
Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Recentemente, avviandosi a salire sul bus dei Los Angeles Clippers, James Harden è riuscito a trovare del tempo da dedicare ad alcuni ragazzi di South Los Angeles intenti a giocare a basket nei pressi degli spogliatoio della squadra ospite del Chase Center. La sua visita ai giovani aspiranti cestisti ha riportato alla mente della guardia All-Star alcuni vecchi ricordi del suo periodo di vita trascorso a Los Angeles e con la canotta di AAU. E dopo qualche foto ricordo con i ragazzini della scuola elementare, Harden si è stretto a loro per regalargli alcune sue perle di saggezza. “Ascoltatemi bene: assicuratevi di avere ottimi voti a scuola e prestate ascolto ai vostri genitori, così un giorno anche voi arriverete in NBA,” ha affermato lo stesso Harden dopo aver messo a segno 39 punti, accompagnati da 10 assist e 7 rimbalzi, contro i Golden State Warriors il 13 aprile.
James Harden ha indossato le canotte di Oklahoma City Thunder, Houston Rockets, Brooklyn Nets e Philadelphia 76ers, ma poter rappresentare la sua natia Los Angeles con addosso la jersey dei Clippers è stata un’ulteriore propulsione per lui, sia dentro che fuori dal parquet. Anche se al momento la sfida contro il candidato al premio MVP Nikola Jokic e i suoi Nuggets è ancora nel pieno, The Beard ritiene che i Clippers abbiano abbastanza talento a disposizione per vincere il loro primo Titolo NBA nella storia della franchigia. Kawhi Leonard in piena forma, come ai tempi del premio MVP delle NBA Finals 2019, è però imprescindibile per i Clippers. Inoltre, la fase difensiva dei californiani è stata impressionante fin qui. Far parte di tutto ciò nella città di Los Angeles e con la maglia dei Clippers offre a James Harden la possibilità di poter raggiungere l’unica cosa che gli manca nella sua illustre carriera NBA: un Titolo NBA. “Mi trovo molto bene nel mio mondo e con ciò che mi aspettavo dovessi fare qui”, ha affermato Harden, che ha una media di 25 punti, 9 assist e 4.5 rimbalzi nelle tre sfide di Playoffs contro Denver.
“Penso che siamo una buona squadra. Abbiamo la possibilità di giocare in isolamento attraverso due eccellenti giocatori in ISO. Possiamo dire la nostra sotto i ferri grazie a Zu [Ivica Zubac, ndr] e Whi [Kawhi Leonard, ndr]. Difensivamente siamo stati davvero molto bravi per tutta la stagione. Per quanto mi riguarda, devo solo mantenere la mia compostezza, scendere in campo e leggere il gioco ed infine, fare ciò che mi aspettavo di fare qui..”
“Abbiamo una chance di poter essere l’ultima squadra in gioco, che a volte è una cosa più facile da dire che da fare. Ma siamo concentrati su noi stessi. Per adesso stiamo giocando bene.”
James Harden

L’11 volte All-Star è nato il 26 agosto 1989 a Los Angeles, dove lui e le sue sorelle sono stati cresciuti in un ambiente molto competitivo nella zona di Compton dalla madre, Monja Willis. Willis ha costruito un canestro sull’ingresso del garage di casa, in modo che James potesse star lì ad allenarsi in casa, restando lontano da cattive influenze. Harden ha inoltre iniziato a giocare in una squadra di basket di un centro ricreativo vicino Watts all’età di 10 anni. Una volta James scrisse un bigliettino a sua madre, ai tempi della High School: “Potresti svegliarmi alle 7 e lasciarmi qualche dollaro? James Harden. PS: conserva questo bigliettino, diventerò una star.” Quelle parole si sono avverate, partendo dai tempi del McDonald’s All-American con la canotta di Artesia High School a Lakewood, California, passando poi per l’esperienza con Arizona State e fino alla carriera da Hall of Famer NBA. “Era davvero bravo già a quei tempi. Già da allora avevo notato il suo potenziale,” ha raccontato Willis ad Andscape nel 2017.
“In realtà non adoravo particolarmente il basket o altri sport in generale in quel periodo. Ma sapevo che i miei figli avrebbero dovuto avere qualcosa da fare per mantenere loro e le loro menti impegnate.”
