vincente e sempre sconfitta. I giovani tifosi di allora andavano fieri di quei Suns, con molti di loro felici di indossare i gadget come segno d’onore nonostante il contemporaneo Showtime dei tifosi dei Los Angeles Lakers. Cosa contraddistingueva quei Suns? Sapevano vincere, certo. Ma anche perdere, e perdere costruisce il carattere. Per i giovani tifosi dei Suns non c’era stato molto successo da celebrare fino ad allora. I Suns avevano messo a referto alcune Playoffs-run interessanti nel 1989 e nel 1990, ma terminate avendo subito uno sweep dai Lakers nell’ ’89 e, dopo averli battuti alle Conference Semi-Finals in 5 partite, avendo perso in 6 sfide contro i Portland Trail Blazers alle Western Conference Finals nel ’90. Tuttavia, in quel periodo i Suns gravitavano attorno a Kevin Johnson, ed avevano aspirazioni al Titolo NBA. L’estate del 1992 è stata memorabile: le Olimpiadi di Barcelona hanno spinto il basket in una nuova era e dimensione di visibilità mediatica. Il Dream Team era davvero ciò che la storia racconta. Sulle tazze di McDonald’s erano raffigurati i volti dei più grandi, ed uno di questi era membro dei Phoenix Suns. 


Il signor Charles Barkley ha rappresentato la sua nazione – e una tazza – in Spagna, portando avanti il suo percorso con la franchigia. I Phoenix Suns della Stagione 1992/93 erano diversi dal passato, per vari motivi: la loro energia, la nuova arena e le nuove divise di gioco. La franchigia ha colpito la NBA come un uragano, vincendo 31 delle sue prime 40 uscite stagionali. Era una squadra divertente, dal gioco fisico, ma che aveva un limite. Kevin Johnson fungeva da facilitatore, Thunder Dan colpiva dal perimetro e Charles Barkley era un talento inarrestabile. Una delle giovani stelle più intriganti in roster era Cedric Ceballos, al suo secondo anno in NBA. Ceballos ha preso parte a 39 di quelle prime 40 partite, in 20 delle quali in quintetto iniziale. Ha riportato una media di 10 punti con il 55.2% al tiro, conditi da 4.1 rimbalzi. Era un giocatore rapido, atletico e dotato di un’abilità elettrizzante di finalizzare al ferro. L’anno precedente aveva rappresentato i Suns alla Slam Dunk Competition, vincendola con la sua Hocus Pocus blindfolded dunk, eseguita di fronte all’incredula folla del Delta Center di Salt Laker City. 

Ceballos faceva parte di una second unit che manteneva alta la minaccia offensiva durante tutto il corso della stagione. Richard Dumas, Oliver Miller, Tom Chambers, Danny Ainge, Frank Johnson; i Suns erano praticamente inarrestabili. Al termine della stagione hanno riportato 62 vittorie, il franchise-high di quell’epoca. Soltanto una cosa avrebbe potuto fermarli: gli infortuni. Cedric Ceballos si è infortunato al piede sinistro prima dell’All-Star Break durante quella stagione, ma ha comunque continuato a giocare. 

“Mi ero rotto il piede. I medici ed il coaching staff stavano aspettando sul da farsi. Il dottore disse che si sarebbe rotto nuovamente, dicendo che per quanto si potesse fare riabilitazione e recupero, a volte la situazione si complica, e che avrei potuto comunque provare a giocare fino a quando si sarebbe rotto.”

Cedric Ceballos in un’intervista del 2003

Ha terminato la Regular Season disputando 74 partite con la canotta dei Phoenix Suns, mettendo a referto una media di 12.8 punti e 5.5 rimbalzi. Ma la sua presenza in campo era sempre incerta, poiché un atterraggio sbagliato avrebbe potuto fratturare il suo piede e terminare anzitempo la stagione di Cedric. La post-season del 1993 dei Suns non è stata per niente facile. Sono andati in svantaggio sullo 0-2 contro i Lakers, in una serie al meglio delle 5 vittorie, dovendo vincere le successive 3 partite per superare il turno. Nessuno credeva ad una premonizione di coach Paul Westphal, prima che i Suns riuscissero a passare il turno ed arrivare ad affrontare i San Antonio Spurs.

