“Una decisione per il futuro”, così è stata definita la trade di Luka Doncic da parte di Patrick Dumont, governor dei Dallas Mavericks che nel 2023 ha rilevato le quote di maggioranza dei Dallas Mavericks da Mark Cuban. Uno statement coraggioso, considerando che in cambio è arrivato Anthony Davis, 32enne, per fare squadra con Kyrie Irving, quasi 33enne, e – fra gli altri – Klay Thompson, novello 35enne. Ancora più coraggioso, se si considera l’infortunio che ha messo fine alla stagione di KI e che potrebbe portare a una reazione a catena per lasciare ai box anche AD, comunque rotto proprio al debutto. “Se riusciamo a farlo ingranare, questo roster metterà paura a molte squadre”, ha aggiunto Dumont: un “se” davvero pesante, considerata l’età e lo storico degli infortuni delle stelle a roster. Nel frattempo, la stagione corrente è per certo da buttare, nonostante la possibilità di fare il Play-In come 10°, e ultima – qualificata – tutt’altro che remota viste le enormi difficoltà dei Phoenix Suns, distanti 2 vittorie e mezzo e con il calendario più difficile della Lega. Da lì, in ogni caso, la strada prima di una inevitabile uscita ai Playoffs sarebbe molto breve, spostando qualunque piano competitivo al prossimo anno, quando Davis, Irving e Thompson avranno tutti un anno in più. Di seguito, l’intervento completo di Dumont sulle motivazioni dello scambio che ha portato Luka Doncic ai Lakers:

Le decisioni così non sono mai facili. E una parte della leadership consiste nel considerare i rischi e tutti i fattori di una decisione, nell’essere disposti ad agire in quel momento e a guardare al lungo termine, senza pensare solo al breve termine o a come potrebbe essere accolta nell’immediato. Alla trade deadline dell’anno scorso non eravamo competitivi. Se ricordate, non eravamo una squadra da Playoffs, e siamo riusciti a fare alcune cose per ricostruire il roster e permettere alla squadra di diventare molto competitiva. E dopo la trade deadline dell’anno scorso, abbiamo ottenuto il miglior record nella Lega, il che è stato un grande risultato.

Siamo arrivati alle partite da titolo e non abbiamo vinto. Così abbiamo dovuto decidere: come migliorare? Cosa possiamo fare per migliorare la nostra squadra? Abbiamo analizzato la nostra traiettoria durante la stagione e ci siamo resi conto che non siamo migliorati, ma le squadre contro cui abbiamo gareggiato, alcune di quelle che avevamo battuto poco prima, sono migliorate. In definitiva, si devono battere alcune squadre molto temibili, tra cui una con cui abbiamo già perso, che in realtà sono migliorate.

Quindi è stata una decisione riguardante il futuro. Se si guarda al nostro roster di oggi e a chi abbiamo, ci sentiamo in grado di essere incredibilmente competitivi contro le migliori squadre dell’NBA. Se siete appassionati di basket, vi dico solo che avete Kyrie Irving, Klay Thompson, PJ Washington, Anthony Davis e Daniel Gafford o Derek Lively come quintetto iniziale. Se riusciamo a farlo ingranare, questo roster metterà paura a molte squadre.

Quindi l’obiettivo era: come creare un roster per il futuro che ci permetta di essere la squadra più competitiva? Non so se avete sentito quello che ho detto quando abbiamo comprato la squadra da Mark Cuban, ma noi vogliamo vincere titoli. Vogliamo essere una franchigia vincente per la città di Dallas e vogliamo essere una franchigia di carattere, coinvolta nella community e che porti avanti l’eredità dei Dallas Mavericks nel modo giusto. Capite? Se si guarda a ciò che ha fatto Mark, a ciò che ha fatto Ross… insomma, tutti coloro che sono stati coinvolti nella squadra hanno fatto grandi cose per la città di Dallas, e noi sentiamo l’obbligo di continuare questa gestione. Quindi abbiamo guardato davvero al futuro.