In attesa dell’NBA Draft, ci siamo vestiti da General Manager scegliendo giovani promesse squadra per squadra, pick dopo pick.


FOTO: NBA.com

Non servono particolari presentazioni per un Mock Draft. In attesa del 29 luglio, in redazione AtG abbiamo indossato i panni da General Manager, facendo le nostre scelte in base all’ordine e alle possibili combinazioni dell’NBA Draft 2021.

Qui di seguito troverete il primo giro al completo, con un’analisi dei prospetti e le motivazioni della scelta, sulla base anche di alcune considerazioni fatte dai ragazzi di Draft&Stash (che potete trovare sul nostro canale Twitch AroundTheNBA). Buona lettura.




FOTO: NBA.com

1. Detroit Pistons: Cade Cunningham (Oklahoma State, NCAA)

  • PG/SF, 203 cm, 100 kg, 215 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 25 settembre 2001
  • Stats: 20.1 ppg, 6.2 reb, 3.5 ast, 1.6 stl, 4.0 Tov, 43.8 FG%, 40.0% 3-Pt%, 84.6 FT%

Selezionare un qualsiasi nome all’infuori di Cade Cunningham sarebbe follia per i Detroit Pistons.

Cade ha le doti del mega-creator moderno, è grosso fisicamente, capace di crearsi un tiro e di crearlo per i compagni, molto più sviluppato del previsto come shot-maker.

Offensivamente è un giocatore capace di giocare in isolamento ma anche il P&R, in grado di trovare angoli di passaggio notevoli e di ribaltare benissimo il campo. Nonostante ciò, il ball-handling è un po’ da rifinire, e soprattutto all’inizio potrebbe faticare perdendo qualche pallone di troppo.

Cade sa anche sfruttare bene la stazza per finire al ferro e giocare in post.

Difensivamente è molto intelligente e si serve bene dei propri mezzi fisici per contenere gli esterni avversari e fungere da rim protector secondario. Non ci sarà comunque da aspettarsi un super atleta, e potrebbe faticare se dovesse finire sulle migliori guardie avversarie.

In generale è un leader nato, un culture-setter, e a Detroit serve come il pane.

La pick qui è obbligatoria, perciò non serve dilungarsi troppo in discorsi sul fit e sul resto della squadra.

Comparison (best-case scenario): Luka Doncic


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2. Houston Rockets: Jalen Green (G-League Ignite, NBA G-League)

  • SG, 196 cm, 84 kg, 203 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 9 febbraio 2002
  • Stats: 17.9 ppg, 4.1 rpg, 2.8 apg, 1.5 stl, 2.7 Tov, 46.1 FG%, 36.5 3-Pt%, 82.9% FT%

Stella del Team Ignite, Jalen Green è un atleta senza senso – qualora, un giorno, volesse prendervi parte, aspettavi grandi cose al Dunk Contest- con potenzialità da scorer importanti.

Jalen sa sfruttare benissimo il suo atletismo e la sua lunghezza per finire al ferro nonostante la struttura esile. Oltre a questo, ha delle gambe lunghissime che gli permettono, grazie anche ad un buon ball-handling (comunque migliorabile), di creare tantissima separazione; a ciò si aggiunge una buona capacità di giocare pick&roll, con qualche discreta lettura come passatore. Tiratore streaky, ha finito la stagione con quasi il 37% da tre punti su un buon volume: percentuale terribilmente sporcata dalle partite in back-to-back alle quali arrivava semplicemente stanco. Difensivamente, con quelle misure e quella verticalità, possiede tutti i requisiti per essere quantomeno neutro. Dovrà tuttavia dimostrare un’applicazione più costante e migliorare nella lettura dei blocchi.Houston sembra essersi perdutamente innamorata di lui, e la dirigenza sembra dare enorme valore alle guardie, motivo per cui pare sia preferito a Mobley. Il fit con Kevin Porter Jr è intrigante, considerando che Green sa giocare con e senza palla: se nei momenti con Porter Jr in campo agirà più lontano da palla, senza di lui potrà prendersi più responsabilità palla in mano.

Comparison (best-case scenario): Bradley Beal, con fisico e lunghezza di Zach LaVine


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3. Cleveland Cavaliers: Evan Mobley (USC, NCAA)

  • PF/C, 213 cm, 97.5 kg, 223 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 18 giugno 2001
  • Stats: 16.4 ppg, 8.7 rpg, 2.4 apg, 2.9 blk, 2.2 Tov, 57.8 FG%, 30.0 3-Pt%, 69.4 FT%

Assieme a Jarrett Allen un altro lungo per i Cleveland Cavaliers? Sì, perché se si possono mettere le mani su Evan Mobley si ringrazia e poi si pensa al resto. Mobley ha tutto per essere un perenne candidato Defensive Player Of the Year, con una versatilità e mobilità tale da essere un difensore dall’enorme impatto ai Playoffs, da integrare ad una dimensione offensiva potenzialmente molto intrigante. Motivo per cui, alla #3, non si può passare questa tipologia di prospetto. Offensivamente Mobley ha infatti dimostrato di capire il gioco e di saper punire le scelte della difesa: sa mettere palla a terra, punire i raddoppi e leggere il gioco sullo short roll. Il tocco è buono e la meccanica pure, anche se necessita di qualche accorgimento. I più grandi limiti sono una fisicità praticamente inesistente e una certa tendenza all’estraniarsi dal gioco in certi frangenti.Il fit con Allen non è orrendo, essendo Mobley molto versatile, e all’inizio lo aiuterà, evitandogli di dover marcare i lunghi più fisici, nonostante alla lunga il posto dovrà diventare il suo.

