FOTO: Heavy.com

Di tutte le squadra penalizzate dal nuovo Contratto Collettivo (CBA), i Phoenix Suns sono forse quella messa peggio. L’uscita al primo turno con un sono 4-0 contro i Minnesota Timberwolves è solo la punta dell’iceberg, l’incapacità di attuare qualunque miglioramento a questo roster nel presente e nel futuro non potrà che rivelarsi deleteria per una franchigia che ha sacrificato tutti i propri asset per costruire un nucleo che non solo non è abbastanza competitivo per arrivare un anello, ma che andrà solo a peggiorare. Kevin Durant va per i 36 anni, Bradley Beal – apparso tutt’altro che in forma smagliante – arriverà a 32 nel 2025, e già solo questi due occupano oltre il 70% del salary cap di squadra; aggiungete l’altro contrattone, quello di Devin Booker, e avrete $150 milioni divisi fra 3 giocatori, di cui 2 in fase calante della propria carriera. Aggiungendo ai Big Three i contratti di Jusuf Nurkic e Grayson Allen, siamo già in zona luxury tax. La conseguenza di tutto ciò è l’impossibilità a muoversi sul trade market e la necessità di sfruttare in maniera disperata i Bird Rights, ai quali non ci sono alternative se non minimi salariali e Draft pick (con il monte ingaggi di Phoenix, nessuna eccezione è disponibile sotto il nuovo CBA): è così che Royce O’Neale, role player 31enne, ha ri-firmato con un quadriennale da $44 milioni totali – o, se preferite, per le prossime 4 stagioni il suo contratto occuperà il 7% del cap – cifre tutto sommato che ci stanno, ma contratto un po’ troppo lungo. Oltre a questa conferma, un paio di buoni veteran minimum (Plumlee, Monte Morris) e le scelte al Draft – Ryan Dunn con la #28 e Oso Ighodaro alla #40. Fine. Da qui è il nulla cosmico, non ci sono altri upgrade da fare, mentre la Western Conference continua a farsi sempre più fitta di talento. Ma sapete qual è la cosa peggiore? Che, a paragone con il futuro, la situazione presente è quasi rosea. I Phoenix Suns saranno la squadra più dispendiosa nella stagione 2024/25 e, se non muoveranno nessuno dei Big Three nel prossimo futuro, lo saranno anche nel 2025/26. Il nuovo CBA, oltre che limitare le opzioni di scambio e le eccezioni disponibili per le squadre che superano una certa soglia di spesa (secondo apron), “congela” anche le Draft pick future: questa soglia è all’altezza dei $188.9 milioni; i Suns sono a $215.5 milioni di spesa nel 2024/25, $231.7 milioni progettati nell’annata successiva. Come fa notare Bobby Marks di ESPN, stando così le cose per Phoenix:

  • la first-round pick del 2032 (7 anni di distanza) non potrà essere scambiata
  • se i Suns finiranno sopra al secondo apron la prossima stagione e almeno 2 delle successive 4, la first-round pick 2032 verrà mossa a fine primo giro e non potrà essere scambiata

Un vero e proprio incubo, considerando che le stesse regole potrebbero (la prima quasi sicuramente) andare a colpire anche la first-round pick 2033. Affinché questa situazione assuma un aspetto del tutto diverso, è necessario che arrivi quantomeno un titolo in questa finestra, eventualità piuttosto improbabile visti i risultati della passata stagione e il blocco totale delle possibilità di miglioramento senza sacrificare almeno uno dei Big Three. Con il presente pieno di dubbi e il futuro “congelato”, i Phoenix Suns sono messi davvero malissimo.