Le dichiarazioni di Giannis Antetokounmpo sull’episodio con il padre di Tyrese Haliburton al termine di Gara 5

Stanotte Giannis Antetokounmpo potrebbe aver giocato la sua ultima partita con la maglia dei Milwaukee Bucks, ed è stata una delle sconfitte più dolorose della sua carriera. I Bucks avevano in mano la vittoria sia nei regolamentari che nei tempi supplementari, con l’opportunità di tornare in casa per Gara 6, ma hanno buttato due vantaggi nel cestino e sono stati puniti da Tyrese Haliburton.
Dopo la sirena finale si è rischiata anche la rissa sul parquet. Il padre di Haliburton si è precipitato in campo per provocare Antetokounmpo, e il greco non le ha certo mandate a dire.
Interrogato dai giornalisti sull’episodio, Giannis ha commentato così:
Quando perdi una partita è difficile controllare le emozioni. Ho visto arrivarmi addosso quello che pensavo fosse un tifoso, invece era il padre di Tyrese, che mi sventolava in faccia l’asciugamano del figlio gridando “Questo è quello che facciamo! Questo è quello che facciamo!”. Penso sia stata una grave mancanza di rispetto.
Bisogna essere umili anche nella vittoria. Molti pensano che quando si vince si abbia il diritto di essere irrispettosi e provocare, ma io non sono d’accordo. Io ho vinto un titolo, loro no.
Mio padre quando veniva alle mie partite era la persona più rispettosa del mondo. Quando vieni dal nulla e devi lottare ogni giorno, convivendo con la paura di essere deportato dal tuo paese, impari ad essere umile, a non farti prendere dalle emozioni e mancare di rispetto agli altri. Io sono cresciuto così.
Haliburton si è poi scusato pubblicamente per il comportamento del padre, e prevede di parlare con Antetokounmpo per chiudere la questione. Nel frattempo, si preparerà per un secondo turno di fuoco contro i Cleveland Cavaliers.