“Vinceremo questa serie. Vinceremo la prossima partita, martedì, e poi quella successiva, giovedì. Vinceremo sia in casa loro che in casa nostra, per poi giocarci la vittoria della serie domenica prossima. E tutti sottolineeranno quanto sia stata spettacolare questa serie.”

Coach Paul Westphal

Phoenix ha vinto la successiva serie in 6 partite, ottenendo la possibilità di sfidare i Seattle SuperSonics alle Western Conference Finals. Fino a quel punto, Ceballos non aveva disputato un eccellente post-season. Dopo le prime due serie aveva una media di 3.9 punti in 11.3 minuti d’impiego. Ma in Gara 1 delle Western Conference Finals ha ricevuto la fiducia di coach Westphal, il quale lo ha schierato in starting-five. Cedric ha messo in pratica il salto di qualità: ha totalizzato 21 punti, con 8/12 al tiro, dimostrandosi lo scorer principale della partita. Dopo la sfida, Ceballos ha rilasciato queste dichiarazioni alla stampa. 

“Si tratta solo di tempismo. Paul è stato un bravo coach a gestire chi far scendere in campo e quando. Per una squadra del nostro calibro può sembrare strano arrivare così lontano ai Playoffs, alternando tanti giocatori in vari ruoli, ma finora ha funzionato alla perfezione.”

Cedric Ceballos

Ha realizzato 21 punti in 23 minuti di gioco. Perché? Perché è stato costretto ad abbandonare il campo per un infortunio al piede. Coach Westphal lo avrebbe poi nuovamente schierato in quintetto in Gara 2, con  il risultato di 10 punti in 14 minuti. Gara 3, che ha regalato ai Suns il vantaggio di 2-1 nella serie dopo la loro vittoria, ha visto Cedric segnare 18 punti in uscita dalla panchina, con 5/11 al tiro. Dopo Gara 4, Ceballos era già giunto a fine serbatoio: i 4 punti in 10 minuti di Gara 4 sono stati infatti seguiti dagli 0 in 3 minuti di Gara 5. Invece, in Gara 6 Ceballos aveva mostrato di aver recuperato la sua grinta. Nei primi 4 minuti di gioco aveva messo a referto già 8 punti, frutto di 3/4 dal campo, e poi.. “Semplicemente, si è rotto il piede.”. L’ala è atterrata male dopo un salto, terminando anzitempo la sua stagione. E con la sua assenza è venuto a mancare uno degli elementi fondamentali nelle rotazioni dei Suns. Phoenix ha perso quella partita, vincendo tuttavia la serie nella famosa Gara 7 – in cui i Suns hanno ottenuto ben 64 tiri liberi, segnandone 57, e vincendo col punteggio di 123-110, raggiungendo il 4° posto nella classifica in assoluto di tentativi dai liberi in post-season. Il prossimo avversario sarebbe stato Michael Jordan – e i suoi Chicago Bulls. Uno dei più grandi what if della storia del basket NBA. Cedric Ceballos aveva una media di 18 punti e 5 rimbalzi contro i Bulls nelle 2 sfide di Regular Season. La serie di NBA Finals, vinta dai Bulls in 6 sfide, è stata parecchio combattuta. Entrambe le franchigie hanno terminato con 640 punti esatti. 

Questa sliding door è una delle tante nella storia dei Phoenix Suns. Non si saprà mai se Cedric Ceballos, una giovane e atletica ala, avrebbe potuto influire ed avere un impatto tale da poter cambiare il corso delle NBA Finals. 

“Non so se fosse già tutto scritto e se sarebbe andata comunque in quel modo. Ero io l’ago della bilancia? Non lo sapremo mai.”

Cedric Ceballos

Ciò che è noto è che il cuore di parecchi tifosi dei Phoenix Suns è stato spezzato da quell’evento. La rincorsa al Titolo è stata messa in atto, e la sconfitta fa parte del bagaglio di esperienze messe in archivio. Circa 7 mesi dopo, la Valley è stata scioccata dal Terremoto di Northridge, costringendo parecchie famiglie a traslocare lontano dalla Valley of the Sun, dai terremoti, il caldo e le difficoltà ad esso correlate affrontate nella California del Sud. Michael Jordan avrebbe deciso il suo primo ritiro, dando altre speranze ai Suns di poter vincere il 1° Titolo NBA. Ma il 1994 ha una sua sliding door