Comparison (best-case scenario): Kevin Garnett lite

4. Toronto Raptors: Jalen Suggs (Gonzaga, NCAA)

  • PG/SG, 193 cm, 92 kg, 196 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 3 giugno 2001
  • Stats: 14.4 ppg, 5.3 rpg, 4.5 apg, 1.9 stl, 2.9 Tov, 50.3 FG%, 33.7 3-Pt%, 75.4 FT%

Eroe della semifinale del torneo NCAA, nel corso della quale ha segnato la tabellata da metà campo per vincere la partita.

Jalen Suggs è, prima di tutto, un vincente: quando a Gonzaga serviva una giocata si andava da lui, mentre se in difesa serviva sbucciarsi i gomiti o ruotare sul lungo, Jalen lo faceva. Oltre a questo, Suggs è molto intrigante per la sua versatilità su ambo i lati del campo: è un giocatore intelligente, offensivamente capace di leggere in tempi brevissimi il gioco e di passare la palla esattamente dove la difesa lascia una fessura, ma anche di finire al ferro sfruttando il suo fisico sopra la media per il ruolo (nonostante ogni tanto ci si affidi un po’ troppo).

Il tiro è ondivago e il ball-handling da rifinire, ma la sua capacità di giocare con altri portatori di palla agendo più off ball sui tagli o sui dribble hand-off lo rende molto utile in svariate situazioni.

Difensivamente, grazie alla taglia e alla mobilità, può difendere su entrambi i ruoli di guardia ma, sfruttando la propria intelligenza, sa rendersi molto utile anche lontano da palla con stunt, deflection e tiri contestati al ferro.A Toronto Lowry sembra in partenza, quindi chi meglio di una combo-guard versatile offensivamente e difensivamente per sostituirlo? Nurse si potrà divertire parecchio con lui nella metà campo difensiva, e lo staff dei Toronto Raptors ha dimostrato di saper fare miracoli al tiro (citofonare Anunoby, Siakam e compagnia).

Comparison (best-case scenario): mix fra Jamal Murray e Jrue Holiday


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5. Orlando Magic: Jonathan Kuminga (G-League Ignite, NBA G-League)

  • SF/PF, 198 cm, 95 kg, 213 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 6 ottobre 2002
  • Stats: 15.8 ppg, 7.2 rpg, 2.7 apg, 1.0 stl, 2.6 Tov, 38.7 FG%, 24.6 3-Pt%, 62.5 FT%

Scelta altamente candidata al futuro premio di “Perchè è finito così in alto?”.

Jonathan Kuminga, compagno di Jalen Green nel team Ignite, aveva iniziato meglio del compagno la propria avventura da pro, salvo poi perdersi in un mare di errori mediocri con qualche flash di livello.

Kuminga ha un profilo fisico e atletico interessante, anche se non pazzesco, e questo gli garantisce una buona versatilità, teorica, sui due lati del campo. Offensivamente ha le possibilità per essere una marcatura difficile, troppo grosso per gli esterni e troppo rapido per i lunghi; tuttavia, il suo ball-handling, un tiro non affidabile e un decision making rivedibile non gli permettono appieno di sfruttare questa sua doppia dimensione.

Ha fatto vedere qualche cosa interessante come passatore in transizione e dal post, ma non abbastanza da renderlo un passatore così intrigante. Difensivamente ha dimostrato di poter cambiare su 4 ruoli grazie ad una buona mobilità e al fisico, e di saper contestare i tiri al ferro. Nonostante ciò, anche qui spesso si perde, si distrae, è alto sulle gambe: insomma, non grandissimi segnali.

Allora perché proprio gli Orlando Magic? Orlando è innamorata di questi prospetti, la cui idea supera di gran lunga il giocatore, grossi progetti da sviluppare. Perciò la scelta potrebbe ricadere proprio su di lui, vista la storia dei Magic in sede di Draft. Considerando, però, che Orlando ha sempre fatto fatica a sviluppare i giovani, questa scelta potrebbe rivelarsi non entusiasmante.

Comparison (best-case scenario): Pascal Siakam


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6. Oklahoma City Thunder: Scottie Barnes (Florida State, NCAA)

  • PG/F, 206 cm, 102 kg, 218 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 1 agosto 2001
  • Stats: 10.3 ppg, 4.0 rpg, 4.1 apg, 1.5 stl, 2.5 Tov, 50.3 FG%, 27.5 3-Pt%, 62.1 FT%

Giocatore di culto al college, Scottie Barnes era uno dei più lunghi della squadra in grado di giocare da point guard. Peccato che, in NBA, sarà molto difficile vederlo sviluppare come PG, visti i limiti notevoli in quanto a tocco.

E’ un ottimo giocatore di transizione e vede delle linee di passaggio non banali per il fisico, ma è tutto da dimostrare come riuscirà a integrare questo ad una dimensione più da lungo, ruolo che ancora non ha mai svolto.

Difensivamente è forse il migliore sugli esterni della classe, capace di cambiare su tutto e tutti, dando un gran fastidio grazie alle proprie braccia chilometriche. Nel caso di uno sviluppo da rim protector, però, servirà attenzione, perché non ha fatto vedere molto.

