Jimmy Butler ha un curriculum impeccabile in postseason e gli Warriors sperano che possa contribuire a portare un’altra squadra dai play-in alle NBA Finals.

Questo contenuto è tratto da un articolo di Joseph Dycus per The Mercury News, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Negli ultimi due mesi, le squadre transitanti per la Bay Area hanno pronunciato il suo nome con riverenza. I suoi stessi compagni di squadra e allenatori parlano di lui con un livello di soggezione che si addice più a un’antica divinità che a un giocatore di basket. E mentre la stagione regolare di 82 partite lascia il posto alla post-season, “Playoff Jimmy” – l’alter ego che Jimmy Butler assume da fine aprile a giugno – è quasi arrivato.
A partire dalla partita casalinga del Play-In Tournament contro Memphis, gli Warriors (48-34) sperano di poter finalmente vedere Butler – arrivato in una trade di febbraio – al suo meglio nel momento più delicato, mentre la franchigia va in cerca della vittoria del quinto titolo dell’era di Steph Curry.
Butler ha trascorso l’ultima mezza decade portando squadre mediocri nella stagione regolare a successi nei playoffs che superano di gran lunga il loro livello di talento, trascinando due diverse squadre di Miami dalla testa di serie numero 8 e dal play-in alle Finals. Ha dato un assaggio delle sue capacità alla veterana Golden State durante la regular season, quando è stato il catalizzatore di un’inversione di tendenza che ha visto gli Warriors passare dalla posizione numero 10 a ovest a competere per un posto tra i primi sei nei playoffs durante l’ultima settimana della stagione. Anche se Jimmy è alle prese con un infortunio alla coscia, le aspettative sono ancora alte per il futuro Hall of Famer:
“È tutto completamente diverso. Abbiamo un giocatore in grado di rallentare il ritmo del gioco e di portarci a buoni risultati.”
– Draymond Green
Le statistiche di Butler sono state eccellenti da quando è arrivato da South Beach, con una media di 17.9 punti e 5.9 assist a partita. Ma il suo impatto è andato oltre i numeri.
L’allenatore degli Warriors Steve Kerr ha ripetuto più volte che l’ala 35enne ha “salvato” la stagione della squadra e ha “chiarito” l’ordine di importanza di Golden State, definendo i ruoli in attacco e in difesa, mentre i Dubs sono andati 23-8 dal suo debutto. Butler è anche un creatore di vantaggio affidabile palla in mano e versatile abbastanza da stare accanto a Steph Curry, per la prima volta affiancato da una stella da quando Kevin Durant ha lasciato la squadra dopo la stagione 2019.
Quando gli Warriors hanno bisogno di un giocatore che arrivi al ferro e trovi il tiratore libero, Butler può farlo. Quando hanno bisogno di qualcuno che segni in isolamento, Butler può fare anche questo. Difendere dall’1 al 4? Non è un problema, per un giocatore perfetto per la mentalità di Golden State, dove conta vincere, prima di ogni altra cosa:
“Adesso tutto riguarda i miei compagni, qualsiasi cosa ci sia bisogno che io faccia. Per Dray è lo stesso, per Steph è lo stesso. Tutti noi che siamo nella lega da un po’, in questo momento della nostra carriera pensiamo solo a vincere.”
– Jimmy Butler
Ma “Playoff Jimmy”? Porta con sé le stesse intangibles e fa registrare numeri da capogiro.
“È un alfa, è in campo, vuole la palla e vuole arrivare a prendersi il tiro libero. Non c’è nemmeno bisogno di creare un’azione offensiva, basta fornirgli spazio. È un lusso”.
– Steve Kerr
In 64 partite di playoffs con gli Heat, ha fatto registrare una media di 24,7 punti, 6,8 rimbalzi, 5,7 assist e 1,9 rubate a partita contro il top di gamma, migliorando le sue medie della stagione regolare. Ha segnato 40 punti contro Milwaukee in una semifinale di conference nella NBA Bubble del 2020, e poi ha segnato 40 e 35 punti nelle due vittorie da testa di serie numero 8 di Miami sui Lakers nelle Finals dello stesso anno.
Durante l’impressionante run alle finali di conference del 2022, Butler ha segnato almeno 40 punti in quattro partite e ha messo a segno 35 punti e nove rimbalzi in una gara 7 persa contro Boston nelle finali a Est. E che dire del play-in, un’eventuale sfida in due partite in cui gli Warriors si ritrovano? Nessun problema per Butler.
Nel 2023, l’anno dopo aver condotto gli Heat alle finali della Eastern Conference, Butler si è superato trascinando Miami dal torneo dei play-in a un altro accesso alle Finals. Ne ha segnati 31 in una partita da dentro o fuori che ha spinto gli Heat ai playoffs, e poi ha giocato due partite in back-to-back da 56 e 42 punti per eliminare i Bucks, primi in classifica, in cinque partite.
“Ci abbiamo scherzato su la scorsa settimana. Ci piacerebbe avere questa opportunità.”
– Stephen Curry
C’è anche da dire che gli Heat dell’anno scorso sono usciti dal play-in Tournament nonostante Butler si sia infortunato alla caviglia nella prima partita. Ma il soprannome è ben meritato. Ora è pronto a contribuire all’aggiunta dell’unico tassello mancante a un curriculum altrimenti impeccabile nei playoffs: un titolo NBA.
“Siamo proprio dove vogliamo essere. Abbiamo ancora un’opportunità e controlliamo il nostro destino. Andrà tutto bene.”
– Jimmy Butler