Monja Willis
I Los Angeles Clippers hanno ottenuto James Harden attraverso una blockbuster-trade imbastita con i Philadelphia 76ers l’1 novembre 2023. Con Harden dalla loro parte, i Clippers hanno potuto affiancare uno degli scorer più temuti della lega a Kawhi Leonard. Harden sta giocando un ruolo importante anche fuori dal rettangolo di gioco a Los Angeles, attraverso l’operato della sua associazione Impact13 Foundation, fondata nel 2021. L’obiettivo di Impact13 è di “favorire lo sviluppo di comunità disagiate e con problemi socio-economici attraverso delle iniziative che spingano ad un cambio in positivo ed aspirino ad un futuro di prosperità.” La fondazione ha ottenuto risultati molto importanti a Beijing in Cina, Port-au-Prince ad Haiti, e poi Philadelphia, Brooklyn e, soprattutto, a Houston. Ma da quando The Beard gioca a Los Angeles sono state organizzate molte iniziative di profondo impatto positivo per la sua città natale.
La Impact13 Foundation ha unito le forze con la Houston Astros Foundation e la Relief Gang a Houston a gennaio per riempire un autotreno con forniture sanitarie, gift card, acqua, lenzuola, vestiti, pannolini ed altri beni da spedire alle zone afflitte dagli incendi di Altadena e Pasadena a Los Angeles. Inoltre, Impact13 in collaborazione con Strong Home Network e Burger Guyz hanno fornito cibo ed aiuto alla gente di Altadena colpita dagli stessi incendi. Infine, l’associazione di Harden ha fornito risorse scolastiche al Los Angeles Unified School District. “La mia associazione e l’impatto che riesco ad avere con essa mentre sto ancora giocando a basket ad alto livello sono molto importanti,” ha rivelato Harden.
“Quale momento migliore, se non adesso? Posso fare tutto qui. Negli ultimi anni Houston è stato il posto che ho potuto chiamare “casa”. Quando sono andato a Brooklyn e Philly stavo sempre a fare lunghe telefonate. Adesso, con la mia presenza qui e mostrando il mio volto in giro, vuol dire molto di più. Sono grato per essere tornato a casa al mio sedicesimo anno in NBA, e di poter fare tutto ciò che faccio dentro e fuori dal campo.”
“La mia educazione mi spinge ad avere motivazioni extra per essere lì e dare il massimo in tutto ciò che faccio. Chiaramente il basket si prenderà cura di sé stesso. Ma con la mia presenza fuori dal parquet vorrei assicurarmi che i ragazzi qui possano ricevere lo stesso amore e benessere che non ho mai avuto io da ragazzino.”
James Harden

Uno dei “lussi” che Los Angeles concede a James Harden è poter essere più presente per la sua famiglia e per gli amici più intimi all’età di 35 anni. Harden ha rivelato ad Andscape che sua madre, anche lei cittadina losangelina, ha affrontato un cancro mentre lui giocava a Philadelphia. La buona notizia è che adesso è guarita, stando ad una fonte vicina ad Andscape. James può vedere molto più frequentemente sia sua madre che i suoi cari, adesso che vive a Los Angeles. “Crescendo, varie cose iniziano ad accadere alla propria famiglia,” ha affermato The Beard.
“Non poterle stare vicino era qualcosa di strano, qualcosa che mi faceva pensare: ‘Sto ancora giocando a basket’, ma nel tentativo di trovare una risposta.”
“Perciò, crescendo, si comprende cosa sia davvero importante e cosa bisogna tener stretto e proteggere. Io, qui, in casa mia e vicino alla mia famiglia ed amici, potendo fare ciò che amo: è la benedizione più grande che potessi ricevere in vita.”
James Harden
Vivendo a Los Angeles e giocando per i talentuosi Clippers, James Harden è felice e fiducioso che la sua legacy NBA può e potrà arricchirsi ancor di più, adesso che è a casa. “Letteralmente, la mia vita è perfetta. Dio mi ha dato la vita perfetta. Mi ha benedetto,” ha affermato Harden.
“Mi ha messo nella condizione di poter aiutare tantissime persone, avere un’influenza positiva su tanta gente. Per me è la ciliegina sulla torta.”
James Harden