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Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


L’ex ala dei Minnesota Timberwolves, Sam Mitchell, si è detto in estasi del fatto che Chauncey Billups entrerà a far parte della Basketball Hall of Fame domenica. Mitchell ha rilasciato parole severe verso “Coloro che hanno quasi rovinato la carriera di quell’uomo”, prima di riuscire ad affermarsi come un All-Star e Campione NBA. “Quando si sbagliano nei tuoi confronti daranno comunque la colpa a te,” ha affermato Mitchell ad Andscape.


“Tutti i coach, fino a quando Chauncey è giunto in Minnesota, si sono sbagliati su di lui, almeno secondo me. Ed anziché affermare ‘Ci siamo sbagliati su di lui’, dicevano cose come ‘Non sa giocare’. Spiegatemi come sia possibile che una persona scelta alla terza pick del Draft non sapesse giocare, ma adesso invece sta per avere accesso alla Hall of Fame. Qualcuno dovrebbe spiegarmelo, ma io so quale sia la verità. Io c’ero. Io so cosa mi diceva Chauncey. Ed ho visto cos’è successo a Boston. Ciò che è successo ad Orlando.”

“Perciò, qualcuno mi spieghi come può un totale fallimento in quel ruolo riuscire a raggiungere la Hall of Fame? … Vorrei proprio sapere cos’hanno da dire, perché sono davvero stanco e stufo di tutti quelli che continuano a decantare tutti questi coach che hanno sbagliato tutto con i giocatori. Mentre nessuno dice nulla. Hanno quasi rovinato la sua carriera affermando certe cose.”

Sam Mitchell

E nonostante il trampolino di lancio sia rappresentato dai Minnesota Timberwolves, la bio da Hall of Fame di Billups è evidenziata soprattutto dal suo periodo ai Detroit Pistons. Il 5 volte All-Star è stato la point guard che ha spinto la franchigia a 5 apparizioni consecutive alle Conference Finals, a 2 NBA Finals ed 1 Titolo NBA, ottenuto con l’aiuto dell’altro Hall of Famer, Ben Wallace. L’MVP delle NBA Finals 2004 si è inoltre guadagnato il nickname di Mr. Big Shot a Detroit per aver messo a segno molti clutch-shot, diventando inoltre un difensore All-NBA. I Pistons hanno inoltre ritirato la sua jersey #1 nel 2016. Ma prima di giungere a Detroit, Billups è giunto in NBA essendo la scelta #3 al Draft 1997 ed in soli 3 anni era andato quasi in rovina. L’ex University of Colorado è stato subito e varie volte scambiato, finendo prima ai Boston Celtics, poi ai Toronto Raptors ed ai Denver Nuggets – nella sua natia Mile High City. Non è mai sceso in campo per gli Orlando Magic nonostante fosse finito in Florida durante la Stagione 1999/00, a causa di un season-ending-injury alla spalla. Billups ha messo a referto 11.3 punti, 3.8 assist e 2.3 rimbalzi nel corso delle sue prime 4 stagioni, senza alcuna apparizione ai Playoffs e lontano dalle aspettative nei suoi confronti nel momento del suo arrivo in NBA. “Si arriva come terza scelta, con certe aspettative,” ha affermato lo stesso Billups, attuale Head Coach dei Portland Trail Blazers

“Si pensa di poter giocare per poter essere un All-Star, di arrivare al livello successivo. E poi si cade giù, proprio come ho fatto io. Ho dovuto dimostrare di poter appartenere a questa lega…”

“Avevo bisogno di un’altra chance per dimostrare che appartenessi a questa lega. E poi, dopo esserci riuscito avrei potuto far ritorno al mio programma previsto. Lo avrei dimostrato a tutti. Perciò, dopo quel poco tempo ad Orlando sono stato free agent, ed alla fine ho firmato per Minnesota.”

