Il CBA (Collective Bargaining Agreement) firmato dalla Lega e dall’associazione dei giocatori nell’aprile 2023 ha profondamente cambiato le dinamiche e gli equilibri all’interno della NBA, forse irreversibilmente.

Con le maggiori sanzioni per le franchigie che oltrepassano i limiti del salary cap, che arrivano a perdere scelte al Draft e diversi importanti diritti durante il mercato delle trade e dei free agent, il “nuovo” CBA ha sostanzialmente messo fine all’epoca delle dinastie. Molti dei movimenti visti negli ultimi mesi ne sono una conseguenza: per una squadra forte, mantenere tutti i giocatori forti diventa sempre più complicato.

A questo proposito, Adam Silver ha spiegato le logiche dietro alla nascita delle attuali regole:


In questa lega, le superstar continueranno comunque a vincere uno sproporzionato numero di titoli, e le franchigie gestite nel modo corretto continueranno a vincere i titoli.

Ciò che ho pensato non fosse giusto per il gioco e per la lega era la evidente correlazione tra la spesa e la qualità della squadra.

Capisco che i tifosi siano attratti dalle dinastie, ma sento anche molti tifosi che vogliono che le squadre siano create nel modo giusto. Per intenderci: le persone non vogliono vedere franchigie che comprano un titolo NBA.