Mentre a Philadelphia tiene banco il caso-Harden, con gli ultimi aggiornamenti riportati da Shams Charania che raccontano un rapporto difficile da ricomporre tra il giocatore e la dirigenza, le pressioni sui Sixers arrivano anche dalle recenti parole della propria stella, Joel Embiid.

L’MVP ieri ha partecipato al film festival organizzato da Uninterrupted a Hollywood, e nel corso di un’intervista ha spiegato gli obiettivi per il proprio prosieguo di carriera, all’alba dei 30 anni e dopo sette stagioni a Philadelphia, senza mai riuscire a raggiungere le NBA Finals.

“Il mio unico obiettivo è vincere il titolo, qualsiasi cosa serva per raggiungerlo”, spiega il centro camerunense. “Non so dove sarà, se a Philadelphia o altrove. Voglio solo avere la giusta possibilità. Voglio sperimentare come ci si sente la prima volta che si vince un titolo, e poi concentrarmi su vincere ancora.”


“Non è facile, lo so”, continua Embiid. “Penso che ci occorrono più di due o tre giocatori: ci vogliono quelli giusti. Io lavoro duro tutti i giorni per essere al livello richiesto. (…) Le sfide mi piacciono, ma così può diventare frustrante. Ogni volta la stessa storia, non c’è mai continuità. Ogni anno succede qualcosa, ogni anno una squadra diversa. Cambiamenti su cambiamenti…”

Il messaggio nella bottiglia è chiaro. Dopo tutti questi anni a Phila, la pazienza di Embiid non è infinita, anzi, potrebbe essere vicina ad esaurirsi. Ora starà al front office guidato da Daryl Morey dare rassicurazioni in materia di continuità del progetto e competitività della squadra: più facili a dirsi che a farsi, considerando la turbolenta situazione attuale all’interno dell’organizzazione…