Il fit con gli Oklahoma City Thunder è intrigante: visto che OKC è un cantiere aperto e i giocatori presenti a roster sono tutti estremamente versatili, la versatilità di Scottie andrebbe ad aggiungersi molto bene su entrambe le metà campo.

Comparison (best-case scenario): Draymond Green+Ben Simmons lite


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7. Golden State Warriors: Moses Moody (Arkansas, NCAA)

  • SG/SF, 198 cm, 92 kg, 215 cm
  • Data di nascita: 31 maggio 2002
  • Stats: 16.8 ppg, 5.8 rpg, 1.6 apg, 1.0 stl, 1.6 Tov, 42.7 FG%, 35.8 3-Pt%, 81.2 FT%

Non sappiamo se questa scelta apparterrà ancora effettivamente ai Golden State Warriors il 29 luglio, vista la possibilità di inserirla in un pacchetto per una trade, ma in tal caso un profilo piuttosto intrigante sarebbe quello di Moses Moody, ala di Arkansas.

Golden State quest’anno ha avuto enormi problemi nel mettere punti a referto, dal momento che non c’erano giocatori capaci di sfruttare la gravity di Curry. Moody offensivamente è un buon tiratore, con un tocco più che buono e futuribile, e ha un upside tale da poter diventare anche qualcosa in più di un tiratore puro.

Difensivamente, grazie alle braccia lunghissime e ad un’ottima comprensione del gioco, riesce a dare un eccellente contributo alla squadra. Inoltre è sia un buon difensore Point-Of-Attack, anche se potrebbe soffrire contro guardie più atletiche e rapide, sia un ottimo difensore di squadra, dal momento che sporca tantissimi palloni e prende tanti sfondamenti.

Perché i Warriors? Perché è un giocatore con un floor già stabilito, quello di 3&D, ma con possibilità di evolvere in qualcosa di più dal punto di vista offensivo come shot maker.

Comparison (best-case scenario): Mikal Bridges +


FOTO: NBA.com

8. Orlando Magic: James Bouknight (UConn, NCAA)

  • SG, 196 cm, 88 kg, 204 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 18 settembre 2000
  • Stats (Career/2020-21): 15.0/18.7 ppg, 4.7/5.7 rpg, 1.5/1.8 apg, 0.9/1.1 stl, 2.1/2.8 Tov, 45.6/44.7 FG%, 32.0/29.3 3-Pt%, 80.2/77.8 FT%

Qualora arrivasse, sarebbe difficile rifiutarsi di sceglierlo per Orlando, dal momento che la capacità di mettere punti a referto del prodotto di UConn può essere vitale per i Magic.

James Bouknight ha messo in mostra un profilo da scorer piuttosto intrigante, visto che è raro trovare giocatori con una tale capacità di scoring on e off ball.

On ball ha dimostrato di saper creare separazione e di sapersi creare un tiro, punendo le scelte della difesa sul pick&roll e finendo benissimo al ferro, grazie ad un atletismo folle combinato ad un tocco e ad un controllo del corpo sopra la media. Off ball James si sa destreggiare sui blocchi, leggendo la difesa e muovendosi a ricciolo, facendo flare o tagliando dietro per finire sopra al ferro.

I più grandi dubbi sono sul tiro: da sistemare un po’ la meccanica, anche se il tocco c’è, e il passing, che non è propriamente stata la sua prima opzione a Uconn.

Difensivamente ha braccia lunghe ed è atletico, può essere un difensore non dannoso, nonostante quest’anno, visto anche il carico offensivo enorme, ha spesso soprasseduto alla difesa.

Comparison (best-case scenario): JR Smith/Jamal Murray


FOTO: TheAthletic.com

9. Sacramento Kings: Franz Wagner (Michigan, NCAA)

  • SF/PF, 206 cm, 99 kg, 213 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 27 agosto 2001
  • Stats (career/2020-21): 12.0/12.5 ppg, 6.1/6.5 rpg, 2.0/3.0 apg, 1.3/1.3 stl, 0.6/1.0 blk, 1.4/1.3 Tov, 46.5/47.7 FG%, 32.5/34.3 3-Pt%, 83.5/83.5 FT%

Fratello d’arte, il prodotto di Michigan si è messo in mostra per una spiccata comprensione del gioco su ambo i lati del campo.

I Sacramento Kings quest’anno in difesa hanno a dir poco sofferto, ma Franz Wagner da solo potrà metterci una pezza? Ovviamente no, ma è una buona base di partenza. Franz difensivamente è infatti un giocatore versatile e intelligente, capace di difendere più ruoli e di sporcare tantissimi palloni sulle linee di passaggio e a protezione del ferro. Non sarà il giocatore a cui affidare i creator avversari, ma sarà verosimilmente sempre un difensore utile.

La sua intelligenza si nota anche dal punto di vista offensivo: è un buon passatore per il ruolo e sa muoversi e tagliare coi tempi giusti. Il tiro è da rifinire, il tocco è buono, ma la meccanica da sistemare un po’.

A sacramento formerebbe un bel core con Fox ed Haliburton, provando a far dimenticare anni di scellerate scelte di Divac.

