
Questo contenuto è tratto da un articolo di Evan Webeck per The Mercury News, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Stephen Curry era così euforico dopo la grintosa vittoria dei Warriors in Gara 4 da non riuscire a smettere di saltare su e giù durante l’esultanza post-partita. Questo fino a quando non ha trovato Draymond Green, che lo ha avvolto in un abbraccio ancora più stretto di quello che gli hanno dato i difensori dei Rockets in questa serie.
Green ha realizzato la giocata vincente nella 102esima vittoria del duo nei playoffs, 109-106, apparecchiando tutto per un match point in Gara 5 a Houston mercoledì. Alperen Sengun, che aveva già realizzato 31 punti, se lo è posto dietro le spalle e ha messo a segno il suo 28° tentativo della serata mentre il cronometro segnava meno di 5 secondi, ma Green ha alterato il tiro in modo tale da preservare il vantaggio di un punto degli Warriors.
“È quello che vuoi, è come scegliere me per prendermi il tiro della vittoria” – ha detto Curry dello scontro uno-contro-uno con la partita punto a punto – “È rimasto verticale, ha accettato la sfida. Che sia stato in grado di farlo, visto come è andato il resto della partita, è una testimonianza del fatto che ha capito l’importanza del momento, è rimasto concentrato, si è impegnato e ha fatto ciò che doveva fare per aiutarci a vincere”.
In quello che probabilmente è stato l’incontro più acceso di una serie di primo turno non certo priva di fuoco, il notoriamente irascibile Draymond Green ha mantenuto la calma in modo da poter essere in campo nel momento più importante della partita. Non sembrava che sarebbe stato così quando ha commesso il suo quarto fallo personale prima dell’intervallo e il quinto poco dopo il secondo tempo. “Non sarò mai uno di quelli che solo perché ha commesso un fallo non difende” – ha detto Green – “Hanno cercato di incasinare la partita. Ma va bene così. Abbiamo continuato a spingere”.
L’allenatore dei Rockets Ime Udoka ha detto che fin dall’inizio “il piano era di attaccare Green”. Il giocatore ha chiuso con sei punti, otto rimbalzi, due assist e cinque falli personali, oltre a un tecnico per essere intervenuto in difesa di Curry in un battibecco con Dillon Brooks nel primo tempo. “E un flagrant”, ha aggiunto Jimmy Butler, quando le gambe di Green si sono legate a quelle di Tari Eason mentre si tuffava per una palla vagante solo pochi possessi dopo.
Entrambe le squadre si sono riversate sul parquet dopo che Brooks ha commesso un fallo su Curry e ha cercato di togliergli la palla, e Green ha detto che c’erano “giocatori molto più aggressivi di me”. Tuttavia, il tecnico è stato il terzo di Green nella serie – sette in una post-season valgono una sospensione di una partita – e lo ha portato a un passo dall’essere espulso, un destino che gli è stato risparmiato quando gli ufficiali di gara gli hanno comminato un flagrant sull’azione con Eason invece di un secondo tecnico. Due di questi avrebbero potuto bandirlo dalla partita. “Cammino sempre sul filo” – ha detto Green – “Sono un funambolo”.
Non sarebbe stata la prima volta che Draymond Green veniva espulso da una partita di playoffs. Nel 2022 e nel 2023 è stato espulso da gare di post-season per flagrant contro Brandon Clarke dei Grizzlies e Domantas Sabonis dei Kings e nel 2016 è stato sospeso per aver accumulato troppi falli tecnici. “Non voglio nemmeno dire che sia una maturazione”, ha detto Butler – “Sa che per vincere dobbiamo avere Draymond sul parquet. Tutto ciò che fa viene sempre gonfiato a dismisura. Se fosse stato un altro, non sarebbe stato così”. Ma la reputazione di Green lo precede e Houston ha cercato di provocarlo dentro e fuori dal campo. Lui non ne ha voluto sapere.
Quando Jalen Green si è scagliato contro di lui al termine di Gara 3, Green ha rifiutato l’opportunità di accendere le tensioni. Ha scrollato le spalle quando il pubblico avversario gli ha rivolto insulti. Alla richiesta di una risposta a Brooks che lo ha definito un giocatore sporco, Green ha dichiarato: “Non ne ho nessuna”.
“Draymond è sempre al limite. Si muove sempre su quella linea sottile. È una forza emotiva e fisica. Non può superare il limite. Lo sa bene. Ha fatto un ottimo lavoro per andare oltre la frustrazione. Questa è una serie difficile per lui per il modo in cui si gioca, gli hanno tolto un po’ la palla dalle mani. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro nel gestire la frustrazione e nel competere. Nelle ultime due partite, la sua difesa nel quarto periodo è stata la chiave di tutto”.
– coach Steve Kerr
Green ha commesso il suo quarto fallo a 2:44 dall’intervallo e il quinto a meno di 4 minuti dal termine del terzo quarto. Golden State è stata costretta a giocare senza di lui a partire da 8:04 del terzo quarto, in vantaggio per 63-56, fino a 7:51 del quarto periodo, in svantaggio per 91-90. Ma i Rockets non si sono limitati a colpire Green.
Curry ha ricevuto un fallo tecnico per “taunting” su Brooks alzando due dita per indicare il suo secondo fallo. Brooks si è quindi scagliato contro di lui, spingendo Green a reagire e le panchine a svuotarsi. Ma si trattava solo di una risposta allo stesso movimento che Brooks aveva fatto verso di lui dopo un fallo sull’altro lato. “È stato così stupido perché l’aveva fatto letteralmente l’azione precedente” – ha detto Curry – “Ho solo ricambiato il favore”.
Brooks ha parlato anche con Butler, che ha realizzato 18 dei suoi 25 punti nel secondo tempo per tenere a galla Golden State. “La gente inizia a parlare con te e poi succedono cose belle.” – ha detto Butler, a cui è stato chiesto se sia stato divertente il botta e risposta con il cagnaccio di Houston – “A tutti noi piace quando la gente inizia a parlare. È stato così per tutta la serie. Non credo che cambierà. E ascoltate: non mi piace Dillon Brooks. Non ci divertiamo. Io sono un agonista agguerrito, lui è un agonista agguerrito. Non c’è niente di divertente in questo. … Il divertimento è vincere. Il divertimento è competere. Sarà divertente quando otterremo la quarta vittoria”.
Green è rimasto in campo per quasi 8 minuti con cinque falli. In vantaggio di uno a 13 secondi dalla fine, mancava solo un possesso quando Butler si è avvicinato a lui nell’uddle. Ho detto a Dray: “Se tu li fermi, io prenderò il rimbalzo. Lui li ha fermati e io ho preso il rimbalzo”.