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Anche l’ultimo dei grandi free agent rimasti ha firmato: si tratta di Gary Trent Jr., diretto ai Milwaukee Bucks per un anno al minimo salariale. Un’aggiunta essenziale per una squadra che ha molto bisogno di giocatori “freschi” sulle due metà campo, capaci sia di convertire con buone percentuali al tiro da fuori che di provvedere a della difesa perimetrale di livello (almeno neutro-)positivo – aspetto quest’ultimo piuttosto “tragico” dopo la partenza di Jrue Holiday, per quanto funzionale all’arrivo di Damian Lillard. Proprio quest’ultimo ha già giocato in carriera assieme a Gary Trent, in maglia Trail Blazers, e la speranza è che l’intesa si possa rinnovare: nella stagione 2020/21, l’ultima giocata insieme dai due, l’ex Raptors ha vestito la canotta di Portland per 41 gare prima del trasferimento in Canada, ricevendo da Dame 5.2 passaggi a partita (2° fra le guardie dopo McCollum) da cui sono nati 1.8 tentativi da 3 punti di media, convertiti con un buon 36.4%. Il suo ruolo offensivo a roster sarà filosoficamente quello occupato da Malik Beasley, muovendosi senza palla e giocando tanto sugli scarichi sia di Lillard, sia di Antetokounmpo, con la differenza che si tratta in questo caso di un giocatore capace anche di mettere un po’ più palla a terra e di concludere con maggior frequenza in pull-up, specialmente dal mid-range. Nel 2021/22, prima stagione piena a Toronto, ha toccato anche i 18.3 punti di media con il 38.3% su 7.8 tentativi da 3 a partita – cifre andate a scendere in termini di produzione ma efficienza da fuori rimasta piuttosto stabile, fino al 39.3% dello scorso anno. Ai Bucks, il ruolo di Gary Trent Jr. sarà ancora più ridotto e limitato a convertire il vantaggio creato: un bene, viste le ottime percentuali sui tiri wide open.