Un piano preciso nei finali punto a punto è essenziale per arrivare al titolo

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Questo contenuto è tratto da un articolo di Trevor Hass per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I Boston Celtics sono una forza inarrestabile, sono praticamente indifendibili, si tratta della squadra più talentuosa in NBA e dei favoriti a vincere il titolo. C’è solo un leggero ma significativo problema: quando la partita è in bilico, e sono in possesso di palla, hanno la tendenza poco sana a trovare Jayson Tatum e a guardarlo prendersi jumper contestati. In parte è colpa di Tatum, in parte dei compagni e in parte di Joe Mazzulla e del coaching staff. Si tratta di una questione correggibile, e l’ultimo ostacolo fra la squadra e la corsa al titolo.


Come riportato da John Tomase di NBC Sports Boston, l’errore all’ultimo secondo di Tatum contro i Cavaliers martedì scorso non è una prima volta. A dire il vero, è successo contro Pistons, Timberwolves e Nuggets. Palla a lui, tutti via, fadeaway: ferro.

“Ho solo provato a prendermi un buon tiro. Col senno di poi, probabilmente avrei dovuto farlo un po’ prima per darci più tempo e un’altra opportunità.”

– Tatum nel post-game di Cleveland

Concettualmente, ha senso: trovare il proprio miglior giocatore, sfruttare un sensibile mismatch e lasciargli fare il suo lavoro. In realtà, questa non è la soluzione, specialmente con così tanto talento attorno. Brian Barrett di The Ringer ha fatto notare che Tatum ha, per distacco, la peggior percentuale al tiro (32.6%, aggiornato alla gara vs Cavs) in situazioni di clutch time fra i titolari NBA. Naturalmente, questi numeri sono dipendenti anche dalle attenzioni riservategli dalla difesa ma, allo stesso tempo, non dovrebbe trovarsi poco sopra il 30%.

Questo non vuole ovviamente sminuire Tatum. Sta avendo una stagione da MVP ed è indisputabilmente il miglior giocatore in squadra. Lui, i suoi compagni e i Celtics semplicemente devono trovare un modo migliore per offrire alla squadra maggiori possibilità di successo. Ciò che conta è la situazione, non il giocatore.

Ironia della sorte, i Celtics stanno muovendo anche la palla estremamente bene nel cuore della partita, creano costantemente buoni tiri e li sacrificano per altri ancora migliori, traggono beneficio l’uno dall’altro. Poi, questo svanisce negli ultimi secondi.

“Certamente tutti sono pronti a fare la giocata finale. Ci fidiamo di JT, viviamo e moriamo su quegli ultimi possessi, quegli ultimi tiri.”

– Kristaps Porzingis

Certo, è bello che sostenga il proprio compagno, ma i Celtics in queste occasioni muoiono più volte di quante vivano. Ci sono certamente outlier, ma l’esecuzione nei finali di partita lascia piuttosto a desiderare, al momento.

Quindi, qual è la soluzione? Ci sono svariate possibilità. Un’idea è sfruttare i blocchi sulla palla di Porzingis per Tatum: questo mette la difesa in una posizione difficile, dal momento che il difensore deve preoccuparsi di entrambe le opzioni, senza dimenticare tutti gli altri attorno. Un’altra è far agire Jrue Holiday o Derrick White da portatori e far muovere Tatum e Jaylen Brown senza palla: se la giocata giusta è il tiro immediato, White o Holiday se lo prenderanno; se Tatum o Brown avranno un po’ di spazio, riceveranno palla. Blocchi lontano dalla palla, tagli… insomma, i fondamentali.

Ma forse la cosa più importante di tutte è semplicemente giocare con un buon pace e iniziare velocemente l’azione, finora hanno lasciato troppo spesso correre il cronometro fino agli ultimi secondi prima di far agire Tatum. Si deve correre, muovere la palla e trovare l’uomo libero. Non è questione di talento, ma avere fiducia in quello che funziona in altre situazioni e applicarlo nel clutch time. Mantenere le cose semplice. “Dobbiamo iniziare il possesso più velocemente, andare più velocemente”, ha dichiarato Joe Mazzulla. Ora che ha identificato parte del problema, è tempo di trovare una soluzione..

Non c’è squadra in NBA che i Boston Celtics non possano battere. Ma, quando tutto è in bilico e hanno la palla nei secondi finali, non devono necessariamente accontentarsi di un fadeaway di Jayson Tatum. Troppo prevedibile, e c’è anche un campione abbastanza ampio a dimostrare che non funzioni la maggior parte delle volta. Se i Celtics sapranno ideare una formula per i momenti decisivi, per aumentare le proprie chance di successo nel clutch time, allora potranno davvero ambire al titolo.