Era solo questione di tempo, francamente era impensabile che i Detroit Pistons non offrissero la rookie extension al massimo salariale a Cade Cunningham e non lo ponessero ancora di più al centro del loro futuro. Sono state stagioni complicate sia per la franchigia del Michigan che per il prodotto di Oklahoma State, che ancora non ci ha fatto vedere tutto il suo potenziale. Nella sua stagione da rookie ha messo in mostra sprazzi di grande pallacanestro nonostante abbia litigato un po’ con il tiro da tre punti mentre l’annata da sophomore è stata frenata dopo sole 12 partite da una frattura da stress alla tibia. Alla vigilia della stagione appena conclusa, invece, i Pistons partivano con buone aspettative, forti anche della firma lunga e onerosa di Monty Williams, ma le cose non sono andate come previsto, per usare un eufemismo. Detroit ha avuto il peggior record della lega, l’ex coach dei Suns è stato esonerato e ora dovranno di nuovo ripartire da capo con Bickerstaff. Ecco perché ai Pistons servivano delle certezze e le hanno trovate in questo quinquennale da 226 milioni di dollari complessivi, ufficialmente il loro presente e il loro futuro.