Comparison (best-case scenario): Nicolas Batum, più lungo ma meno talentuoso


FOTO: NBA.com

10. Memphis Grizzlies: Joshua Giddey (Adelaide 36ers, NBL)

  • PG/SF, 203 cm, 93 kg, 203 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 10 ottobre 2002
  • Stats: 10.0 ppg, 7.4 rpg, 7.4 apg, 1.1 stl, 3.3 Tov, 42.5 FG%, 29.3 3-Pt%, 69.1 FT%

Memphis con questa trade ha fatto saltare un po’ il banco e non è detto che i loro scambi si fermino qua. Lo staff dei Grizzlies sembra essersi innamorato di Joshua Giddey (e in generale dei giocatori sovradimensionati che sanno passare la palla, come Justise Winslow e Kyle Anderson), una guardia con dimensioni non usuali per il ruolo, una comprensione del gioco sopra la media e un’abilità da passatore notevolmente sopra la media, soprattutto per un giocatore di quell’età e di quella stazza. Ha dimostrato di saper giocare bene un pick&roll trovando i compagni, sia i tiratori che i taglianti.

Giddey, australiano, ha sfruttato benissimo la pubblicità che si è fatta la NBL in questa stagione grazie alle prestazioni di LaMelo Ball e di Jae’Sean Tate, scalando tantissime posizioni nei mock Draft.

Memphis, dopo anni di giocatori pronti e sicuri, potrebbe scommettere sul talento puro dell’australiano, contando anche che una delle principali lacune di Josh, ovvero la mobilità e l’atletismo necessari per stare sulle guardie, verrebbe coperta dai vari Melton, Bane e compagnia.

Non è un grandissimo tiratore ma il tocco è sopra la media, e sistemando la meccanica si potrebbe rivelare un tiratore superiore alle aspettative.

Comparison: Ricky Rubio, ma è alto 205 cm


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11. Charlotte Hornets: Usman Garuba (Real Madrid, Liga ACB “Endesa”)

PF/C,

203 cm, 100 kg, 218 cm di apertura alare

Data di nascita: 9 marzo 2002

Stats (2020-21): 4.7 ppg, 4.6 rpg, 0.8 apg, 0.66 stl, 0.5 blk 1.01 Tov, 47.1 FG%, 31.6 3-Pt%, 65.9 FT%

Uno dei principali problemi di questa stagione degli Charlotte Hornets è stato quello di trovare corpi da mettere contro i lunghi avversari. Usman Garuba rispecchia questo profilo senza andare a modificare la propria natura, cioè di squadra super-versatile, che ama cambiare su tutti i blocchi in difesa.

Il giocatore ex-Real è uno dei lunghi più versatili difensivamente parlando in uscita dagli ultimi Draft. Permette di prendere praticamente qualsiasi scelta difensiva grazie ad una elevatissima comprensione del gioco e ad una mobilità laterale notevole.

Offensivamente è più un work-in-progress, ma ha dimostrato buoni istinti come passatore, prendendo decisioni rapide. Nel sistema di Charlotte potrebbe essere interessante la sua dimensione da passatore per premiare i movimenti dei compagni, aspetto che coach James Borrego chiede ai propri lunghi.

Comparison: Tristan Thompson+/Draymond lite

12. San Antonio Spurs: Kai Jones (Texas, NCAA)

  • PF/C, 211 cm, 100 kg, 218 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 19 gennaio 2001
  • Stats (Career/2020-21): 6.2/8.8 ppg, 4.0/4.8 rpg, 0.5/.6 apg, 1.0/.9 blk, 1.1/1.4 Tov, 55.3/58.0 FG%, 34.5/38.2 3-Pt%, 67.7/68.9 FT%

I San Antonio Spurs hanno due grossi problemi in questo momento: il talento puro e la carenza di lunghi.

Kai Jones, lungo da Texas, potrebbe mettere una pezza su entrambi.

Oltre a questo, però, bisogna aggiungere la sua componente fisica e atletica. Jones nasce infatti dall’atletica (faceva salto in lungo) e questo lo porta ad avere una coordinazione e un atletismo non usuali per un giocatore così lungo. Questo si converte in una versatilità difensiva notevole, che gli permette di cambiare su più ruoli, e su una spiccata tendenza al gioco in transizione.

Offensivamente ha fatto vedere di poter spaziare il campo ma anche di poter mettere palla a terra.

Il problema di tutto ciò è che sono solo flash. Kai al momento è estremamente grezzo e in certi frangenti fa molta fatica a stare in campo, oltre a possedere una struttura da rifinire e istinti di rim protection appena sufficienti.

Ciò nonostante, se c’è una franchigia in grado di sviluppare il talento questa è proprio San Antonio.

Comparison: Christian Wood


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13. Indiana Pacers: Jalen Johnson (Duke, NCAA)

  • SF/PF, 206 cm, 102 kg, 214 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 18 dicembre 2001
  • Stats: 11.2 ppg, 6.1 rpg, 2.2 apg, 1.2 stl, 1.2 blk, 2.5 Tov, 52.3 FG%, 44.4 3-Pt%, 63.2 FT%

Prospetto divisivo e chiacchierato se ce n’è uno, a livello di talento puro dovrebbe stare probabilmente 7-8 posizioni più su. Quest’anno a Duke, però, ha giocato solo 13 partite a causa di un infortunio prima e del suo ritiro dal College poi, dovuto al tentativo di una migliore riabilitazione dall’infortunio al piede (da notare comunque che già all’High School si erano verificati casi simili).

Gli Indiana Pacers devono decidere cosa fare del proprio futuro: se si volesse puntare su questo nucleo, si potrebbe puntare su un giocatore più pronto; altrimenti, si può prendere Jalen Johnson e farlo crescere senza fretta (d’altronde, se sono stata l’unica franchigia in grado di gestire Lance Stephenson, qualcosa vorrà dire).

