Quella partita contro i Knicks che Isiah Thomas mandò all’overtime. Prima di crollare contro un infermabile Bernard King.

FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Rhiannon Walker per The Undefeated, tradotto in italiano da Emilio Trombini per Around the Game.


Con 1 minuto e 56 secondi rimasti sul cronometro, 8 punti di margine e il peso sulle proprie spalle di vincere una serie Playoffs per la prima volta in 8 anni, la guardia dei Detroit Pistons, Isiah Thomas, metteva in scena una sequenza offensiva sbalorditiva contro i New York Knicks.

La folla da record di 21.208 persone alla Joe Louis Arena poté osservare la guardia di 185 cm salire in cattedra e sfoderare una serie di possessi offensivi da manuale, segnando 16 dei suoi 35 punti nell’ultimo minuto e 34 secondi di partita, per raggiungere la parità a 114 punti.

Il suo tiro da tre con 23 secondi rimasti sul cronometro mandò in estasi i giocatori di Detroit. Thomas avrebbe potuto condurre i Pistons ad una vittoria ai supplementari, ma i suoi sforzi furono vanificati da Bernard King, che segnò 44 punti (nonostante l’influenza) e regalò a New York la vittoria all’overtime per 127 a 123, che decise in favore dei Knicks la serie Playoffs al meglio delle cinque partite, quella sera del 27 aprile 1984.

Dal mio punto di vista, era un peccato che qualcuno dovesse perdere”, disse l’allenatore dei Knicks, Hubie Brown, al Philadelphia Daily News. “Ce l’hanno messa tutta, e la prestazione di Thomas dell’ultimo quarto ha rischiato di farci crollare. Soprattutto quando ha iniziato a non sbagliare più niente da fuori…”

I tifosi Pistons hanno fatto un grande applauso alla squadra, nonostante alle semifinali della Eastern Conference contro i Boston Celtics ci siano andati i Knicks. “Beh, io non sono soddisfatto,” disse Thomas al Philadelphia Daily News. “Certo, abbiamo il rispetto di molta gente nella Lega. Ma non si può mai essere soddisfatti quando si perde.”.

In quel finale di partita tutti i giocatori dei Knicks sapevano esattamente a chi sarebbe andata la palla, considerato che tutti i 16 punti finali dei Pistons li fece Isiah. Ma non importava. Thomas era un uomo in missione pronto a segnare in faccia a qualsiasi difensore che lo marcasse, e sembrava perfino che la guardia di Detroit potesse vincere da solo la partita dopo che New York perse una palla sanguinosa alla fine del tempo regolamentare.

Dopo un timeout, Darrell Walker fece violazione dei 5 secondi per rimettere la palla in gioco, regalandola ai Pistons. Detroit chiamò timeout e fece la rimessa su Earl Cureton, che consegnò la palla a Thomas. I secondi passavano mentre Thomas osservava l’orologio. Walker gli era addosso.

Quando mancavano 9 secondi, la guardia dei Pistons cominciò ad attaccare.

Isiah stava penetrando”, raccontava Walker dopo la partita al New York Times. “Io sono indietreggiato e lui continuava a venire contro di me. Così, quando poi ha tentato il tiro, io mi sono arrestato e ho dato uno schiaffo alla palla per portargliela via.”

Nell’overtime, i Knicks giocarono bene senza il loro quintetto base, con Rory Sparrow (4 punti e 10 assist) e Ray Williams (17 punti e 12 assist) fuori per cinque falli, e Walker e Trent Tucker in campo a dirigere la squadra.

Quella sera Bernard King dovette saltare 8 minuti del terzo quarto per problemi di falli, ma fu comunque in grado di mettere a referto la sua quarta partita Playoffs di fila con più di 40 punti. Fanno in tutto 213 punti nella serie, che era allora un record NBA per le serie da cinque partite (apparteneva prima a Elgin Baylor, che nel 1961 ne fece registrare 197 contro i Pistons).

Bill Cartwright segnò 23 dei suoi 29 punti nel secondo tempo, mentre Marvin Webster contribuì con 10 punti e 3 stoppate. Il centro dei Pistons Bill Laimbeer contribuì solo con un canestro nei supplementari, quando raccolse un tiro sbagliato da Thomas e segnò un jumper.

Detroit si trovò avanti 116 a 114, prima che Tucker pareggiasse con un tiro dalla media dopo una palla rubata. Detroit quindi mancò i suoi 11 tiri successivi, mentre i Knicks macinavano 7 punti per il vantaggio di 123 – 116 a 1:29 dalla fine.

Thomas rispose segnando una tripla da quasi 8 metri con 1:19 ancora da giocare. Dopo fu il turno di King, che con un tiro dalla media in fadeaway concesse il +6 a New York. Di risposta Thomas attaccò la difesa dei Knicks per segnare un layup.

Un canestro di Cureton ridusse poi il vantaggio dei Knicks a soli 2 punti, ma Detroit non si avvicinò più di così, con Cartwright che segnava due liberi per chiudere definitivamente la partita. Solo quando Thomas commise il suo sesto fallo, però, i Knicks poterono tirare un sospiro di sollievo.

Non ricordo niente di quel che successe,” disse Bernard King al Times. “È stato tutto così intenso. Tutto quel che so è che abbiamo avuto in pugno la partita più volte, ma loro continuavano a farsi sotto. Non smisero veramente mai di provarci.