Chauncey Billups

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Billups era un free agent poco sponsorizzato nel 2000, con i soli, afflitti Minnesota Timberwolves e pochi altri sulle sue tracce. I Timberwolves avevano bisogno di una guardia nel 2000, a causa della morte di Malik Sealy. Sealy aveva messo a referto 10.1 punti e 3.2 rimbalzi in NBA dal 1992 al 2000, comprese le sue ultime 2 stagioni in Minnesota. L’ex star di St. John’s University è deceduto tragicamente nelle prime ore del 20 maggio 2000, quando la sua automobile è stata travolta da un ubriaco alla guida di un pick-up contromano. I progetti di Mitchell per una sgambata a golf sono cambiati immediatamente quando coach Flip Saunders lo ha chiamato al telefono per comunicargli della morte di Sealy. “Finché vivrò non lo dimenticherò mai,” ha affermato Mitchell. 

“Non dimenticherò mai l’orario. Quando Flip mi ha chiamato, quella mattina, non dimenticherò mai ciò che avrei dovuto fare. Non potrò mai dimenticare il fatto di dover essere andato a casa Sealy per comunicare a sua moglie l’accaduto insieme alla polizia.”

Sam Mitchell

I Timberwolves hanno reso omaggio alla vita di Sealy durante la loro gara d’esordio in casa nella Stagione 2000/01, ritirando la sua jersey #2, ma la squadra aveva bisogno di una guardia. Saunders ed il Vice President of Basketball Operations, Kevin McHale, stavano fortemente considerando la candidatura di Chauncey Billups. Ma Mitchell ha rivelato che Saunders fosse preoccupato per i rumors che aveva sentito riguardo ad una mentalità iper-offensiva del free agent, non essendo abile a giocare da point guard per via della sua mancanza di etica del lavoro. 

Prima di mettere sotto contratto Billups, Saunders ha chiesto consiglio a giocatori dei Timberwolves come Mitchell, la point guard Terrell Brandon e l’All-Star Kevin Garnett. Mitchell, Brandon e Garnett concordavano sul fatto che il possibile neo-arrivo avrebbe fatto bene a Minneapolis, con Billups e Garnett legati dall’antica amicizia sin dai tempi di AAU. I Minnesota Timberwolves hanno offerto a Billups un contratto di 3 anni per la salary cap exception, pagando al giocatore $2.25 milioni durante il primo anno. “Flip era tipo ‘Dicono che sia egoista. Dicono sia così, dicono sia quest’altra cosa..’.” Ha ricordato ancora Mitchell. 

“Ed io gli dissi: ‘Flip, non lo conosco. Ma perché non gli dai una chance?’. Perciò, quando è arrivato, Chauncey mi ha detto che quando giocava a Boston, Toronto e Denver gli dicevano di scendere in campo e provare a segnare. Ed è ciò che lui ha fatto.”

“Quando è arrivato in Minnesota gli dissi: ‘Hey, ragazzo, se vuoi davvero imparare a giocare in quella posizione, se vuoi davvero far cambiare idea alla gente, vedi quel tipo laggiù, è Terrell Brandon. Osserva qualunque cosa faccia e parla sempre con lui: è una vera e propria point guard.’. Chauncey mi rispose: ‘Voglio giocare in quella posizione. Nessuno mi ha mai insegnato come giocare in quel ruolo.’.”

Sam Mitchell

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Andy Miller, agente di Chauncey Billups in quel periodo, ha affermato che i Timberwolves avevano presentato la miglior offerta al suo assistito. Miller ha rivelato che Billups, 24 anni all’epoca, era visto come un giocatore inconsistente e prono agli infortuni – Billups aveva giocato un totale di 58 partite nelle 2 stagioni precedenti. Miller ha inoltre aggiunto che McHale e Saunders erano interessati ad aggiungere Billups in roster per coprirsi in caso d’infortuni subìti da Brandon. “Chauncey veniva dietro nelle gerarchie, ovviamente.”. Ha affermato Miller

“Prima di allora aveva solo messo in mostra qualche sprazzo, ma non abbastanza. E non avendo rispetto dalla lega, pur essendo una persona di gran valore, si sarebbe potuto trovare a latitare, avendo dubbi su sé stesso. Aveva un certo livello di talento che non era stato ancora rivelato, e quando ciò è accaduto c’è stata una buona ondata di rispetto per lui dopo averlo fatto in Minnesota. Una conversazione al riguardo è accaduta davvero tra me, Kevin McHale e Flip quando stavano cercando una combo-guard..”