Dal punto di vista tecnico e fisico Johnson è un giocatore estremamente versatile. In difesa ha dimostrato di saper cambiare sulle guardie ma, allo stesso tempo, di poter proteggere il ferro. A questa doppia dimensione ne aggiunge una ulteriore da creator in transizione, assolutamente non banale per il profilo fisico, senza contare che ha dimostrato un buon gioco in post. A metà campo è più limitato e limitante al momento, anche se, usandolo più da lungo, si potrebbe andare a sopperire ai suoi limiti al tiro e nel ball-handling.

Comparison: Ben Simmons, meno talentuoso ma con più rim protection.


FOTO: NBA.com

14. Golden State Warriors: Corey Kispert (Gonzaga, NCAA)

  • SF/PF, 198 cm, 101.5 kg, 201 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 3 marzo 1999
  • Stats (Career/2020-21): 11.6/18.6 ppg, 4.0/5.0 rpg, 1.4/1.8 apg, 0.7/.9 stl, 1.0/1.3 Tov, 48.3/52.9 FG%, 40.8/44.0 3-Pt%, 82.4/87.8 FT%

La timeline di Golden State finisce al presente, e quest’anno i Warriors hanno fatto enorme fatica nel capitalizzare i vantaggi creati dal duo Curry-Dray. Serve qualcuno di pronto? Qualcuno che capitalizzi i vantaggi? Corey Kispert è l’uomo che fa per voi.Talento da Gonzaga, è stato uno dei migliori giocatori del College basketball: tiratore mortifero con range ben oltre l’arco, che ama tirare a rimorchio in situazioni di semi-transizione. Oltre a questo ha fatto vedere di poter mettere palla a terra per poter punire i closeout più aggressivi.

Difensivamente si impegna, è intelligente, ma i piedi sono decisamente pesanti e le braccia corte non aiutano a compensare.

Comparison: Joe Harris-

15. Washington Wizards: Chris Duarte (Oregon, NCAA)

  • SG/SF, 198 cm, 86 kg, 201 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 13 giugno 1997
  • Stats (Career/2020-21): 14.9/17.1 ppg, 5.1/4.6 rpg, 2.1/2.7 apg, 1.8/1.9 stl, 1.9/2.3 Tov, 47.3/53.2 FG%, 38.0/42.4 3-Pt%, 80.3/81.0 FT%

Ancora oggi non è chiara la situazione sul fronte Bradley Beal e, di conseguenza, provare a capire cosa faranno i Washington Wizards è difficile. La scelta di Chris Duarte potrebbe essere la giusta via di mezzo.

Vista comunque la presenza di Westbrook, i Wizards non partiranno per tankare, e mettere a fianco di Russ (e forse Beal) un giocatore NBA Ready come il prodotto di Oregon non è una brutta idea.

Duarte è un giocatore fatto e finito (ha 24 anni), ma ha fatto vedere di poter contribuire in vari modi anche in NBA. E’ un tiratore sopra la media, capace di segnare in catch-and-shoot, “relocandosi” o in uscita dai blocchi. A questo aggiunge una capacità non trascurabile di mettere palla a terra e crearsi un proprio tiro con uno o due palleggi o sfruttando i blocchi. Offensivamente sa giocare sapientemente a pallacanestro, non è un passatore sopra la media ma prende le decisioni corrette.

Difensivamente come Point-Of-Attack soffre contro le guardie più dotate atleticamente, ma è un ottimo difensore di squadra, attivo sulle linee di passaggio e un buon rim protector per il ruolo.

Comparison: Danny Green/Arron Afflalo


FOTO: CBSSports.com

16. Oklahoma City Thunder: Ziaire Williams (Stanford, NCAA)

  • SG/SF, 204 cm, 85 kg, 209 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 12 settembre 2001
  • Stats: 10.7 ppg, 4.6 rpg, 2.2 apg, 0.9 stl, 2.9 Tov, 37.4 FG%, 29.1 3-Pt%, 79.6 FT%

OKC è un cantiere aperto, può permettersi di prendere, aspettare e sviluppare un profilo intrigante seppur acerbo come Ziaire Williams.

Quest’ultimo arrivava a Stanford con aspettative elevate, deluse a causa di un profilo fisico molto acerbo (e ancora in crescita) e di misure contro il Covid molto stringenti. Stanford praticamente in questa stagione non si è potuta allenare e Ziaire sembra cresciuto di 5cm rispetto ad un anno fa. Questo suo nuovo corpo, unito a problemi fisici, ha reso ancora più difficile il suo adattamento al College.

Ziaire però ha centimetri, ball-handling, tocco, verticalità e flash da passatore troppo intriganti da non scommetterci sopra, e allo stesso modo anche difensivamente ha fatto vedere ottime cose sia on ball, sia off ball.

Comparison (best-case scenario): Paul George

17. New Orleans Pelicans: Trey Murphy III (Rice/Virginia, NCAA)

  • SG/SF, 202 cm, 93 kg, 213 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 18 giugno 2000
  • Stats (Career/2020-21): 11.0/11.3 ppg, 3.8/3.4 rpg, 1.0/1.2 apg, 0.7/.8 stl, 1.0/.8 Tov, 45.5/50.3 FG%, 40.1/43.3 3-Pt%, 81.9/92.7 FT%

Hai Zion Williamson in squadra, cos’altro serve? Spacing e difesa. Per queste due cose pochi sono profili più interessanti del prodotto di Virginia. Trey Murphy III è un esterno con misure praticamente da lungo, alle quali abbina una mobilità che gli permette di poter marcare tre posizioni, potenzialmente quattro, se dovesse ingrossarsi.

