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Questo contenuto è tratto da un articolo di Trevor Hass per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Quando la palla a spicchi scappa da canestro a canestro, i tiri vanno fuori e le vibrazioni sono fortissime, il basket è uno dei giochi più piacevoli al mondo. Ma quando i tiri sbattono sonoramente sul ferro e le percentuali si abbassano, può diventare frustrante. Ciò che separa le squadre vincenti dal resto è spesso l’abilità di portare a casa la vittoria in circostanze ostiche. Sulla carta, i Boston Celtics non avevano molte chance di vincere Gara 2. Boston ha concluso col 25.6% dal perimetro e con una percentuale inferiore dal campo, avendo anche perso il computo totale dei rimbalzi. Jayson Tatum ha terminato la sfida con 6/22 dal campo ed 1/7 da 3 punti (comunque un ottimo risultato). Jaylen Brown ha offerto una prestazione negativa dopo almeno 6 partite, con un plus/minus negativo. Al Horford è stato quasi invisibile. Sam Hauser non ha effettuato nemmeno un tiro. Luka Doncic ha messo a referto una tripla-doppia da 30 punti e tutti gli starter dei Dallas Mavericks hanno terminato in doppia cifra. E così via. I Mavs avrebbero dovuto vincere Gara 2. In una serie già segnata, Dallas non può concedersi chance perse. E questa lo è stata. Come ha fatto Boston a terminare con un goloso 105-98? Una combo di adattabilità, grinta ed audacia nei momenti clutch. 


“Questa è la chiave e la maggior parte della consistenza della sfida. Si tratta di tenere a bada le emozioni. Come si fa a controllare il proprio destino e le propria perseveranza nonostante le avversità?

Jaylen Brown

Inoltre, Jrue Holiday ha contribuito con 26 punti – 11 su 14 dal campo – 11 rimbalzi, 3 assist 1 stoppata e 1 recupero. Holiday è qualcosa di diverso. Se si creasse un giocatore in laboratorio unendo Tatum e Brown, verrebbe fuori Holiday. Trova sempre il tempismo giusto, con caratteristiche “magiche” nel pitturato ed un footwork fenomenale. Questo solo per quanto riguarda la fase offensiva. Difensivamente è un punto di forza, rendendo la vita difficile a ogni avversario. Anche Derrick White ha mostrato tantissime giocate incredibili, mettendo dentro tiri complicati e completando giocate difensive ai limiti dell’immaginabile. Probabilmente non vorrebbe meriti per le sue giocate acrobatiche, ma non ci sono state parecchie giocate ad elettrizzare così tanto i tifosi dei Celtics quanto una stoppata dal tempismo ben calcolato. 

Tatum ha certamente disputato partite migliori, giocando con maggior precisione ed efficacia come scorer, facendo bene in più di un aspetto. Ma Gara 2 ha mostrato quanto sia divenuto fondamentale giocando da all-around-player. Non ha abboccato ai tranelli ragionati da coach Jason Kidd e ha continuato a fare sempre le giuste letture. Quando ha avuto un uomo in marcatura ha provato la conclusione, mentre con 2 o 3 ad accerchiarlo ha sempre servito i compagni. Non si collezionano 12 assist senza fare le cose giuste. Dopo certe prestazioni, si comprende il livello e la qualità del proprio gioco se, nonostante le statistiche di 18, 12 e 9 in una sfida delle NBA Finals, i tifosi chiedono ancora di più. Jaylen Brown ha terminato con 7 assist, Kristaps Porzingis è stato un eccellente sotto entrambi i tabelloni, infine Payton Pritchard ha messo uno dei tiri più determinanti della serie – in chiusura del 3° Quarto. Quel canestro racconta la vera natura dei Boston Celtics: per tutta la stagione, hanno dimostrato disponibilità al sacrificio e compattezza. Non ne hanno solo parlato, ma hanno effettivamente lavorato duro in tal senso. Stanno giocando con un gran senso di unità e cura – come ci si aspetterebbe da una squadra del loro calibro alle NBA Finals. 

“Penso che abbiamo giocato dando l’anima stasera, molto più di loro, e credo che questo sia stato l’aspetto fondamentale.”

Jaylen Brown

Le squadre hanno avuto parecchio talento nel corso degli anni, ma inevitabilmente è sempre emersa un po’ di apprensione quando il risultato delle sfide è stato in ballo. Si poteva sperare che le cose andassero bene, ma la paura era ancora presente. Questa squadra è differente dal resto; nei momenti decisivi, quando tutto in gioco, la sensazione è che riusciranno a portare a termine il lavoro. Si tratta di una squadra speciale. Gran parte della ragione per cui la gente adora il basket risiede nel fatto che spesso rappresenti e rispecchi la vita umana. Si prova, si cade e si fallisce, ma s’impara anche. Tutto ciò fortifica l’animo, alla lunga. I Celtics hanno affrontato la sconfitta, e ciò li ha rinforzati. Il motivo per cui hanno vinto Gara 2 non risiede in X&O. Ha le sue radici nel cuore, chimica di spogliatoio e viscerale desiderio di vittoria. I Celtics vedono già la linea d’arrivo dinanzi a loro. 

“Il viaggio per arrivare fino a questo punto è stato fantastico. Ma sappiamo che essere in vantaggio di 2-0 non significa ancora nulla. Il lavoro non è ancora completo. Dobbiamo farcela ad ogni costo.”

Jrue Holiday