FOTO: The Mercury News

Questo contenuto è tratto da un articolo di Joseph Dycus per The Mercury News, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Dopo 81 partite, caratterizzate da un inizio entusiasmante, da un periodo di difficoltà, da uno scambio decisivo e da una folle corsa verso la vetta della classifica, i Golden State Warriors hanno un quadro chiaro di ciò che è in gioco con un solo avversario da affrontare. La vittoria per 103-86 contro i Trail Blazers a Portland venerdì sera ha permesso ai Dubs di avere in mano il proprio destino quando domenica scenderanno sul campo di casa per affrontare i Los Angeles Clippers nel gran finale di stagione regolare.

In caso di vittoria, i Warriors si giocheranno una serie di playoffs con i Los Angeles Lakers, terzi classificati sicuri, eviteranno il Play-In Tournament e godranno di almeno cinque giorni di necessario riposo. In caso di sconfitta, potrebbero partecipare nuovamente a quella che è l’invenzione più densa di conseguenze che il commissario della NBA Adam Silver abbia concepito, il torneo che ha già posto fine a due stagioni dei Warriors e che lo scorso anno ha portato allo scioglimento di quello che è probabilmente il trio più iconico dell’era moderna.

“Il Play-In è selvaggio”, ha detto Steph Curry. Che, per quanto mite, non vuole minimizzare la posta in gioco: “Ci siamo stati un paio di volte e non è andata bene per noi. Quella contro i Clippers dovrebbe essere una specie di Gara 7, dove sei tu che controlli il tuo destino per ottenere una serie di playoffs garantita”. Il compagno di squadra Draymond Green è d’accordo:

“Sarà come una partita di playoffs. Super intensa. Due squadre che lottano per i playoffs. Ci aspettiamo un basket molto fisico, intelligente e di alto livello.”

Ogni squadra del campionato ha avuto il sabato libero, e adesso ognuna delle 30 franchigie scenderà in campo domenica.

FOTO: The Mercury News

Tutti gli scenari per i Warriors

Nella Western Conference, al momento, Denver (49-32) è la quarta testa di serie, seguita da Clippers (49-32), Golden State (48-33) e Minnesota (48-33). Denver chiuderà la stagione in casa degli Houston Rockets, che probabilmente faranno riposare la maggior parte o tutti i loro giocatori chiave dopo essersi già assicurati la testa di serie numero due, mentre Minnesota ospiterà la peggior versione dei Utah Jazz. Il risultato dei Nuggets non influirà sulla classifica di Golden State. Dopo la vittoria di venerdì a Portland, i Warriors non possono scendere sotto il 7° posto e non salire sopra il 6°:

  • Se i Warriors dovessero perdere contro i Clippers, potrebbero ancora evitare il play-in, ma sarebbe necessario che Minnesota perdesse contro Utah.
  • Se Golden State e Minnesota vincessero e Denver perdesse, Warriors, Timberwolves, Nuggets e Clippers chiuderebbero tutte con un bilancio di 49 a 33. In questo caso, i Wolves passerebbero al quarto posto e spingerebbero Denver fino alla settima posizione secondo lo spareggio. Golden State, che ha scalato la classifica dopo l’acquisto di Jimmy Butler da Miami all’inizio di febbraio, sarebbe ancora la testa di serie numero 6
  • Se sia i Warriors che i Timberwolves dovessero perdere, Golden State avrebbe la meglio su Minnesota e rimarrebbe la testa di serie numero sei

Ottenere una vittoria contro i Clippers non sarà un compito facile. Kawhi Leonard ha giocato come un All-NBA nell’ultimo mese, segnando almeno 20 punti in ognuna delle sue ultime 14 partite. L’allenatore dei Warriors, Steve Kerr, ha anche sottolineato la presenza imponente del centro Ivica Zubac e l’abilità di James Harden nel fare sempre il passaggio giusto al tiratore giusto.

I Warriors, che da settimane tengono d’occhio la classifica, sanno esattamente cosa c’è in gioco contro una squadra come i Clippers che ha vinto sette gare di fila:

“Conosciamo la situazione da molto tempo, quindi non ci faremo coinvolgere dal dramma, anche se è un’ottima cosa per la Lega.”

– Stephen Curry