Questo contenuto è tratto da un articolo di Jenni Carlson per The Oklahoman, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Il tiro da metà campo di Jalen Williams era già rimbalzato via dal tabellone, la luce rossa indicante la fine della partita era accesa ed i Denver Nuggets stavano convergendo per un enorme abbraccio collettivo attorno ad Aaron Gordon, in estasi per via del suo game-winner. In pochi istanti il Paycom Center è passato da rumoroso e gioioso a triste e malinconico. Lo stesso è avvenuto per Gara 1 delle Western Conference Semifinals degli Oklahoma City Thunder. Denver Nuggets 121, OKC 119. Disastro totale, completa sciagura. “Non ci aspettavamo che andasse sempre tutto liscio,” ha annunciato Shai Gilgeous-Alexander. “Nulla nella vita lo fa. Sapevamo che ci sarebbe stato qualche problema lungo il cammino.” Seduto nella conference room nel dopo gara, la superstar dei Thunder ha mantenuto leggerezza circa quanto appena accaduto, ed uno spirito comunque allegro, rispondendo: “Dovrebbe essere tutto okay,” quando gli è stato chiesto di come avrebbe reagito la squadra. “Ci divertiremo. Scopriremo ciò di cui siamo realmente fatti” – ma non è ancora riuscito ad ammettere quanto amaro fosse il boccone da digerire lunedì sera. “Del tutto inatteso,” ha proseguito SGA. “Nessuno si aspetta di perdere, specie in quel modo.”

Un bel giorno i Denver Nuggets si sono presentati ad Oklahoma City coi serbatoi semi-vuoti ed i Thunder sono riusciti a costruire ben due vantaggi significativi: questa partita aveva tutte le caratteristiche per essere un grande avvio di Serie a dettarne il tono. E a modo suo lo è stata, solo che non si tratta di certo di quello sperato dai Thunder. Anziché imporsi come squadra più forte – più giovane e con meno esperienza, ma anche più atletica, migliore in fase difensiva e con rotazioni molto più lunghe -, i Thunder si sono auto-sabotati. Messi K.O., addirittura già fuori dai giochi? Il tempo lo dirà, certamente, e ovviamente si tratta solo di una partita. C’è ancora parecchio basket a cui assistere nel corso di questa Serie di Playoffs. Ma quella di lunedì è certamente una di quelle partite che lasciano il segno. Quella conclusione nel finale è stata un disastro. I Nuggets hanno sopraffatto i Thunder 15-4 nel finale, e per quanto quest’ultimo sia stato negativo, gli ultimi 13.9 secondi sono stati anche peggio. In vantaggio di 3 punti dopo i liberi di Shai Gilgeous-Alexander, OKC ha commesso fallo immediatamente dopo il timeout. Bene, accettabile. Fare fallo quando si è in vantaggio di 3 punti è stata una delle strategie dei Thunder. “Di solito è una mossa vincente per noi,” ha spiegato Coach Mark Daigneault

“Pensavo che avessimo speso i falli molto bene e che avessimo messo il pallone nei posti giusti. Ma stasera non è andata come volevamo, tuttavia è stata una strategia vincente per noi in passato.”

Coach Mark Daigneault

Il problema lunedì è stato questo: dopo che Nikola Jokic ha realizzato i suoi tiri liberi a 12.9 dal termine, i Nuggets lo hanno sostituito per via dei suoi 5 falli. In uscita da un timeout i Thunder hanno eseguito una bellissima giocata di rimessa che ha liberato SGA per una schiacciata in solitaria, cosa che consuonava perfettamente con la strategia dei falli. Denver ha recuperato palla e OKC ha commesso fallo su Gordon a più di 24 metri dal proprio canestro con solo 0.4 secondi sul cronometro. Perché non lasciare che la miglior difesa della lega giocasse un po’ in fase difensiva? Perché non lasciare che il cronometro scadesse mantenendo Jokic in panchina? 

FOTO: The Oklahoman

“Cambiare strategia è difficile,” ha ammesso Daigneault. 

“I nostri ragazzi erano settati sulla filosofia del fare fallo da oltre l’arco e lo hanno messo in atto. Non ho nulla contro il far fallo quando si è avanti di 3 punti in termini di tempistiche, sono fatto così.”

