
Mancano pochi giorni alla trade deadline del 6 febbraio, il mercato si sta intensificando e Jimmy Butler ne è sempre più il protagonista. Sebbene il giocatore abbia espresso il suo amore solo per i Phoenix Suns, sono svariate le squadre in trattativa con i Miami Heat, fra le quali spuntano i New Orleans Pelicans, che stanno provando a vendere Brandon Ingram. Le ultime in arrivo da Marc Stein, una delle fonti più autorevoli di mercato NBA, parlano di trattative fra le due squadre:
Una nuova squadra è emersa come potenziale pretendente per Jimmy Butler. I New Orleans Pelicans hanno manifestato questa settimana il loro interesse per il giocatore, secondo quanto riferito da fonti della lega a The Stein Line. L’entità dell’interesse di New Orleans non è stata immediatamente chiarita, ma le fonti dicono che un’offerta decisa da parte dei Pelicans sarebbe costruita intorno al contratto in scadenza da 36 milioni di dollari di Brandon Ingram.
New Orleans sta valutando le opzioni di scambio per Ingram dopo che i Pelicans – come Miami con Butler – non sono riusciti a raggiungere un accordo di estensione con l’ex All-Star nella scorsa offseason. Alcune fonti hanno riferito a The Stein Line che i Pelicans, dopo che il contratto in scadenza da 36 milioni di dollari di Ingram era stato discusso da squadre rivali in varie proposte di scambio volte a facilitare l’uscita di Butler da Miami, hanno deciso di rivolgersi direttamente agli Heat per scambiare Ingram con Butler.
– FONTE: Marc Stein
Uno scambio secco non è possibile, servirebbe qualche aggiunta salariale (per oltre $8 milioni in stipendi) da parte di New Orleans, al momento sotto il primo apron ma hard capped. Dato che difficilmente si libereranno di Herb Jones o Trey Murphy III, l’inclusione di una terza o quarta squadra è plausibile, soprattutto considerando la grande attività sul mercato dei Pelicans in questi giorni.
Il cambio di agente avvenuto di recente, passando all’arcinoto Klutch Sports Group, fa pensare a un grosso cambiamento imminente per Brandon Ingram. Considerando il brutto infortunio che potrebbe tenerlo fermo a lungo e le prestazioni di squadra, non sembra esserci margine per un rinnovo a cifre spropositate, evidenziando il fatto che lo stipendio da $36 milioni del giocatore è in scadenza. Di conseguenza, la via della trade parrebbe la più plausibile e, secondo quanto riportato da Shams Charania su ESPN, i Pelicans ci avrebbero provato già alla fine della passata stagione, cercando di spedire Ingram a Minneapolis per acquisire Karl-Antony Towns – una mossa lampo, tentata prima che scattasse il primo anno del nuovo contratto di KAT. Marc Stein, prima di parlare di Miami, aveva anche riportato dell’interesse per il giocatore da parte dei Toronto Raptors, desiderosi di migliorare il roster attorno a Scottie Barnes, e anche degli Atlanta Hawks, con trattative preliminari in corso.
Quanto a Jimmy Butler, con i Miami Heat è ufficialmente finita. Il giocatore ha commesso il terzo strike, dopo essersene andato da un recente allenamento una volta saputo che Haywood Highsmith sarebbe stato titolare al posto suo, facendo scattare la sospensione a tempo indeterminato – non meno di cinque partite – da parte di Miami. Si tratta della terza nel giro di poche settimane: la prima, risalente al 4 gennaio, era dovuta ai commenti in conferenza stampa sul desiderio di essere scambiato (“Volete sapere cosa vorrei che succedesse? Voglio che mi torni la gioia di giocare a pallacanestro. Qui sono felice fuori dal campo, ma voglio tornare ad essere dominante, voglio aiutare la mia squadra a vincere, e adesso non lo sto facendo”. Quando gli è stato chiesto se sia possibile o meno che questo accada a Miami, ha risposto con un secco “no”.); la seconda, della durata di 2 gare, è stata provocata dal fatto che Butler abbia perso il volo verso un road trip, prima a Milwaukee e poi a Brooklyn. Prima della terza, dunque, 9 le gare totali di sospensione, per un ammontare in detrazioni di oltre 3 milioni di dollari, in aumento – quasi $350mila dollari a gara, 1/145 del suo stipendio. La destinazione di favore del giocatore, dopo aver fatto sapere apertamente ai Memphis Grizzlies di non provarci nemmeno, perché se ne andrebbe il prima possibile (player option a fine stagione), è rappresentata dai Phoenix Suns, ma anche queste ultime voci confermano che i Miami Heat siano coinvolti su numerosi fronti, con più squadre allo stesso tempo, e che abbiano abbassato anche il prezzo del giocatore per cederlo prima della trade deadline. Fra le altre menzioni onorevoli ci sono:
- i Golden State Warriors, voce diffusa da Kevin O’Connor, ora che il prezzo si è abbassato
- i Philadelphia 76ers, che secondo Vince Goodwill potrebbero cedere Paul George – e comunque squadra da tempo menzionata per una potenziale réunion, visto il buon rapporto con Embiid
- i Minnesota Timberwolves, che potrebbero scambiare Julius Randle dopo il calo di rendimento della squadra