FOTO: NBA.com

Ci si addentra sempre più nella Free Agency e, con il passare dei minuti, si creano scenari anche impensabili fino a qualche momento prima. Come riporta Michael Scotto, per esempio, ci sarebbero alcune franchigie sulle tracce di Brandon Ingram – in attesa dell’evoluzione della situazione legata a Paul George. Infatti, sulla stella dei Pelicans si sarebbero mossi innanzitutto i Philadelphia 76ers, per poterlo ottenere via trade (un po’ di dubbi, ndr.) . Un’altra franchigia che lo potrebbe accogliere, e che sta vigilando sulla sua situazione da qualche ora, sono i Sacramento Kings, sempre per HoopsHype. Al momento, per quanto riguarda i californiani, si tratta solo di un approccio verbale, ma da osservare:

Nonostante non si siano ufficialmente palesati con concrete offerte ai New Orleans Pelicans per Ingram, le fonti riportano che la franchigia abbia messo a punto un pacchetto comprendente Kevin Huerter, Harrison Barnes, la scelta #13 al Draft Devin Carter ed eventualmente altre future Draft pick. Nonostante il recentissimo approdo di Carter a Sacramento – che lo aveva messo in cima alla propria lista in vista del Draft – i Kings possono ancora puntare su altre future scelte al Draft per provare a migliorare ancora il roster.

– Michael Scotto, HoopsHype

La scelta di NOLA di separarsi da Ingram è l’effetto dello scambio effettuato per Dejounte Murray giusto nel weekend e di cui avevamo parlato in questi termini QUI: “Stando a Wojnarowski, Nola sembra intenzionata a concentrare i propri investimenti su Zion Williamson, trattenendo CJ McCollum, cercando invece di piazzare i $36 milioni di Brandon Ingram. Quest’ultimo può sicuramente essere utile in altri contesti, fornendo il proprio scoring mortifero e un playmaking molto maturato, ma tende a fermare troppo la palla in un attacco già stagnante come quello dei Pelicans, non offrendo spacing dinamico e, anzi, otturando la manovra nei quintetti con Zion.”. I problemi di fit con Zion non si scoprono certo oggi, ma la presenza di un altro accentratore ball dominant come Murray non può che far male a un attacco di squadra già tutt’altro che fluido. Entrambe le piste proposte, inoltre, sembrano plausibili: ai Kings manca forse proprio un giocatore capace di tirare fuori il coniglio dal cilindro in situazioni di gioco rotto, che sappia fare anche da connettore pur sacrificando spacing dinamico e ritmo nei set a metà campo; ai 76ers, al momento, manca invece tutta la squadra (anche i giocatori da scambiare), ma se non dovessero arrivare né Paul George, né Klay Thompson si potrebbe trattare di un buon ripiego. Il fit con Embiid si prospetterebbe però abominevole in termini di pace offensivo e attacco di squadra, e bisognerebbe inoltre capire con quali giocatore si potrebbe arrivare a Ingram. Saranno ore e giorni caldi per Brandon Ingram, soprattutto per quel che concerne, probabilmente, la pista californiana.