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Questo contenuto è tratto da un articolo di Owen O’Connor per The Lead SM, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.


Non appena i Boston Celtics hanno vinto in Gara 5 chiudendo la serie contro i Cleveland Cavaliers le reazioni social si sono mosse verso un’unica direzione: Tatum e compagni hanno un percorso estremamente facile verso le Finals. I Celtics hanno affrontato al primo turno gli Heat privi sia di Jimmy Butler che di Terry Rozier, dopo di che alle semifinali di Conference si sono presentati i Cavaliers senza Jarrett Allen per l’intera serie e Donovan Mitchell per le ultime due gare. Ora alle Eastern Conference Finals ci saranno gli Indiana Pacers, usciti vincenti in Gara 7 contro una New York falcidiata dagli infortuni di Randle, OG Anunoby, Robinson e Bojan Bogdanovic.


Primo turno

Era evidente la disparità tra Boston e Miami, ma nonostante ciò gli Heat hanno avuto un moto d’orgoglio in Gara2 e sembravano i Celtics. Con 23 triple segnate su 43 tentativi hanno inizialmente invertito il fattore campo, prima di essere battuti da due grandi prestazioni di Derrick White. In Gara 4 i tifosi biancoverdi hanno trattenuto il fiato vedendo Kristaps Porzingis abbandonare il campo per un problema al polpaccio temendo si potesse trattare di un infortunio al tendine d’Achille. I Celtics hanno vinto in blowout, ma tutti i pensieri erano incentrati sul centro lettone. Un tweet di Wojnarowski, tuttavia, ha contribuito a rasserenare gli animi dei tifosi e le notizie sono diventate positive date le chance di Porzingis di tornare sul parquet da lì a poche settimane. Boston è tornata in casa sul 3-1 giocando una Gara 5 pressoché perfetta, eliminando Miami con una differenza di ben 34 punti.

Secondo turno

Dopo aver aspettato quasi una settimana i Celtics hanno conosciuto i loro avversari: i Cleveland Cavaliers, i quali erano reduci da una serie faticosissima contro gli Orlando Magic conclusasi solamente in Gara 7 grazie ad una grande rimonta di Mitchell e compagni. L’assenza di Jarrett Allen si è sentita per tutta la serie: quando le triple magari stentavano ad entrare, la squadra di Mazzulla riusciva comunque a cambiare plan e chiudere al ferro per due punti facili. Più tardi i Cavs hanno perso anche Donovan Mitchell per un problema al polpaccio e questo è stato un colpo durissimo in quanto il numero 45 sembrava rappresentare praticamente l’unica opzione offensiva valida per coach Bickerstaff. Stava viaggiando a medie di 31 punti a partita e senza di lui Cleveland non sembrava attrezzata per impensierire Boston.

Conference Finals

Nelle Eastern Conference Finals i Celtics ora se la vedranno con i Pacers, che già quest’anno li hanno eliminati nei quarti di finale dell’In-Season Tournament. Indiana ha un roster privo di esperienza Playoffs ad alti livelli tolto Pascal Siakam, campione NBA nel 2019 con i Toronto Raptors. Sono una squadra giovane ed entusiasmante, hanno un grandissimo attacco, ma anche una delle peggiori difese della lega: erano 28º in Regular Season per defensive rating e sono 13º in questi Playoffs, ma sono primi in entrambe le voci per offensive rating. Sono una squadra che gira molto intorno alla loro point guard Tyrese Haliburton, che alla sua prima esperienza in post-season non si sta comportando malissimo: 20.1 punti a partita, 36% da tre e 48% dal campo, sommati a 10.9 assist di media. Oltre al già citato Siakam il roster si completa con guardie veloci e pericolose dall’arco come Nembhard e Sheppard, rispettivamente 49% e 47% dall’arco, con una vecchia conoscenza dei Celtics come Nesmith e con Turner. Dalla panchina escono TJ McConnell, autore di una grandissima run Playoffs fino ad ora, e Obi Toppin, completamente rivitalizzato da coach Carlisle dopo che ai Knicks non aveva espresso tutto il suo potenziale.

È stato così facile?

Per dirla semplicemente ed onestamente, sì. Ma non è una cosa per la quale i tifosi Celtics devono arrabbiarsi, gli infortuni ai Playoffs sono ormai purtroppo una costante e loro stessi ne sanno qualcosa tra Gordon Hayward, Kyrie Irving o Rob Williams. Anche quest’anno, ad esempio, Boston ha giocato più partite senza Porzingis che con lui in campo. Con Jaylen Brown e Jayson Tatum sani, i Celtics dovrebbero raggiungere nuovamente le Finals due anni dopo la sconfitta con Golden State. Per tutta la Regular Season, tuttavia, la squadra di Mazzulla è stata una macchina perfetta: ha ottenuto 7 vittorie in più dei Thunder, la prima classificata a ovest, e ben 14 in più dei Knicks, secondi a est. Questo percorso verso le Finals è quindi una ricompensa verso ciò che Boston ha fatto in stagione.

E le Finals?

Sui social alcune take riguardavano anche che non aver giocato serie pesanti potesse essere in qualche modo negativo per i Celtics, ma solamente due anni fa arrivarono stanchi alle Finals contro Golden State dopo aver giocato due Gare 7 contro Milwaukee e Miami. Gli Warriors arrivarono molto più riposati chiudendo in 6 partite le proprie semifinali di Conference contro Memphis e in 5 gare le finali contro i Dallas Mavericks. L’assenza di battaglie durante i Playoffs potrebbe non avere un impatto negativo, dato che quelle disputate durante la Regular Season – e nelle passate stagioni – possono bastare e avanzare a questi Celtics.