Post-game, Suns-Clippers G2 (Zoom)

I Phoenix Suns sconfiggono di misura i Los Angeles Clippers conquistando gara 2 e confermando il fattore campo, estendendo così a nove il numero di vittorie consecutive in questi Playoffs.

I Clippers, invece, non sfruttano l’assenza di Chris Paul, che potrebbe tornare addirittura entro gara 3. A nulla servono i 26 punti di Paul George, che aveva anche portato in vantaggio i suoi sul finale.


Dopo i 29 punti di Cameron Payne, a chiudere la pratica è DeAndre Ayton con un fantastico game-winner.


Nel post-game è, come da tradizione, coach Monty Williams ad esordire per i Suns. Quest’ultimo ha raccontato di come la prestazione di squadra non sia stata completamente convincente, ma le giocate sono comunque bastate a portarla a casa.

Se dovessimo riassumere il tutto con un termine, di uso comune nel vocabolario di Williams, potremmo parlare di “poise”, un portamento che consiste nel non farsi prendere troppo dalle emozioni e nel mantenere uno stato di equilibrio emotivo anche nelle difficoltà.

Non può comunque esimersi dal commentare l’ultima giocata (e la crescita di DeAndre Ayton):

L’allenatore ringrazia anche i Fan della Phoenix Suns Arena, definendo il palazzetto come “il posto più rumoroso” in cui abbia mai messo piede nel corso della sua carriera. Chiude con gli elogi soffermandosi su Devin Booker:

Lo stesso Booker arriva in sala conferenze con il naso visibilmente gonfio, in compagnia di Cameron Payne, e fra una battuta fra abituarsi a guardarsi allo specchio e l’altra, chiarisce:

Sta meglio, adesso. Farò una radiografia e forse metterò una maschera

Anche Cam Payne definisce il blocco di Booker come una “big time play”, per poi continuare a parlare del proprio rapporto con Chris Paul, di cui parla così:

E’ per questo che è quello che: per la comunicazione, ad un livello altissimo.

Di Payne (autore di una prestazione eccellente da 29 punti, 9 assist, 2 stoppate e 2 palle rubate), e sul suo rapporto con Chris Paul, parla anche Ayton, che spiega come CP3 abbia preso l’ex Chicago e Cleveland “sotto la propria ala”.

Dopodiché, torna a prendere parola di nuovo D-Book, che spiega come Rondo gli avesse suggerito che la giocata fosse illegale, ma facendo male i conti. Booker, infatti, ha subito ricordato la giocata di quattro anni prima ad opera di Tyson Chandler, confermando:

E, in effetti, non ha avuto tutti i torti. Book elogia Ayton, che sta diventando la colonna portante dell’intero team. Il lungo di Phoenix non concorda, però, sui propri meriti:

Il canestro di Ayton pesa come un macigno, e definisce ulteriormente l’inerzia della serie. Con un possibile ritorno di Chris Paul alle porte, e di un Kawhi Leonard in fase di recupero, ma comunque infortunato, le sorti delle Finali di Conference, ad ovest, potrebbero essere già decise.

Quindi, per l’impatto totale che rischia di avere questo game-winner, come dare torto a Cameron Johnson?

QUI IL POST-GAME DEI CLIPPERS