Questo contenuto è tratto da un articolo di Bill Sy per Celtics Blog, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.


Tutte le volte che Joel Embiid ha affrontato i Boston Celtics è sempre stato protagonista di prestazioni a dir poco eccellenti. I numeri sono innegabili. L’MVP di questa stagione contro la franchigia biancoverde viaggia a medie di 37 punti a partita con una percentuale dal campo del 61% e ben 12 viaggi in lunetta. In questa stagione, i Philadelphia 76ers hanno vinto una sola volta contro i Celtics e, in quell’occasione di inizio aprile, Embiid ha totalizzato 52 punti, 13 rimbalzi e 6 assist. Nonostante questa prestazione monstre e le assenze di Jaylen Brown e Robert Williams, però, i Sixers hanno vinto solamente di due.


Sebbene lui stesso abbia affermato che quella tra Boston e Philadelphia non sia una rivalità, in quanto i Celtics “vincono sempre” (usando qualche espressione più colorita), la storia gli è lieve. Joel Embiid è uscito sconfitto da 10 delle 18 partite disputate contro Boston in Regular Season, ma ha perso ben 7 delle 8 gare Playoffs giocate, tra cui lo sweep rimediato tre anni fa nella bolla di Orlando.

Chiaramente, però, Joel Embiid non è l’unico giocatore del quale i Boston Celtics dovranno preoccuparsi, in quanto James Harden – soprattutto dopo Gara 1 – merita la sua stessa attenzione. Doc Rivers, ad esempio, ha contribuito ad alzare un banner a Boston e non dovrà mai pagare la cena nel suo ristorante preferito della città, ma se i Sixers vorranno rompere questa striscia di sconfitte con il camerunense in campo, Joel Embiid dovrà fare la sua parte.

Nella maggior parte delle partite contro Boston, Embiid ha avuto uno usage alto del 36% e la sua percentuale di true shooting del 69.5% è seconda solo a quella di PJ Tucker. È stato molto efficiente e le sue prestazioni sono migliorate sin dal season opener, fino ad arrivare a quella di inizio aprile. Qui la distribuzione dei suoi tiri nelle quattro sfide contro i Boston Celtics.

Shot chart / NBA.com
DATARESTRICTED AREAPAINTMIDRANGETRE PUNTITIRI LIBERI
18 OTTOBRE2/33/53/41/69
8 FEBBRAIO4/53/43/91/37
25 FEBBRAIO5/52/45/110/118
4 APRILE7/78/115/60/113

Nel primo round dei Playoffs, i Brooklyn Nets hanno costantemente cercato di tenere Embiid lontano dal pallone raddoppiandolo e “scommettendo” di fatto sulle percentuali dei suoi compagni. In questo modo il centro dei Sixers ha tirato di media solo tredici volte, ben sette tiri in meno rispetto alla Regular Season. I suoi compagni di squadra hanno risposto presente, in quanto Maxey ad esempio ha realizzato 33 punti in Gara 2 e Tobias Harris ne ha messi a referto 21 nel blowout di Gara3. I Celtics potrebbero decidere di raddoppiarlo in situazioni specifiche: magari quando stanno per scadere i 24 secondi oppure quando gioca in post nel pitturato. Nella maggior parte delle azioni difficilmente sarà raddoppiato.

Quindi, se sei un fan di Grant Williams e ti è mancato nella serie contro gli Atlanta Hawks, ho delle ottime notizie per te. Naturalmente il lungo che ha difeso per la maggior parte del tempo Embiid in questa stagione è stato Al Horford ma, nelle ultime due gare disputate a Philadelphia, Grant ha ricevuto quest’incarico molto spesso, sebbene sia giusto segnalare anche l’assenza di TimeLord nell’ultima sfida. Ad essere onesti, Embiid ha sempre avuto la meglio e nella partita di inizio aprile ha segnato nove dei dieci tiri difesi da Grant.

Sicuramente non è stata la serata di Grant, ma come Horford anche lui può rappresentare sia per velocità che per stazza una buona opzione per difendere direttamente su Embiid. Sarà importante anche Robert Williams, qualora riuscisse a stare lontano dai problemi di falli, in modo da tenere il centro dei Sixers lontano dal canestro e forzarlo a fadeaway o jumper contestati. Se Embiid dovesse accontentarsi di questi tiri, ci sarebbe la differenza tra buone serate da 30 punti e partite clamorose da 40 o 50 punti. La differenza la vedremmo anche in una vittoria dei Boston Celtics o in una loro sconfitta.

Questa è sostanzialmente la chiave delle semifinali di Conference dei biancoverdi nelle partite con l’MVP in campo. Vi ricordate quando Jerry West ha vinto l’MVP delle Finals nonostante Bill Russell e i Celtics abbiano vinto in sette partite? Ecco, credo che Boston ci metterebbe la firma per lo stesso esito.

Per tutto l’anno, coach Joe Mazzulla ha giocato sui numeri e sembra contento di aver concesso molti punti a Embiid e Harden, ma tenendo “calmi” tutti gli altri. È stato questo l’approccio nel primo round di Boston con Trae Young e Dejounte Murray e molto probabilmente sarà il medesimo anche nelle semifinali di Conference. I Celtics avevano i difensori perimetrali e tutte le qualità necessarie a difendere i giocatori degli Atlanta Hawks e ora che Grant Williams (e magari anche Blake Griffin) torneranno fra le rotazioni. Boston farà affidamento alla profondità del suo front court per difendere il migliore giocatore avversario.

Appuntamento, ora, a Gara 2 al TD Garden.