Questo contenuto è tratto da un articolo di Adam Taylor per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Il roster dei Boston Celtics è munito di parecchi giocatori capaci di punire le difese avversarie da tutti e 3 i principali range di tiro. I Celtics possono infatti strutturare in maniera differente la propria fase offensiva, in modo da riuscire a creare numerosi spazi. I C’s dovranno affrontare i Dallas Mavericks nella serie di NBA Finals 2024, una squadra che ha dimostrato alcune difficoltà nel difendere sul perimetro. Dati i difetti dei Mavs in termini di influenza sul tiro avversario, è lecito pensare che coach Joe Mazzulla possa ricorrere a schemi e tattiche già vincenti nel corso della Regular Season. Ecco un’analisi delle principali armi offensive che i Celtics potrebbero provare a sfruttare per sconfiggere i Mavs.
Tagli rapidi
Se i Boston Celtics dovessero optare per uno stile di gioco con maggior presenza sul perimetro, dovrebbero innanzitutto provare a punire gli spazi che si andranno a creare, attraverso tagli offensivi verso il canestro avversario. I Mavericks hanno provato a sfruttare Kyrie Irving in questo modo finora, ad esempio nel finale del 1° Quarto di Gara 4 contro i Minnesota Timberwolves.
Se i Boston Celtics confideranno nei tagli offensivi per attaccare il ferro, Jaylen Brown è il principale candidato a sfruttare tutta la sua esplosività e la sua capacità di scavarsi una via in drive verso il canestro avversario.
L’azione nella clip precedente mostra come sia possibile creare pressione verso il canestro avversario senza dover ricorrere a schemi e tattiche sviluppate sul perimetro. Si sa già che i Celtics dovranno affrontare un’area affollata quando proveranno giocate in pick&roll, con Jayson Tatum o Jaylen Brown da ball handler. Ma cos’accadrà quando la difesa dei Mavs sarà schierata ed entrambi i Jays si troveranno ad operare off-the-ball? Nell’azione precedente, Tatum ha ricevuto il pallone dopo essere arretrato dal pitturato. Nel frattempo, sul lato debole Sam Hauser ha creato un blocco per JB, che lo ha sfruttato per tagliare offensivamente dopo aver ricevuto il pallone. Inoltre, Hauser si è successivamente posizionato nell’angolo dopo il collasso della difesa, costituendo un’opzione di passaggio per un tentativo da oltre l’arco in totale libertà. Confidando nei tagli offensivi, i Celtics metteranno alla prova le abilità dei texani a difesa del ferro, e in contemporanea tasteranno le loro abilità di gioco sul perimetro. Si tratta di una buona trovata per affrontare la difesa dei Mavs, indotta a rivolgere le proprie attenzioni sul ball handler per creare molteplici occasioni offensive – impreziosite dalla possibilità di indurre i difensori a commettere fallo. Inoltre, se la difesa dovesse riuscire a reggere al drive, sia Tatum che Brown possono ancora incidere dal mid-rande col loro pull-up jumper. Finora i Dallas Mavericks hanno dimostrato di poter convivere con queste occasioni, pur non riuscendo a influenzarle in maniera costante e consistente.
Giocate sui vertici
Un altro modo di sfruttare tutte le abilità al tiro da oltre l’arco dei Celtics è stato visto e rivisto lungo tutta la Regular Season: gli Horns set. Coach Mazzulla ha un enorme bagaglio di schemi e giocate sotto questo paragrafo, ed esse riescono a generare infinite possibilità per colpire gli avversari lungo tutto il parquet. Il più frequente è il chin set, spesso applicato durante la stagione, ma visto di rado durante i Playoffs.
Il video precedente mostra una tipica esecuzione del chin set: il ball handler – dopo aver indicato lo schema ai compagni toccandosi letteralmente il mento – passa il pallone ad uno dei giocatori posti sul vertice del perimetro, il quale riceve in uscita da un blocco; nel frattempo, dopo aver ceduto il pallone, il ball handler sfrutta un altro blocco per crearsi lo spazio ed inserirsi verso il ferro – il tutto, ovviamente, off-the-ball. In questo modo è facile liberare una corsia verso il canestro avversario. Se la difesa dovesse reagire rapidamente, colui che esegue il taglio può tramutarsi in un creatore di gioco in short-roll in pochi secondi rimasti, sfruttando la gravità generata dal suo taglio offensivo per servire un tiratore libero nell’angolo.
