Foto: NBC Sports

Questo contenuto è tratto da un articolo di Ishaan Bhattacharya per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I Detroit Pistons del 2004 sono una delle squadre campioni più uniche nella storia NBA, essendo che non erano guidate da alcuna superstar ma da una difesa soffocante e aggressiva. Uno dei giocatori moderni che ha cercato di replicarne lo stile è Draymond Green, che Rasheed Wallace pensa sia stato influenzato quando frequentava lo spogliatoio durante la stagione del titolo.


É colpa nostra…Di tutti nello spogliatoio, perché è cresciuto lì. Uno dei suoi migliori amici era figlio del GM, quindi era sempre con noi. Durante l’allenamento, prima delle partite, dopo le partite. Quindi ha sentito il linguaggio che utilizzavamo quando le telecamere erano spente. Ecco perché si comporta da bulletto ora…ha visto lo spogliatoio 2004.

Wallace e Green hanno un ottimo rapporto, avendo avuto difficoltà simili durante la loro carriera NBA, specialmente per quanto riguarda il rapporto con gli arbitri. Wallace ha inoltre più volte ammesso la sua stima per Green come giocatore.

Lo amo, è il mio fratellino, gli voglio bene da morire. Ho il privilegio di potergli dire se ha ragione o torto in certe situazioni. É il mio ragazzo.

Green è cresciuto a Saginaw, Michigan, la stessa cittadina dell’allenatore dei Lakers Darvin Ham. É un posto difficile, quindi Green ha sempre dovuto essere particolarmente attento sin da quando era bambino. Prima, per sopravvivere giorno dopo giorno a Saginaw, e adesso per far sì che i suoi compagni siano sempre carichi e concentrati, anche se la cosa sta iniziando ad avere l’effetto opposto a Golden State.

L’ex-Pistons difende le azioni di Green sul campo

Dopo aver strangolato Rudy Gobert a novembre, e aver scontato una sospensione di cinque partite, il mondo si è diviso dibattendo sull’atteggiamento di Green e su quanto questo stesse danneggiando la sua stessa squadra.

L’ex-star dei Pistons John Salley crede che ogni cosa fatta da Green sia positiva per GS, in quanto lui rappresenta il centro energetico della squadra e anche il leader emotivo.

Lo vorrei avere tutti i giorni e due volte la domenica. Lasciami dire, quando hai Draymond, hai energia. Adesso, alcune persone potrebbero dire che ha causato dei problemi. Beh, non l’ha fatto. Lui è energia. E quando hai questo tipo di giocatore vinci praticamente sempre. Ho giocato con Bill Laimbeer e lui urlava agli arbitri ed era sempre in disaccordo, e tutti lo chiamavano “piagnucolone”. Ma Bill ti direbbe: “sai cosa? Mi prendo io tutti i proiettili. Mi prendo io tutta la pressione. E gli arbitri così faranno sempre più attenzione a me e alla mia energia”.

Green non è spaventato dall’essere espulso o dal prendere un tecnico, quindi sarà sempre la prima persona a mettersi in mezzo ad un tafferuglio o ad urlare contro gli arbitri, se uno dei suoi compagni diventasse nervoso. Ma questo stile ha i suoi contro, specialmente quando sei più concentrato sul subire i fischi o litigare con altri giocatori.