Darvin Ham e la gestione del carico di LeBron James durante la stagione come chiave per il successo dei Lakers

Nella notte tra martedì e mercoledì, LeBron James ha ufficialmente dato inizio alla sua 21esima stagione in NBA. Avete capito bene: 21 stagioni NBA, nell’annata che gli vedrà spegnere 39 candeline.

Come leader di una squadra con legittime ambizioni da titolo come i Los Angeles Lakers, va da sé che la tenuta fisica non possa essere quella di qualche anno fa, e che le energie del numero 23 vadano gestite scientificamente per averlo al 100% quando le partite conteranno davvero.

I 35 minuti di media registrati durante la passata Regular Season non rappresentano l’esempio perfetto della strategia adatta per un 38enne, e Darvin Ham se ne è accorto. Per questo motivo, l’idea per la nuova stagione è quella di utilizzare LeBron ad un minutaggio ridotto, sfruttando un roster comunque profondo e denso di talento.


Con lui è facile essere presi dall’emozione della partita e tendiamo a dimenticarci che finisce per giocare per lunghi periodi di tempo. Per farlo rendere al meglio, dobbiamo ragionare bene sul suo minutaggio e su quanti minuti consecutivi fargli giocare ogni volta.

Darvin Ham

Nonostante il risultato negativo, James ha giocato solamente 29 minuti nella sconfitta al debutto contro i Denver Nuggets, e coach Ham ha tutta l’intenzione di confermare la tendenza.

La sostenibilità di una scelta di questo tipo non può che dipendere, ovviamente, dai risultati di squadra nel medio e nel lungo periodo. E’ matematico: più i compagni riusciranno a tenere fresco LeBron, più il quattro volte campione NBA sarà in grado di aiutarli in primavera.