
Ci si aspettava che i Denver Nuggets uscissero indeboliti dall’estate, ma non così – e si spera non sia questo il trend per tutta la stagione. Una nottata, questa prima stagionale casalinga contro i Thunder, a dir poco infernale al tiro pesante, come recita il pessimo 7/38 (18.4%) di squadra in fondo al Box Score. L’intensità difensiva c’è stata, lo ha riconosciuto anche coach Michael Malone, semplicemente è mancata quella che Christian Braun ha definito ‘Nuggets Basketball’ in riferimento alla metà campo offensiva. Oltre a quella, anche Kentavious Caldwell-Pope, tiratore da oltre il 40% da 3 punti fisso, veterano e ottimo mastino difensivo: scelta, quello di farlo partire in free agency, non accolta benissimo da Malone come riportato da Zach Lowe, (ex) ESPN, che menzionava alcune voci di una forte differenza di vedute tra l’allenatore e il GM Calvin Booth. Malone in conferenza stampa ne ha approfittato per tornare sull’argomento KCP, probabilmente non senza un pizzico di malizia:
“Pensieri generali: perdere fa schifo, questo è il primo. Credo che difensivamente abbiamo fatto un gran lavoro, tenere gli altri a solo 100 punti concessi in questa NBA è davvero complicato. Abbiamo generato anche buoni tiri, ma abbiamo tirato 7/38 e segnato 87 punti. Anche 16 palle perse ma solo 11 punti concessi da esse, la difesa è andata bene, bisogna sistemare l’attacco.”
“Niente, ma il tiro era una cosa che mi preoccupava in vista dell’inizio della stagione. Abbiamo perso uno come KCP, tiratore da oltre il 40%. Christian Braun è stato grande, ma Christian Braun non può essere KCP. Ma ripeto, niente panico, dobbiamo solo riconoscere chi è CB e adattarci.”
Ovviamente anche Nikola Jokic non si è potuto esimere dal rispondere alle domande sulla nottataccia al tiro. Al tentativo di fargli uscire qualcosa su Braun e KCP (il giornalista ha riportato la frase “Christian Braun non è KCP” detta da Malone), il serbo ha elogiato il compagno di squadra, facendo notare che sia stato l’unico con plus/minus positivo. Poi è passato alle questioni balistiche dei Nuggets:
“Non siamo una squadra di buoni tiratori, a parte Michael Porter Jr. e Jamal Murray. Tutti noi siamo più streaky, anzi, nemmeno streaky, tiratori nella media, dobbiamo trarre vantaggio da altri aspetti in campo.”
Non servono certo overreaction, tutti sono consapevoli della forza dei Nuggets con o senza Caldwell-Pope, e a inizio stagione le percentuali sono sempre un po’ strane, nel bene come nel male – gli stessi Thunder hanno chiuso con il 22.2% da tre punti – ma sembra abbastanza ovvio che ci vorrà tempo a trovare una quadra senza KCP. Quest’ultimo in primis è un attaccante versatile, capace spesso di agire anche da bloccante per Jamal Murray nei set a 3 che tanto piacciono a Denver, dando palla sul gomito a Jokic per poi innescare tagli e uscite a piacimento. Inoltre, Caldwell-Pope è un tiratore di movimento, utilissimo per aprire ulteriori spazi da far gestire all’MVP, e un efficiente finisher in catch&shoot, fra i migliori della Lega. Infine, la sua presenza permetteva di avere Braun, elogiato per la sua energia e la sua tenacia nella propria metà campo, in uscita dalla panchina, in modo da avere sempre un difensore di alto livello in campo, nonché energy guy. Questo aspetto adesso manca e può solo in parte essere coperto da Russell Westbrook, minimo salariale con una certa età, nonché difensore senza palla molto più distratto di Braun. Insomma, servirà davvero capire come sistemare tutti questi aspetti, e potrebbe volerci del tempo soprattutto in questo inizio.