Se, invece, dopo aver eseguito il taglio non si è in grado di ricevere il pallone per via dell’azione difensiva, chi ha costruito il blocco può scivolare in virata per creare un chin veer, che offre al ball handler la possibilità di attaccare il ferro mentre la difesa prova a recuperare dalla rotazione iniziale sul primo taglio offensivo.
Il risultato finale di questa versione è comunque simile a quello di un normale chin set offensivo. La differenza principale sta nel carico di pressione sul difensore incaricato di marcare colui che esegue il taglio offensivo, a seconda che la difesa abbia snobbato il blocco provando resistere oppure abbia provato ad ostacolarlo – il che, come visto nella clip precedente, può creare ulteriori spazi offensivi. Una variante dello schema-UCLA che i Celtics hanno spesso messo in pratica nel corso dell’annata è costituita dall’uomo che costruisce il blocco, che subito dopo si apposta fuori dal perimetro per poter sfruttare meglio gli spazi. Il taglio offensivo in questo caso funge da mera decorazione al tutto, poiché il reale obiettivo della giocata è quello di posizionare un tiratore pronto a sfruttare lo spazio generato dal finto taglio.
Stack-action offense aka “Spain” pick&roll
La scorsa stagione, i possessi con offensive in stack action erano uno dei punti di forza principali delle tattiche di coach Mazzulla. Quest’anno è stato applicato con minor frequenza e, quando è stato fatto, spesso si è trattato di un diversivo prima della reale offensiva. Tuttavia, visto l’approccio dei Dallas Mavericks a difendere sul perimetro, provare a sfruttare qualche giocata di questo tipo potrebbe permettere a qualche giocatore bianco-verde di andare a segno vista la libertà d’azione.
Sam Hauser coglie spesso i frutti di queste giocate, e ha senso, viste le sue abilità nel tiro catch-and-shoot. Inoltre, coinvolgere in questo tipo di giocate anche Payton Pritchard, Brown, Tatum e Kristaps Porzingis potrebbe risultare vincente – specialmente se chi riceve palla, Hauser nel video precedente, può aver bisogno di 1-2 palleggi prima attaccare un closeout. Ecco una lista delle principali zone da cui i Celtics hanno originato i propri set offensivi quest’anno, con la relativa percentuale di utilizzo di queste giocate (più alto è il risultato in classifica e maggiore sarà la frequenza con cui i Celtics hanno sfruttato quel set o quella posizione per attaccare le difese avversarie):
- ferro: 29.1%, 26° in NBA
- Mid-range: 27.1%, 29° in NBA
- Short mid-range: 18%, 29° in NBA
- Long mid-range: 9.1%, 14° in NBA
- 3 point range: 43.7%, 1° in NBA
- Non-corner-3: 33.8%, 1° in NBA
- Corner-3: 9.9%, 12° in NBA
Le seguenti, invece, sono le percentuali di precisione da ogni posizione offensiva in campo (più alto è il risultato in classifica, migliore sarà il rendimento dei Celtics in quelle zone del campo).
- ferro: 70.5%, 4° in NBA
- Mid-range: 44.6%, 12° in NBA
- Short mid-range: 44.7%, 13° in NBA
- Long mid-range: 44.2%, 9° in NBA
- 3 point range: 39.3%, 2° in NBA
- Non-corner-3: 38.1%, 8° in NBA
- Corner-3: 43.6%, 1° in NBA
Se l’intento è creare spazio sul perimetro confidando nella fama di squadra letale da oltre l’arco, provare a sfruttare le stack action contro una difesa che ha problemi a difendere in quella zona del campo potrebbe essere una scelta saggia. Ci si aspetta di vedere parecchie azioni di gioco come quelle viste in precedenza. Giocate di questo tipo si sono rivelate funzionali e fruttifere nel corso dell’anno contro squadre la cui fase difensiva sul perimetro è stata poco incisiva, e sembrano scelte logiche da attuare nella serie di NBA Finals contro Luka Doncic, Kyrie Irving e compagni. Certo, il cambiamento è sempre costante. Aggiustamenti e migliorie sono il pane quotidiano dei Playoffs, e ciò include optare verso certe scelte e accantonarne altre. L’attesa prima di Gara 1 è in trepido aumento, e ci si aspetta che coach Joe Mazzulla abbia in serbo qualche nuova mossa nella partita a scacchi in arrivo.