Questo contenuto è tratto da un articolo di Trevor Hass per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
C’è un Fattore-X che nel corso delle NBA Finals 2024 può cambiare gli equilibri più di ogni altro giocatore in campo. Gioca contro una sua ex squadra. Molti lo adorano, altrettanti lo disprezzano. Infine, ultimamente ha provato ad invertire il trend e la narrativa circa la sua carriera, tentando di rimpiazzarla con un’altra. No, non si tratta di Kyrie Irving (di cui abbiamo parlato in questo approfondimento QUI), anche se quanto detto può calzare a pennello anche per lui. Con l’avvio della serie di NBA Finals sempre più vicino, Kristaps Porzingis ha l’occasione di poter far raggiungere ai suoi Boston Celtics un livello di pericolosità offensiva che, semplicemente, i Dallas Mavericks potrebbero non riuscire a pareggiare – questo, ovviamente, se il lettone fosse pienamente recuperato e in forma. KP è sembrato pronto per scendere in campo quando venerdì è stato visto provare ripetutamente il suo jumper in allenamento. Il centro lettone è un elemento chiave del roster e degli schemi di coach Joe Mazzulla, che si è recentemente espresso sulle condizioni fisiche del lungo europeo.
“Sta facendo progressi. Si è potuto allenare al tiro, e si è esercitato in vari modi durante la sessione d’allenamento, perciò siamo abbastanza fiduciosi sulle sue condizioni, al momento.”
Coach Joe Mazzulla
I Celtics, pur riuscendo a resistere ottimamente anche senza il suo 3° miglior realizzatore offensivo – tenuto fuori dai giochi dallo stiramento al soleo del polpaccio destro subìto durante il First round dei Playoffs – hanno dimostrato di avere una marcia in più offensivamente con Porzingis sul parquet. The Unicorn può avere difficoltà con diversi match-up difensivi, ma in compenso potrebbe essere l’elemento in grado di alterare le dinamiche della serie di NBA Finals, se al massimo della forma e del rendimento. Con il lettone in campo, i Dallas Mavericks saranno costretti ad impiegare costantemente uno tra Dereck Lively III e Daniel Gafford su di lui. Entrambi hanno ben figurato nel corso della Playoffs-run dei Mavs, ma finora non hanno mai affrontato un centro dotato di tanta pericolosità al tiro come lo è Kristaps Porzingis. La sua sola presenza forzerà entrambi a giocare maggiormente sul perimetro, liberando spazi per Jayson Tatum e Jaylen Brown e i loro drive. Lo stesso concetto varrebbe con in campo Al Horford, ma l’aggiunta di un cecchino di 2,18 m, dotato di un range di tiro praticamente illimitato, chiaramente cambia le cose per i C’s.
“Vogliamo che KP torni presto a disposizione. Non vediamo l’ora che torni in campo, per poter essere parte integrante di tutto ciò che stiamo ottenendo sul parquet.”
Jrue Holiday
Inoltre, Porzingis rappresenta una seria minaccia nel pitturato e in post alto. Potrebbe anche mettere in difficoltà sia Lively che Gafford per eccessivo numero di falli commessi. Se la sua presenza dovesse costringere coach Jason Kidd all’impiego di Maxi Kleber per un periodo maggiore del previsto, potrebbe rappresentare la carta vincente per i bianco-verdi. Oppure, i Celtics potrebbero fornire ai Mavs la loro stessa “medicina”, costringendo Luka Doncic o Kyrie Irving allo switch difensivo su Porzingis. Si può paragonare la situazione in casa bianco-verde a una in cui la propria macchina per il caffè sia rotta da settimane, e di aver fatto a meno dell’energia della caffeina sostituendola con altre bevande. Pur avendo nel frattempo aggiustato la macchina del caffè, adesso la colazione risulta più bilanciata. Difensivamente parlando, Porzingis è stato molto sottovalutato nel corso di tutta la stagione. Potrebbe non essere il più veloce muovendosi lateralmente – non viene certo facilitato dalla sua stazza – ma è capace di alterare le conclusioni al ferro degli avversari, rendendo più complicati i lob di Doncic e Irving per Lively, Gafford o Derrick Jones Jr. Sia Doncic che Uncle Drew sono due eccellenti creatori di gioco, ma dovranno ragionare maggiormente sulle proprie giocate trovandosi di fronte Kristaps Porzingis.
Provando a essere realistici, non sarà tutto così roseo per i Boston Celtics. Porzingis potrebbe non essere al 100% della forma fisica. Si avranno conferme a riguardo una volta che sarà sceso in campo. La settimana di attesa prima di Gara 1 sembra interminabile per i tifosi, ma potrebbe giocare a vantaggio del lettone. Inoltre, sia coach Kidd che Doncic conoscono bene le abilità di KP all’interno e all’esterno del perimetro. Probabilmente proveranno ad affrontare The Unicorn in pick&roll, lasciando che Doncic lo affronti con il suo classico step-back da oltre l’arco. Se invece dovesse provare ad attaccare il ferro, spetterà ai Celtics stabilire se ruotare le marcature e chiudere sui tiratori avversari. Di fatto, i C’s dovranno vedersela con parecchie conclusioni semi-contestate di Jones e PJ Washington da oltre l’arco. Diversi toccheranno il fondo della rete, ma in genere la statistica gioca in favore dei bianco-verdi in situazioni analoghe.
Un altro inconveniente è rappresentato dal fatto che difficilmente Porzingis potrà dare il massimo in campo per oltre 30-35 minuti, quantomeno a inizio serie. Non sarebbe da escludere l’opzione di vederlo in uscita dalla panchina, come minimo in Gara 1, con Al Horford in campo nei minuti finali e KP utilizzato per creare caos a sprazzi durante il match.
“Penso che siamo tutti abbastanza maturi da poterci permettere di farlo tornare in gruppo ed in campo quando sarà al meglio della forma.”
Jrue Holiday
Se i Dallas Mavericks dovessero mettere in ginocchio i Celtics nel pitturato, coach Mazzulla potrà optare per il doppio centro, con Horford e Porzingis contemporaneamente sul parquet. Se Big Al dovesse dimostrarsi poco efficiente dal punto di vista offensivo, potrà lasciare KP come unico centro. Assumendo che sia abbastanza in forma per giocare, ma non ancora al top, il lettone potrebbe essere impiegato per 15-20 minuti, togliendo Sam Hauser dalle rotazioni. Senza offesa per Hauser, non si è dimostrato efficiente. Ma tornando a Porzingis, questa è un’occasione per terminare la stagione esattamente come ha sempre voluto. Quando i Celtics lo hanno acquisito, l’opinione generale era che avrebbe migliorato il gioco dei bianco-verdi, se fosse rimasto in forma e integro. Adesso è giunto il momento di verificare quest’assunto. L’infortunio non va sottovalutato ma, se sarà in grado di giocare, avrà modo di mettere a tacere tutti i dubbi residui – non solo quelli sorti di recente, ma anche quelli più longevi. La sua carriera in un certo senso può rispecchiare la storia dei Celtics: sono forti, ma saranno forti abbastanza da vincere? Adesso è giunto il momento di provarlo. Con Porzingis al massimo della forma e concentrato sull’obiettivo, i Boston Celtics passano da eccellenti a virtualmente immarcabili. I Mavs non avrebbero molto per controbilanciare il peso offensivo, a parte Doncic e Irving. I Dallas Mavericks hanno 2 armi principali. I Celtics ne hanno ben 6, con KP a disposizione. Il giorno 6 giugno sta per arrivare, e spetta a loro andare a prendersi ciò che aspettano da tempo.