LeBron James parla del rapporto personale con Michael Jordan e tanto altro

LeBron James e Michael Jordan sono probabilmente le due icone più importanti della storia della pallacanestro, e il loro nome è citato insieme in ogni discussione tra appassionati sul fantomatico “GOAT debate”. Ma com’è il rapporto personale tra i due? In una recente apparizione come ospite al Pat McAfee Show, LeBron ha finalmente fatto chiarezza:

Andiamo d’accordo, ma non ci parliamo. Penso sia perché io sto ancora giocando, sono ancora concentrato sulla mia carriera. Spero di poter parlare di più con lui quando mi ritirerò.

Nemmeno io e Kobe all’inizio avevamo un grande rapporto. Abbiamo legato un po’ alle Olimpiadi del 2008 e del 2012, ma eravamo sempre in competizione. Anche se lui giocava a Ovest e io ad Est. Anche se non ci siamo mai incontrati alle Finals, e una volta ho rovinato tutto io non battendo Orlando nel 2009. Il nostro rapporto è diventato davvero buono solo quando lui si è ritirato e io mi sono trasferito ai Lakers. Mi chiamava e parlavamo spesso, e veniva spesso a vedere le nostre partite.

Tutti conosciamo MJ anche se non conosciamo personalmente MJ. È più competitivo di chiunque altro. Finché deve vedermi correre per il campo con la numero 23 e sentire il mio nome accostato al suo, non vuole parlarmi.

Io indosso la 23 per lui. Per l’ispirazione che mi ha dato. Ero un bambino ad Akron in Ohio e non avevo molte fonti di ispirazione intorno a me. Lui era la mia ispirazione nell’ambito sportivo, e ne avevo bisogno.

James ha anche voluto fare chiarezza sulla questione Nike, in particolare rispondendo alle parole di Brian Windhorst, giornalista di ESPN:

Windhorst è andato al suo show e ha detto: “Non lasciatevi ingannare da LeBron. Indossa il numero 23 per via di Michael Jordan”. Ok, questo è un dato di fatto. “Ha firmato con la Nike per via di Michael Jordan” – no, non è vero. Ho firmato con la Nike perché ho ricevuto un bonus da paura, mi hanno fatto un contratto di sette anni e 90 milioni di dollari e ho spostato mia madre dal quartiere il giorno dopo aver firmato quel contratto. Ma di cosa stiamo parlando?

Di seguito, lasciamo anche altre dichiarazioni sul livello degli anni ’70 secondo LeBron James e sulla “manipolazione” del Draft 2003: