FOTO: Sportskeeda

A Giannis Antetokounmpo non è andata troppo giù la scelta da parte della NBA di non includere i Milwaukee Bucks fra le squadre che prenderanno parte al Christmas Day, il programmone natalizio che parte dalle 18 italiane e si prolunga per tutta la notte. Il nazionale greco è in attività il 25 dicembre da ormai 6 stagioni di fila, per l’esattezza da Natale 2018, quando mise a referto 30 punti e 14 rimbalzi al debutto natalizio contro i Knicks al Madison Square Garden, tirando 13 su 21 dal campo. Proprio nella Grande Mela ha giocato lo scorso anno, mettendo a referto altri 32 punti e 13 rimbalzi, mentre nelle altra occasioni ha affrontato per due volte i Celtics, una i Sixers e una i Warriors in una sfida inter-Conference. Non trovando una spiegazione all’esclusione dei Bucks da parte della Lega, considerando che Milwaukee ha chiuso la passata stagione al 3° posto nella Eastern Conference nonostante l’uscita al primo turno Playoffs, Antetokounmpo ha preferito teorizzare la presenza di un algoritmo:

“Sono un po’ innervosito o forse più dubbioso. Ma credoche ci sia probabilmente un algoritmo all’interno dell’NBA che mostra quale sia la squadra più attraente o quella che riceve più attenzione per poter giocare la partita di Natale. Ci deve essere un algoritmo, anche perché se si tratta – come posso dire – solo di una gara di popolarità, posso darvi i fatti. Volete che lo faccia? Due dei titolari dell’All-Star Game, Damian Lillard e io, e l’MVP dell’All-Star Game, giusto? E il numero 1 per voti, non nella Eastern, ma in tutta l’NBA, non partecipa alla partita di Natale? Cosa? No, è un dato di fatto. I voti sono usciti l’anno scorso. Io ero il numero 1. Dame era titolare. Io ero titolare. Dame ha vinto l’MVP. Dame ha vinto la gara dei 3 punti. Forse questo non c’entra nulla. Credo che l’anno scorso siamo stati una delle migliori squadre di Conference. Forse non quest’anno, ok. Non giochiamo a Natale. Perché? Perché siamo in uno small market? Forse è così. Oppure voglio credere a quello che vi dico, penso che ci sia un algoritmo all’interno dell’NBA che sceglie quale squadra avrà più attenzione, più spettatori quel giorno.”

Algoritmo o no, è ovvio che l’NBA punti forte su alcune squadre e giocatori, sebbene vada detto che quest’anno il livello sembra particolarmente scarso. Il rematch delle Western Conference Finals fra Mavs e T-Wolves vede affrontarsi due squadre su livelli diversi, dato che Minnesota dopo la trade di Towns sembra aver perso lo smalto che la contraddistingueva lo scorso anno. Lakers e Warriors sono lontane dai fasti di un tempo, così come Curry e James; i Nuggets sono molto indeboliti dal 2023 e i Suns faticano a ingranare, mentre i Celtics affrontano dei martoriati Sixers. New York come al solito sarà presente, ma gli avversari saranno i San Antonio Spurs che, a parte il fenomeno Wembanyama, sono una squadra – forse – da Play-In. Al di là degli upset probabili e dei nomi presenti, il livello competitivo ma anche le varie “storie” dietro alle singole gare non si presentano come troppo intriganti. Come Giannis Antetokounmpo, comunque, non resta che sedersi sul divano e provare a godersi il possibile:

“Sono arrabbiato. Ma allo stesso tempo sono felice perché per la prima volta dal 2017… sì, il 2017 è stata l’ultima volta che ho passato il Natale come una persona normale, non ho giocato una partita a mezzogiorno. Per una volta mi siedo sul mio divano e mi intrattengo a guardare il basket NBA, vengo intrattenuto da altri e non sono io quello a intrattenere. Quindi, sì, ero arrabbiato, ma poi 20 minuti dopo ho pensato: ‘Niente partita di Natale, eh? Posso passare la giornata con i miei figli e aprire i regali’. Non bisogna darlo per scontato, perché LeBron gioca, Steph gioca, tutti questi grandi giocatori giocano sempre a Natale nella loro carriera e si perdono momenti preziosi. Noi ci perdiamo tanti momenti preziosi della nostra vita e io sono una persona che cerca di non dare le cose per scontate. E se è così che deve andare, è così che deve andare.”


Ti piace il modo in cui raccontiamo l’NBA su Around the Game? Siamo sicuri che ti piacerà, se non ti sei già iscritto, anche il modo in cui giochiamo al Fanta-NBA! Ti aspettiamo su STAZ, il fantabasket sviluppato dalla nostra redazione e pensato per tutti quelli che – come diceva Rasheed (più o meno) – leggono i numeri pensando… stats don’t lie!