FOTO: Liberty Ballers

La stagione (la carriera?) di Joel Embiid e dei Philadelphia 76ers è davvero maledetta. Il lungo camerunense ha dichiarato di non aver ancora superato i problemi, ormai cronici, al ginocchio sinistro, che lo continua a tormentare nonostante l’operazione chirurgica effettuata a febbraio 2024, costringendolo a disputare solo 39 partite stagionali – nonostante il ritorno in tempo per concludere la regular season e giochicchiare il primo turno di Playoffs, oltre ai Giochi Olimpici. Da qui, però, ancora tante assenze nel 2024/25, con 9 partite di fila perse a inizio stagione fra quella che è stata definita “gestione dell’infortunio” e la sospensione. Al momento, siamo a 18 gare giocate su 55 disponibile, e fra i tanti motivi delle assenza va infilato anche un infortunio al piede patito a gennaio 2025. L’All-Star Break non ha aiutato, e soprattutto la questione del ginocchio sembra abbattere Embiid non solo fisicamente, ma anche mentalmente, come ha dichiarato dopo la recente sconfitta contro i Celtics:

“Il modo in cui giocavo un anno fa non è il modo in cui sto giocando ora. È uno schifo. Probabilmente devo risolvere prima il problema al ginocchio e poi tornerò a quel livello. Ma è difficile avere fiducia quando non sei te stesso.

– Joel Embiid

Nonostante questo, la percezione del proprio ruolo, anche se limitato, sembra esserci da parte del giocatore, che adesso dovrà solo avere pazienza e aspettare probabilmente l’offseason per capire il da farsi, considerando questa stagione come una sorta di transizione – nonostante il payroll dei 76ers fino alla trade deadline celasse ben altre ambizioni:

“Non sono più dominante come un paio di mesi fa, ma questo non significa che non possa avere un grande impatto sulla partita. Il solo fatto che io sia in campo credo che aiuti molto. La mia presenza, la mia capacità di attirare i raddoppi di squadra e di far tirare di più i ragazzi. È dura perché sai che puoi fare molto di più. Ma non ci sono scuse. È così e basta. Devi solo trovare il modo di capire e migliorare.”

– Joel Embiid

Con Paul George costantemente sotto antidolorifici (e in generale il fantasma di sé stesso) e il rookie Jared McCain fuori per il resto della stagione a causa di un infortunio al menisco, i Sixers non avranno grosse ambizioni, Embiid o non Embiid. Con quest’ultimo sano e un’estate di riposo, però, se ne potrà riparlare.