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Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Al termine della sfida contro gli Houston Rockets è arrivata una doppia doccia fredda per i Phoenix Suns. Se la prima è costituita dal risultato ottenuto a fine gara, con la sconfitta casalinga contro i texani sancita dal punteggio di 109-118, che non ha scostato di molto gli animi di tifosi e membri della franchigia, la seconda riguarda molto più da vicino le sue sorti nel prosieguo di Regular Season, con eventuali influenze anche oltre. Infatti, proprio quando il cronometro della sfida tra Suns e Rockets era agli sgoccioli, l’All-Star della franchigia dell’Arizona, Devin Booker, è stato vittima di un infortunio alla caviglia destra, che dopo esami clinici è stato classificato come distorsione all’articolazione della caviglia. D-Book ha subito un’innaturale rotazione verso l’esterno della sua caviglia destra, avvertendo immediatamente dolore e dovendo abbandonare il campo per non forzare ed evitare di peggiorare le sue condizioni fisiche. 


Infortuni come le distorsioni vengono suddivisi e classificati in tre gradi di gravità, in maniera progressiva in base all’entità dell’infortunio: ad esempio, dopo una distorsione di 1° grado subita da un atleta, considerata lieve, può essere addirittura in dubbio per le sfide immediatamente successive; in caso d’infortunio giudicato di 2° grado (gravità media), l’assenza può estendersi fino al mese di durata; infine, una distorsione di 3° grado incorre in caso di rottura dei tessuti coinvolti, con eventuale necessità di ricorrere all’intervento chirurgico per ricostruire le parti anatomiche coinvolte, ed assenza superiore ai 2-3 mesi. Per fortuna di coach Frank Vogel e dei Suns, gli esami di approfondimento a cui è stato sottoposto Booker hanno decretato un’assenza variabile dai 7 ai 10 giorni, esplicativa di una distorsione d’intensità lieve, con poco coinvolgimento dei tessuti. Più che forzare i tempi per un eventuale ritorno in campo prematuro da parte della guardia ex Kentucky Wildcats, sarà fondamentale che durante il periodo d’assenza mantenga inalterato il tono muscolare, per non perdere il ritmo partita, ma soprattutto evitare ricadute: il rischio, in quel caso, sarebbe quello di avere a che fare con un infortunio omonimo, ma quasi certamente peggiore in quanto a gravità. In definitiva, è molto probabile che D-Book, in accordo con coaching e staff medico, rimanga lontano dal parquet e a riposo per qualche partita, per scongiurare eventuali problemi che ne precludano la presenza ai Playoffs.