È cominciata la regular season NBA, e con essa potrebbe essere iniziate anche le vostre fantastagioni. In caso contrario, è ora di mettersi in pari e creare una lega con i vostri amici su STAZ. Un fanta-allenatore deve adattarsi ai doppi ruoli, pensare a riempire i minuti giusti posizione per posizione, senza eccedere o arrivare corto, e soprattutto avere una vasta conoscenza della Lega per completare il Draft perfetto. E a proposito di Draft, non è facile restare al passo con tutti i rookie che arrivano ogni anno in NBA (a meno che non si chiamino Cooper Flagg o Victor Wembanyama), soprattutto in classi anonime come quella del 2024. I benefici di avere un rookie in un fantaNBA come STAZ però sono molteplici: possono arrivare più in basso nel Draft della tua Lega, essendo meno conosciuti, perciò puoi lasciarteli come alternativa per allungare le rotazioni in un determinato ruolo, investendo su altro; anche quelli più utilizzati, difficilmente eccedono determinate soglie, perciò possono rappresentare un buon filler su cui scommettere a fine Draft e da piazzare per sicurezza in fondo alla lineup, senza il rimorso di lasciare sul piatto decine e decine di minuti. L’unica controindicazione consiste nell’inefficienza propria dei rookie, che hanno bisogno di tempo per adattarsi al livello superiore: per questo motivo, di questa lista faranno parte perlopiù lunghi, che tendono ad accumulare rimbalzi e a prendersi conclusioni in aree più vicine al canestro (dunque, a più alte percentuali). Ecco quindi una top-5 dei rookie da scegliere assolutamente su STAZ:

  • Zach Edey (Memphis Grizzlies)

Calma calma, non è stato l’esordio dei sogni, ok? Solo 0.39 STAZ PTS/MIN in 14 minuti e un’espulsione per falli, regalando pure ai tifosi Jazz del pollo gratis, non sono un bel biglietto da visita. Però avrà tanti minuti nell’arco della stagione, beneficerà del ritorno di un rim protector come Jaren Jackson Jr., fuori per infortunio, avendo un ruolo circoscritto anche difensivamente, e si farà valere sotto i tabelloni, tirando ad alta efficienza. Roma non è stata costruita in un solo giorno, serve pazienza e Edey la ripagherà.

  • Donovan Clingan (Portland Trail Blazers)

Altro lungo, altro esordio non stellare. Solo 12 minuti nonostante l’assenza di Robert Williams III, solo 0.29 STAZ PTS/MIN, ma anche qui l’idea è che si possa migliorare, e molto. A Portland non ci sono ambizioni, si lavorerà molto sul suo sviluppo, magari in alcuni quintetti anche di fianco a Ayton o Time Lord, e avrà spazio perché i due appena menzionati tendono a saltare molte partite. Merita fiducia, soprattutto vista quella taglia e l’istinto per la stoppata – spoiler: ne farà parecchie in stagione.

  • Yves Missi (New Orleans Pelicans)

Cercando un nome a fine Draft per il terzo e ultimo spot fra i lunghi, non si può che pensare a Yves Missi. I Pelicans hanno un reparto lunghi da far venire i brividi, con il solo Daniel Theis e il rookie ad avere minuti di rilievo. Nell’esordio contro i Bulls, il veterano tedesco è partito titolare ma nei minuti è stato soppiantato proprio da Missi, che ha chiuso una partita solidissima: 5/8 al tiro con 7 rimbalzi, di cui 3 offensivi, 1 assist, 1 rubata e 3 stoppate. Parliamo di 0.89 STAZ PTS/MIN, cifre da borderline top, e non c’è ragione per cui questo non possa diventare un trend.

  • Ron Holland (Detroit Pistons)

I Detroit Pistons sono una squadra ben diversa da quella che ricordate, più profonda e più organizzata. In questo contesto, calza a pennello Ron Holland, che nel power ranking abbiamo definito “uno degli atleti migliori della classe, che ha fatto intravedere immensi margini di miglioramento anche offensivi, dal punto di vista perimetrale, a Ignite, ma che si distingue soprattutto per versatilità difensiva”. Non ha mani da pianista, ma non forza il tiro, ruba molti palloni, difende con la bava alla bocca e va a rimbalzo come un ossesso, tutte doti che gli garantiranno molti minuti e bonus su STAZ. La prima è stata mediocre overall, nella media per un rookie, con 0.47 STAZ PTS/MIN.

  • Jamal Shead (Toronto Raptors)

Unico piccolo, ma piccolo vero. A proposito di ossessi, anche di lui si è parlato nel power ranking come “vero e proprio demone nella metà campo difensiva nonostante i soli 183 centimetri”. Si è fatto riconoscere fin da subito, con 1 rubata e 1 stoppata, e mettendo a referto anche 10 punti: dati validi per 0.66 STAZ PTS/Min, 12.5 STAZ PTS totali, molto bene per un rookie – soprattutto guardia. Difendendo con questa intensità, ai Raptors troverà sempre più spazio, impiegare per lui un ultimo slot fra le guardie potrebbe essere una buona idea.

BONUS

  • Kel’el Ware (Miami Heat): non molti minuti per lui all’esordio, ma gli Heat potrebbero aver presto bisogno di aria fresca e il rookie è pronto.
  • Dalton Knecht (Los Angeles Lakers): non molto fantasy friendly, ma anche lui avrà molti minuti in questi Lakers. Basta la mano calda in una partita…