L’opinione di James Worthy sulla serie di successo sui Lakers degli anni ’80

Dopo il successo planetario di The Last Dance, è arrivata l’anno scorso un’altra serie con l’intento di raccontare una grande dinastia della storia NBA: i Los Angeles Lakers degli anni ’80. “Winning Time” si è però presentata con uno stile diverso rispetto alla docu-serie sui Chicago Bulls di Michael Jordan, scegliendo di provare a ricreare quei momenti invece di limitarsi a raccontarli.

Nel processo, a quanto pare, gli autori hanno preferito lasciare un po’ in disparte i racconti dei protagonisti stessi della storia da raccontare: i giocatori di quei Lakers.

A lamentarsene è stato recentemente James Worthy, ai microfoni di TMZ Sports:


Winning Time? Non l’ho guardata perché non ero incluso. Speravo che ci contattassero per ottenere qualche ottima intervista e qualche faccia a faccia tra di noi, perché eravamo disposti a condividere un sacco di roba. Quel decennio è stato iconico. E vorrei ci avessero coinvolti.

Ho partecipato al documentario di Hulu “Legacy”, con i veri video e le interviste alle persone che erano là. Winning Time sarebbe potuto essere davvero, davvero bello, e sono deluso dal fatto che non lo sia.

Non ho mai parlato con i miei ex compagni di Winning Time perché noi non ci siamo, abbiamo parlato del documentario “Legacy” di Hulu, quindi se volete la verità guardate quello.