Scambio che permette ai Pelicans di risparmiare qualcosa cedendo CJ McCollum e Olynyk, mentre i Wizards si prendono un contratto in scadenza per quello di Jordan Poole
Altro colpo di scena nella giornata odierna nel basket statunitense – dopo lo scambio tra Celtics e Trail Blazers – poiché Washington Wizards e New Orleans Pelicans hanno imbastito una trade per scambiare rispettivamente le due guardie, Jordan Poole e CJ McCollum. Come reso noto dall’insider NBA Shams Charania, le due franchigie sono giunte ad un accordo per lo swap dei due, con NOLA ad optare verso maggiore dinamicità nel reparto.
Dettagli della trade
La trade imbastita da Wizards e Pelicans include più asset, oltre ai già citati Poole e McCollum. A far parte dell’accordo, infatti, sono anche Kelly Olynyk e una futura scelta al Second Round del Draft, che si dirigono verso la capitale statunitense, mentre Saddiq Bey e la pick #40 al Draft 2025 percorreranno la strada lungo la corsia inversa.
Il contratto di CJ McCollum scadrà nel 2026, proiettando i Washington Wizards a circa $100 milioni di cap space da poter sfruttare in vista dell’estate dello stesso anno – quando scadranno anche lo stesso Olynyk, Marcus Smart, Khris Middleton, Richaun Holmes e Anthony Gill. Una mossa utile a sganciarsi dal contratto pluriennale di Poole, non in linea con la timeline della squadra e ceduto senza dover includere asset eccessivi.
Quanto ai Pelicans, questa mossa consente non solo di acquistare un potenziale jolly come Jordan Poole, non proprio brillante nel suo periodo a Washington ma utile nell’anno competitivo del titolo di Golden State, ma la trade in toto aiuta anche ad abbassare il monte ingaggi generale nell’immediato. I due contratti acquisiti sono più lunghi – scadenza 2027 – rispetto a quelli ceduti, ma Saddiq Bey percepisce meno della metà dello stipendio di Olynyk. Avranno una trade exception di quasi $14 milioni e potrebbero scendere ancora più sotto la soglia della luxury tax tagliando contratti non-garantiti, come fa notare Yossi Gozlan di HoopsHype.