Offensivamente è un ottimo tiratore spot-up (43.3% da tre punti nel 2020-21) e un buon tagliante, doti che compensa con il difetto di essere molto, molto limitato palla in mano. Potrebbe essere una reach, ma la timeline dei New Orleans Pelicans non sembra proiettarsi così a lungo nel futuro.

Comparison: Trevor Ariza

18. Oklahoma City Thunder: Isaiah Jackson (Kentucky, NCAA)

  • PF/C, 208 cm, 93 kg, 220 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 10 gennaio 2002
  • Stats: 8.4 ppg, 6.6 rpg, 0.7 apg, 2.6 blk, 1.5 Tov, 54.0 FG%, 0.0 3-Pt%, 70.0 FT%

E’ opinabile che OKC possa andare a scegliere tre rookie al primo giro la notte del Draft, dal momento che non sembra concepibile poter sviluppare così tanti giocatori tutti insieme. Se così però non dovesse essere, l’unico posto rimasto vacante a roster sarebbe quello di centro, e quindi perché non scommettere sulla rim protection di Isaiah Jackson e sui suoi flash fronte a canestro?

Il lungo di Kentucky ha istinti da rim protector di prim’ordine, ai quale aggiunge una buona mobilità che gli permette di fare anche scelte diverse dalla drop coverage.

Offensivamente è un ottimo giocatore di pick&roll che ha anche messo in mostra flash fronte a canestro. E’ indietro dal punto di vista della comprensione del gioco ma è un profilo che ad OKC manca.

Comparison: Mitchell Robinson, più corto ma con più skills offensive


FOTO: NBA.com

19. New York Knicks: Davion Mitchell (Auburn/Baylor, NCAA)

  • PG/SG, 183 cm, 92 kg, 194 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 5 settembre 1998
  • Stats (Career/2020-21): 9.0/14.0 ppg, 2.1/2.7 rpg, 3.6/5.5 apg, 1.3/1.9 stl, 1.9/2.4 Tov, 45.9/51.1 FG%, 37.6/44.7 3-Pt%, 65.7/64.1 FT%

Non sappiamo quanto la stagione dei New York Knicks sia replicabile ma, qualora l’obiettivo di Thibodeau e soci fosse quello di provare a farsi un altro giro ai Playoffs, uno dei giocatori che potrebbe contribuire di più e meglio fin da subito è il prodotto di Baylor. Davion Mitchell è un difensore Point-Of-Attack pazzesco, dalle mani velocissime e fisicamente pronto dal giorno uno (d’altronde, classe ‘98), nonostante sia sottodimensionato.

Offensivamente molto migliorato come tiratore da tre punti, anche dal palleggio, ma le % ai liberi non fanno ben sperare. Sa attaccare i closeout, fare i passaggi corretti e finire al ferro. Thibodeau si potrebbe innamorare del suo profilo difensivo fin da subito.

Comparison: Luguentz Dort, più basso e dallo skillset offensivamente più ampio

20. Atlanta Hawks: Jaden Springer (Tennessee, NCAA)

  • PG/SG, 193 cm, 92 kg, 203 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 25 settembre 2002
  • Stats: 12.5 ppg, 3.5 rpg, 2.9 apg, 1.2 stl, 2.4 Tov, 46.7 FG%, 43.5 3-Pt%, 81.0 FT%

Gli Atlanta Hawks sono una delle grandi vincitrici della stagione appena conclusasi e il roster è parso piuttosto profondo. Non sembrano esserci bisogni immediati, se dovessero ri-firmare John Collins. In quest’ottica sarebbe intrigante il profilo di Jaden Springer, combo-guard giovanissima in uscita da Tennessee, da prendere per far crescere alle spalle di Lou Williams e prenderne il posto tra uno o due anni.

E’ uno dei migliori difensori Point-Of-Attack della classe, con misure per difendere le guardie, e nella sua prima stagione in NBA già questo potrebbe valergli qualche minuto in rotazione.

A questo aggiunge flash da creator in attacco. Non sarà mai un giocatore capace di crearsi 20 tiri a partita o di crearne 15 per i compagni, ma potrebbe essere un giocatore intelligente e utile, capace di giocare il pick&roll e qualche situazione di gioco rotto. Il tocco è buono, il tiro tuttavia è da costruire: le percentuali sono state ottime ma il volume non è sufficiente.

Comparison: futuribilmente Malcolm Brogdon


FOTO: NBA.com

21. New York Knicks: Keon Johnson (Tennessee, NCAA)

  • SG, 195 cm, 84 kg, 201 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 10 marzo 2002
  • Stats: 11.3 ppg, 3.5 rpg, 2.5 apg, 1.1 stl, 2.6 Tov, 44.9 FG%, 27.1 3-Pt%, 70.3 FT%

Se dovesse arrivare a questo punto sarebbe difficile passarci sopra, soprattutto vista la sua spiccata vena difensiva che sicuramente farà impazzire Thibs.

Keon Johnson è un atleta pazzesco (record alla combine di max step verticale: 122cm) con un profilo difensivo notevole sui canonici 1 e 2, e forse qualche 3 sottodimensionato. Ha una rapidità di movimento e di salto non usuale, riesce sempre a mettere il corpo davanti all’uomo e a contestare i tiri, e il suo fisico lo aiuta anche off ball, dove sa farsi valere nelle rotazioni.

