Se la free agency finisse oggi, i Los Angeles Clippers sarebbero una delle poche squadre con un roster completo di 15 giocatori. Dopo le firme di ieri di Nicolas Batum e Kris Dunn, si è aggiunta infatti anche quella di Mo Bamba, per un anno al minimo salariale e in uscita dai 76ers. Il lungo di riserva ha disputato tutto sommato una stagione onesta a Philadelphia, in generale con pochi minuti (circa 13 di media in 57 gare), ma partendo anche titolare 16 volte in una span senza Embiid nel mese di marzo, nel corso del quale ha viaggiato a 5.9 punti, 5.4 rimbalzi e 1.2 stoppate di media, tirando con il 54.3% dal campo e con il 35.7% su 1.6 triple tentate a partita. Ai Clippers, troverà un front-court ancora più corto, e in regular season questo potrebbe concedergli svariati minuti extra rispetto al solito, soprattutto considerando l’età di PJ Tucker e Nicolas Batum, ma anche lo storico di Kawhi Leonard – potenziali “small-ball 5” per un numero limitato di possessi. Per quanto concerne la costruzione del roster, Russell Westbrook dovrebbe essere quasi certamente in uscita (tutti i dettagli QUI), mentre resta da vedere se ci saranno altre mosse marginali per migliorare un nucleo che appare per forza di cose indebolito rispetto agli anni passati, ma che vanta ancora due veterani in cerca di un anello come Leonard e Harden. Per adesso, il vero aspetto positivo della partenza di Paul George riguarda la luxury tax, che i Clippers non pagheranno per la prima volta dal 2019/20, dopo aver speso circa $371 milioni in tasse nelle passate stagioni.