“Lo videro come una valvola che li manteneva giovani mentre stava ancora apprendendo come interpretare il ruolo. Ma non era proprio così, per via dell’amicizia che lo legava con Kevin Garnett. Non penso ci siano mai stati problemi di egoismo o simili. Penso che il problema fosse più il suo stile ‘errante’ di giocare.”

Andy Miller

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Insieme alla pressione dovuta al fatto di esser giunto in una nuova squadra, Billups ha avuto quella di dover rimpiazzare Sealy. In queste difficili circostanze, i Timberwolves non solo avevano bisogno di Chauncey come giocatore, ma anche come fonte di positività. “Ho sempre adorato lo stile di gioco di Malik, soprattutto perché era un giocatore che tutti rispettavano.”. Ha rivelato Chauncey Billups. “Sapevo che sarebbe stata dura dover colmare la sua mancanza, sia dentro che fuori dal campo. Perciò la cosa migliore che abbia potuto fare è stata non provare a farlo.”. Ancora Sam Mitchell: “Stavamo affrontando un brutto periodo, amico. E quando Chauncey si è unito a noi dopo ciò che era accaduto a Malik, per noi è stata una benedizione. Malik era davvero un bravo ragazzo ed un buon compagno di squadra. Poi è arrivato Chauncey, che si è praticamente inserito in quel ruolo, essendo anche lui un così bravo ragazzo, molto divertente. E sia KG, che tutti noi altri in squadra avevamo bisogno di una persona del genere. Sembrerebbe che Dio ci abbia inviato Chauncey.”. Billups ha disputato un’incredibile Stagione 2000/01 con i Timberwolves, dando molto credito all’aiuto ricevuto da Brandon e Mitchell. Ha continuato a migliorare durante la Stagione 2001/02, mettendo a referto 12.5 punti e 5.5 assist in 54 partite, mentre stava ancora imparando il mestiere del cestista NBA, dentro e fuori dal parquet. “Quei due ragazzi mi hanno cambiato la vita!”. Ha rivelato Billups, parlando di Mitchell e Brandon.

“Parlando in parole povere, Terrell mi ha insegnato come essere una point guard e tutto ciò che esso concerne. Come studiare i miei avversari, come comprendere i miei compagni, cosa fare per me stesso, quando tirare o quanto facilitare il tutto. E Sam mi ha insegnato come essere un professionista.”

Chauncey Billups

Miller ha affermato che ciò che ha spinto in alto Billups da successivo free agent siano state le sue performance durante i Playoffs con i Timberwolves durante la Stagione 2001/02. Con Brandon fuori dai giochi, Billups ha messo a referto 22 punti, 5.7 assist, 5 rimbalzi ed 1 palla rubata in 3 sfide contro i Dallas Mavericks. I Mavs hanno spazzato via i T-Wolves al meglio delle 7 gare, ma Billups ha dimostrato di esser pronto per poter far parte di un quintetto NBA. 

“A quel punto era pronto ad iniziare a giocare come point guard in quintetto, con un impatto serio sulla lega. E non potevamo fare un passo indietro in attesa che Terrell tornasse integro, per non rischiare di invecchiare o venir scambiato.”

Andy Miller

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Wallace e l’ex coach dei Pistons, Larry Brown, entrambi Hall of Famer, presenteranno Chauncey Billups sullo stage domenica sera per il suo discorso introduttivo. Considerando il successo di Billups a Detroit, ci si aspettano parecchie domande sui Pistons. Ma bisogna attendersi anche dell’amore manifesto nei confronti dei Timberwolves, per aver creato le fondamenta del suo percorso verso la Hall of Fame. “Minnesota lo ha messo sulla giusta corsia,” ha affermato Sam Mitchell. 

“Non penso che la tappa in Minnesota lo abbia reso un Hall of Famer. Gli anni a Detroit lo hanno reso un Hall of Famer. Il periodo a Minneapolis è stato più di sviluppo ed apprendimento su come condurre una squadra e tutto il resto.”

Sam Mitchell

“Non so chi riuscirà a prendere una fetta della torta,” ha affermato Andy Miller, “ma direi che Minnesota sia stata un’enorme parte di ciò che ha reso Chauncey un Hall of Famer, perché fino a quel punto non c’era alcun livello di stabilità.”