Limiti e possibili obiettivi dei Knicks per migliorare il roster in vista dei Playoff

Questo contenuto è tratto da un articolo di Reyaz Ally per The Lead, tradotto in italiano da Emil Cambiganu per Around the Game.


I New York Knicks occupano comodamente il terzo posto nella Eastern Conference con un record di 25 vittorie e 13 sconfitte. La squadra ha vinto 10 delle ultime 13 partite, ma con l’imminente chiusura del mercato e i campioni in carica nella stessa Conference, migliorare il roster rimane una priorità per New York. Le restrizioni legate al “primo apron” e le difficoltà nella gestione del roster influenzeranno le strategie dei Knicks alla trade deadline.

Leon Rose e il mercato delle trade

Il President of Basketball Operations dei Knicks, Leon Rose, ha sempre adottato un approccio aggressivo allo scadere del mercato. Lo scorso gennaio, Rose ha acquisito OG Anunoby, sacrificando i beniamini del pubblico Immanuel Quickley e RJ Barrett. Inoltre, il giorno prima della deadline del 2023, ha portato in squadra Josh Hart, compagno di università di Jalen Brunson a Villanova. Tuttavia, con l’introduzione dei nuovi limiti salariali della NBA, noti come primo e secondo apron, le squadre devono rinunciare alle operazioni più audaci.


Navigare nel Primo Apron

Quest’anno i Knicks sono entrati nel primo apron, che impone diverse regole per le transazioni. Ecco le principali sfide finanziarie secondo i dati di Spotrac:

  1. Limiti sugli scambi salariali
    I Knicks non possono acquisire giocatori con uno stipendio più alto rispetto a quello che cedono. Ad esempio, non possono prendere Jakob Poeltl, che guadagna oltre 19 milioni di dollari, in cambio di Mitchell Robinson, il cui stipendio è di 14,3 milioni di dollari. Fortunatamente, non essendo nel secondo apron, possono aggregare più giocatori in uno scambio per raggiungere il valore salariale desiderato.
  2. Restrizioni sugli acquisti di giocatori svincolati
    I Knicks non possono firmare giocatori con contratti superiori all’attuale NTMLE (Non-Tax Mid-Level Exception), fissata a 12,8 milioni di dollari. Se un giocatore con un contratto maggiore venisse svincolato, non potrebbe firmare con i Knicks o con nessun’altra squadra soggetta al primo apron.
  3. Hard cap e limiti di spesa
    I Knicks sono soggetti al secondo apron, che è stato attivato quest’estate durante le operazioni di sign-and-trade per acquisire Mikal Bridges e Karl-Anthony Towns. Questo limite massimo impedisce di superare il tetto salariale di un solo dollaro. Attualmente i Knicks si trovano vicini al secondo apron, con un tetto di 187,7 milioni di dollari, e hanno solo circa 500 mila dollari di margine per eventuali operazioni future.

Gestione degli stipendi e del roster

I Knicks hanno diverse opzioni per pareggiare gli stipendi in eventuali trade. Alcuni giocatori chiave da monitorare sono:

  • Precious Achiuwa, contratto di 6 milioni di dollari;
  • Miles McBride, 4,7 milioni di dollari;
  • Mitchell Robinson, 14,3 milioni di dollari;
  • Jericho Sims, 2,1 milioni di dollari.

Combinando questi stipendi, i Knicks potrebbero acquisire un giocatore con un contratto di almeno 20 milioni di dollari. Tuttavia, il problema principale rimane l’hard cap. New York dovrebbe evitare trade che coinvolgano scambi tre-per-uno, perché ciò li porterebbe a 12 giocatori, sotto il limite minimo di 14 richiesto dalla NBA. Secondo Bobby Marks di ESPN, un roster può essere inferiore a 14 giocatori solo per un massimo di 28 giorni totali in stagione regolare e 14 giorni consecutivi.

Esigenze della squadra e potenziali obiettivi

Quali sono le necessità più urgenti per i Knicks prima della deadline?

  1. Panchina poco produttiva
    La squadra è ultima in NBA per punti segnati dalla panchina, con una media di soli 19,9 PPG. Inoltre, i giocatori della panchina hanno il minutaggio più basso della lega, con 11,9 MPG. I Knicks potrebbero puntare su giocatori come Collin Sexton (Utah), Simone Fontecchio (Detroit) e Malik Beasley, noti per la loro capacità di segnare e per l’ottima percentuale da tre punti.
  2. Protezione del canestro
    La squadra sente la mancanza di Mitchell Robinson come difensore del ferro. Attualmente, i Knicks registrano solo 4,1 BPG (stoppate a partita), una delle peggiori statistiche della lega. Anche se Robinson potrebbe tornare dopo la fisioterapia, la sua affidabilità è spesso messa in discussione a causa dei frequenti infortuni. Tra i nomi sul mercato troviamo:
    • Jonas ValančiūnasRobert Williams IIINick Richards
    Richards potrebbe essere il più facile da ottenere grazie al suo contratto di soli 5 milioni di dollari. Tuttavia, resta da capire quanto Charlotte Hornets lo valuti. Se il prezzo fosse una scelta al primo turno, è improbabile che New York sia disposta a pagarlo; più probabile l’utilizzo di seconde scelte.

I Knicks si trovano quindi a un bivio strategico: mantenere la continuità del roster o apportare miglioramenti mirati per consolidare il terzo posto nella Eastern Conference e puntare a una lunga corsa nei Playoff.