“Mi prendo la piena responsabilità di tutto”

Coach Mark Daigneault

Tutti sono consapevoli di cosa sia successo. Gordon ha realizzato i liberi, poi Denver ha commesso fallo su Chet Holmgren, che ha sbagliato entrambi i tiri dalla lunetta, dando agli avversari la chance di pescare Gordon ed il suo game-winner. Si dia la colpa a Holmgren o a Daigneault, in realtà si è trattato di uno sforzo collettivo. I Thunder si sono sbriciolati per svariate ragioni. Innanzitutto, la difesa non è stata solida negli ultimi 16 minuti di gioco. Dopo aver toccato il maggior vantaggio della partita, ovvero 14 punti, i Thunder hanno concesso ai Nuggets di segnare su 8 dei loro successivi 9 possessi. Ciò ha permesso a questi ultimi di ridurre lo svantaggio a 5 punti alla fine del 3° Quarto, e li ha aiutati a ridurre lo svantaggio a 5 punti a fine frazione. Denver è poi andata in lunetta. Quella strategia ha aiutato i Nuggets a rallentare il ritmo. 

Va fatto notare che in 5 di quei possessi game-changing i Nuggets sono comunque andati in lunetta. Ciò ha concesso loro la possibilità di rallentare il ritmo e prendere anche loro una boccata d’aria collettiva. Va tenuto a mente che questa squadra sia sopravvissuta ad un’interminabile Serie del First Round contro i Los Angeles Clippers, disputando alcune partite punto a punto e vincendo un’emozionante Gara 7. Poi, i Nuggets sono volati a Oklahoma City per sfidare OKC dopo meno di 48 ore. Per quanto misera fosse la stretch dei Thunder nel 3° Quarto, essa li ha comunque condotti a guidare la sfida con 13 punti di vantaggio nell’ultima frazione. Alex Caruso ha come al solito ricoperto il suo ruolo alla Roy Kent – è qui, è lì, è.. insomma, tutti avranno già capito come prosegue. Jalen Williams ha spinto sull’acceleratore e SGA ha fatto cose da SGA. Ma quando i Thunder hanno ottenuto quei 13 punti di vantaggio hanno mandato i Nuggets troppe volte in lunetta – ben 16 volte negli ultimi 6:08 di gioco -, e soprattutto sono riusciti a raccogliere un solo rimbalzo offensivo, in una serata in cui sono stati sopraffatti sotto i ferri con 63 rimbalzi dei Nuggets contro 43 di OKC. “Solo normale amministrazione su entrambi i versanti di gioco,” ha commentato Daigneault. 

“Aver perso Gara 1 fa schifo. Avremmo dovuto essere in vantaggio per 1-0, con qualcosa da sistemare, ma le cose non vanno così. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e giocare meglio nella prossima partita.”

Coach Mark Daigneault

Ma quando si perdono partite nel modo in cui i Thunder hanno perso Gara 1, ciò può lasciare dietro di sé strascichi e dubbi.

“Abbiamo veleggiato tranquillamente durante tutto il First Round. Le partite sono state stimolanti, ma avevamo il controllo della Serie per tutto il tempo. Ma nessuno arriva fin qui, a questo punto della stagione, proseguendo tranquillamente.”

Coach Mark Daigneault

Shai Gilgous-Alexander ha affermato che “Non ci aspettavamo certo che la nostra run fosse tutta rose e fiori.” Perdere è un conto, ma farlo nel modo in cui i Thunder hanno perso lunedì? Ahia. “Sappiamo che molto dipende da come reagiremo,” ha rivelato SGA.

“Non possiamo farci nulla con ciò che è appena accaduto, quindi non c’è motivo di rimanere a testa bassa o essere tristi o infelici per questo. Tutto ciò che possiamo fare è migliorare per la prossima partita, ed è ciò su cui siamo concentrati.”

Shai Gilgeous-Alexander

Ma dirlo è una cosa, farlo è un altro paio di maniche. E farlo dopo aver ricevuto una tale batosta casalinga? Chi vivrà, vedrà.