FOTO: The Boston Globe

Draymond Green non riesce a stare per più di qualche giorno senza attirare l’attenzione collettiva su di sé. Se non è in campo, allora è fuori, dove il suo podcast garantisce una piattaforma abbastanza grande da avere una certa risonanza. Questo è il caso di alcuni suoi commenti su Victor Wembanyama – e in maniera collaterale su Jayson Tatum – durante l’ultimo episodio di ‘The Draymond Green Show’, parlando di Defensive Player of the Year. Secondo il giocatore dei Golden State Warriors, l’enfant prodige francese merita il Rookie of the Year, ma non il premio di difensore dell’anno, per il quale il rendimento di squadra gioca un ruolo fondamentale: i San Antonio Spurs sono la 24esima difesa NBA, nonostante le innegabili ottime prestazioni della prima scelta assoluta al Draft 2023. In tutto questo, però, che c’entra Jayson Tatum? In qualche episodio precedente, Green si era lamentato per il trattamento riservato alla superstar dei Boston Celtics, tenuto poco in considerazione dai media per il premio di MVP; per l’Orso Ballerino, il solo modo in cui JT si sarebbe potuto far notare era rappresentato dal titolo, un trattamento a suo modo di vedere ingiusto, perché non mantenuto né per Nikola Jokic, né per Joel Embiid, né per Giannis Antetokounmpo e via dicendo. La scelta di parole all’interno del discorso (“moving the needle back”, un “muovere l’ago della bilancia”, pertanto rivedere le priorità alla base del premio di MVP- a cui aggiungere il discorso sul titolo) sembrerebbe presupporre questa trattazione dell’argomento. In poche parole, la sequenza logica è: “Se Victor Wembanyama merita il DPOY, nonostante la 24esima difesa, allora Jayson Tatum merita l’MVP, nonostante non abbia vinto il titolo”. Questa figura più come una critica al sistema delle votazioni, che non una frecciatina gratuita alla stella dei Celtics, nonostante l’ambiguità delle parole di Green (e un sillogismo zoppicante, per usare un eufemismo):

“Wemby è 12esimo in NBA per palle rubate e primo per stoppate, sono grandi numeri e, se continuerà così in carriera e la squadra migliorerà, non credo che spariranno. Non penso che farà meno stoppate o ruberà meno palloni con quella taglia, così avrà questi numeri e l’opportunità di vincere il premio di Defensive Player of the Year. Personalmente, però, non credo sia questo l’anno. Anche se Rudy Gobert non stesse facendo questa stagione, anche se i Timberwolves non stessero facendo questa stagione, non credo che il premio dovrebbe andare a qualcuno nella 24esima difesa NBA. Se si decide di fare questo, allora bisogna spostare l’ago della bilancia per Jayson Tatum. Non si può dire: ‘Devono vincere un titolo prima che Tatum vinca l’MVP’. Perché si tratta di fare queste differenza se si dà il premio di Difensore dell’anno a Victor Wembanyama.”