Offensivamente è un work-in-progress, e nel corso della stagione ha assunto un ruolo sempre più centrale all’interno del sistema di Tennessee, diventando, insieme a Springer, la stella della squadra.

Tuttavia non è così rifinito dal punto di vista offensivo: ha un primo passo bruciante ma non riesce a sfruttarlo appieno a causa di un ball-handling mediocre e di un tiro non rispettabile, motivo per cui spesso si rifugiava in post – dal quale, sfruttando tutta la sua elevazione, risultava difficile da contestare. Ha messo in mostra anche qualche lettura non scontata sul pick&roll.

Comparison: smaller Jaylen Brown lite

22. Los Angeles Lakers: Tre Mann (Florida, NCAA)

  • PG/SG, 191 cm, 81 kg, 193 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 12 settembre 2001
  • Stats (Career/2020-21): 10.2/16.0 ppg, 3.6/5.6 rpg, 1.9/3.5 apg, 0.9/1.4 stl, 1.9/2.8 Tov, 42.2/45.9 FG%, 34.9/40.2 3-Pt%, 78.8/83.1 FT%

I Los Angeles Lakers hanno bisogno di profili che possano giocare con e senza palla, creandosi allo stesso tempo un tiro. LeBron James inizia ad essere avanti con gli anni e potrebbe aver senso scegliere un qualcuno in grado di farlo rifiatare un po’ in Regular Season e, al contempo, giocarci insieme.

Tre Mann

è una combo-guard capace di creare tantissima separazione e segnare dal palleggio da ogni posizione, con range quasi infinito. La mano sinistra si è rivelata, spesso, quasi un “optional”, così come il finishing al ferro, vista una fisicità mediocre e un atletismo sotto la media. Ad LA non dovrebbe comunque gestire un volume importante di palloni e, attaccando una difesa già mossa da LeBron e Anthony Davis, potrebbero migliorare i numeri anche al ferro.

La sua Point-Of-Attack defense è gravemente insufficiente, sempre a causa delle carenze fisiche e atletiche, ma come difensore di squadra si potrebbe salvare, dal momento che legge bene le rotazioni e, in ogni caso, LA ha il personale per nasconderlo.

Comparison (best-case scenario): Kemba Walker/CJ McCollum lite


FOTO: NBCSports.com

23. Houston Rockets: Alperen Şengün (Besiktas Sompo Japan, Basketbol Süper Ligi)

  • PF/C, 208 cm, 111 kg, 214 cm di apertura alare (da verificare)
  • Data di nascita: 25 luglio 2002
  • Stats (2020-21): 19 ppg, 8.7 rpg, 2.7 apg, 1.3 stl, 1.6 blk, 2.4 Tov, 63.2 FG%, 20.0 3-Pt%, 79.4 FT%

Va bene non prendere lunghi, ma fino ad un certo punto. Se a questo punto del Draft dovesse essere ancora disponibile Alperen Şengün, gli Houston Rockets dovrebbero solo prendere, ringraziare e andare.

Il giovane turco è uno dei prospetti dallo skillset più completo in post degli ultimi anni, con un arsenale di finte, controfinte, passi e tiro pressoché infinito. A questo abbina una dimensione da passatore assolutamente non banale, sia in transizione che a difesa schierata, sapendo trovare i taglianti e i tiratori, punendo i raddoppi. Oltre a ciò le percentuali ai liberi, su un volume enorme, fanno ben sperare anche in uno sviluppo come tiratore.

Difensivamente ha mani veloci per la rubata e un buon istinto per la stoppata, che compensa con una fatica enorme a difendere nello spazio, rivelandosi anche molto falloso.

Comparison: Domantas Sabonis+Jusuf Nurkic

24. Houston Rockets: Cameron Thomas (LSU, NCAA)

  • SG, 193 cm, 95 kg, apertura alare da verificare (tra 193 e 198 cm)
  • Data di nascita: 13 ottobre 2001
  • Stats: 23.0 ppg, 3.4 rpg, 1.4 apg, 0.9 stl, 1.7 Tov, 40.6 FG%, 32.5 3-Pt%, 88.2 FT%

Houston l’anno scorso è stata la peggiore squadra al tiro della NBA, nonostante un volume enorme: serve un tiratore, un qualcuno capace di convertire queste triple.

Cameron Thomas non è un tiratore puro, e le percentuali sono lì a dimostrarlo. Tuttavia queste sono sporcate da una shot-selection pessima, una delle peggiori mai viste per un giocatore da primo giro. E’ molto probabile che, pulendogliela, viste anche le cifre ai liberi, queste percentuali si assestino verso l’alto. Non gli va chiesto altro, però: Cam Thomas è un realizzatore purissimo, non difende con impegno e passa la palla solo in casi straordinari.

Comparison: Jordan Clarkson


FOTO: NBA.com

25. Los Angeles Clippers: Sharife Cooper (Auburn, NCAA)

  • PG, 185 cm,82 kg, 182 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 11 giugno 2001
  • Stats: 20.2 ppg, 4.3 rpg, 8.1 apg, 1.0 stl, 4.2 Tov, 39.1 FG%, 22.8 3-PT%, 82.5 FT%

Uno dei problemi storici di questa versione dei Los Angeles Clippers è la mancanza di un qualcuno capace di creare per gli altri. Se dovesse davvero arrivare alla #25, Sharife Cooper sarebbe esattamente questo profilo.

Passatore sublime, manipolatore della difesa come pochi, ball-handling incredibile. I dubbi più grandi su di lui sono legati alla stazza (arriva a stento al metro e 85) e al tiro.

Il tocco è molto buono, come indicano le percentuali ai liberi, ma le cifre da tre sono esecrabili su un volume nemmeno troppo basso, e questo a causa di una meccanica pessima.

Comparison: Trae Young, più atletico ma meno tiratore

26. Denver Nuggets: Miles McBride (West Virginia, NCAA)

  • PG/SG, 186 cm, 86 kg, 205 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 8 settembre 2000
  • Stats (Career/2020-21): 12.6/15.9 ppg, 3.1/3.9 rpg, 3.3/4.8 apg, 1.5/1.9 stl, 1.6/1.8 Tov, 41.9/43.1 FG%, 36.8/41.4 3-Pt%, 78.5/81.3 FT%

I grandi problemi dei Denver Nuggets quest’anno, oltre agli infortuni, sono stati la difesa Point-Of-Attack e la mancata capacità di creare qualcosa palla in mano.

Miles McBride spunta la casella di entrambe le caratteristiche, essendo un mastino sulla palla ed essendo migliorato come tiratore e giocatore di pick&roll dall’altro lato del campo.

Per Denver la timeline scade ora, non servono progetti ambiziosi, solo giocatori che vadano a riempire uno spot a roster.

Comparison: Avery Bradley+

27. Brooklyn Nets: Quentin Grimes (Kansas/Houston, NCAA)

  • SG, 196 cm, 93 kg, 203 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 8 maggio 2000
  • Stats (Career/2020-21): 12.5/17.8 ppg, 3.9/5.7 rpg, 2.2/2.0 ast, 0.9/1.4 stl, 2.0/1.8 Tov, 41.1/40.6 FG%, 36.6/40.3 3-Pt%, 70.1/78.8 FT%

In questo momento ai Brooklyn Nets serve, oltre alla salute, gente che possa allungare le rotazioni, difendendo e tirando sugli scarichi. Quentin Grimes è esattamente questo: un tiratore con enorme volume, con un buon profilo difensivo e fisicamente già pronto per la Lega.

Comparison:

Josh Hart+


FOTO: TheAthletic.com

28. Philadelphia 76ers: Jared Butler (Baylor, NCAA)

  • PG/SG, 192 cm, 88 kg, 193 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 25 agosto 2000
  • Stats (Career/2020-21): 14.1/16.7 ppg, 3.2/3.3 rpg, 3.5/4.8 apg, 1.5/2.0 stl, 2.4/2.8 Tov, 43.1/47.1 FG%, 38.4/41.6 3-Pt%, 78.2/78.0 FT%

Il miglior giocatore delle ultime Final Four sarebbe un ottimo fit per i Philadelphia 76ers. Philly presenta infatti come carenza cronica quella del tiro, di qualcuno anche capace di creare questo tiro per sé e per gli altri.

Jared Butler è questo: sa crearsi un tiro, sa giocare pick&roll e mettere in ritmo i compagni, il tutto dando anche un discreto contributo in difesa. Ovviamente non gli va chiesto con continuità, però ha dimostrato di poter giocare con e senza palla.

Comparison: George Hill

29. Phoenix Suns: Joe Wieskamp (Iowa, NCAA)

  • SG, 201 cm, 93 kg, 211 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 23 agosto 1999
  • Stats (Career/2020-21): 13.2/14.8 ppg, 5.8/6.6 rpg, 1.5/1.7 apg, 0.9/.9 stl, 1.4/1.4 Tov, 46.7/49.1 FG%, 41.2/46.2 3-Pt%, 77.1/67.7 FT%

I Phoenix Suns hanno dimostrato l’importanza di avere giocatori già pronti a contribuire fin dalla firma del contratto da rookie (DeAndre Ayton, Cam Johnson) e Joe Wieskamp sembra pendere esattamente in questa direzione, aggiungendo un tiro dinamico, un atletismo ed una lunghezza sottovalutati.

Difensivamente sarà da coprire in un primo momento; tenendo conto del profilo atletico e fisico, però, potrebbe rivelarsi migliore del previsto.

Comparison: Duncan Robinson

30. Utah Jazz: Kessler Edwards (Pepperdine, NCAA)

  • SF/PF, 203 cm, 92 kg, 211 cm di apertura alare
  • Data di nascita: 9 agosto 2000
  • Stats (Career/2020-21): 13.3/17.2 ppg, 6.5/6.8 rpg, 1.2/1.2 apg, 1.0/1.0 stl, 1.3/1.2 blk, 1.5/1.8 Tov, 46.9/49.1 FG%, 39.5/37.8 3-Pt%, 78.9/87.6 FT%

Gli Utah Jazz devono scegliere cosa fare in futuro, se cambiare strategia o continuare a puntare sulla drop coverage. Dato che quest’ultima opzione, visto il lauto compenso offerto a Rudy Gobert, sembra la più plausibile, allora serve qualcuno che difensivamente sappia passare sopra ai blocchi: questo è quello che si addice meglio a Kessler Edwards. Oltre a questo, Edwards difensivamente è un giocatore versatile, molto presente nelle rotazioni e capace di cambiare su un paio di ruoli.

Offensivamente ha un ottimo tocco, come indicano le percentuali da tre punti e ai liberi, ma dovrà comunque sistemare un po’ la meccanica per rendere questo tiro sostenibile anche a livello NBA.

Comparison: Mikal Bridges-