L’opinione di Durant sulle critiche verso il gioco moderno in Regular Season

In un’intervista recente, Kevin Durant ha espresso un pensiero critico sul rapporto tra i tifosi e la NBA moderna.
Sento che i tifosi vogliono solo la free agency, i drammi e si interessano solo ai Playoff e alle Finals, pensando a cosa significano per la legacy di un giocatore. Questo li ha portati a non voler più seguire la Regular Season.
Le parole di Durant arrivano in un momento in cui la lega affronta questioni spinose: il calo dei rating televisivi durante la stagione regolare e il dibattito sull’eccessivo numero di tiri da tre punti che, secondo molti, avrebbe ridotto la varietà e l’imprevedibilità del gioco. KD ha detto la sua anche su questo tema:
Non sto dicendo che tutti dovrebbero tirare 10 triple a partita. Ma se hai quel tiro lo devi prendere. In alcune partite ti entrano, ti riscaldi e magari ne tiri 12. Saper utilizzare il tiro da 3 punti ti apre tutto il resto.
Difendere è più facile quando non ti devi preoccupare di un avversario sul perimetro, mentre è più difficile quando tutti i giocatori in campo sanno tirare da fuori. Il difensore sulla palla si trova su un’isola e nessuno può aiutare per non lasciare libero un cecchino.
Quando arriva il momento decisivo, il midrange è fondamentale, non c’è dubbio. Ma nel gioco di oggi, ti crei quell’opportunità aprendo il campo, e quindi utilizzando il tiro da 3. Le difese sono troppo forti per limitarsi a tirare dal midrange.
Durant mette il dito nella piaga di un problema che la NBA sta cercando di risolvere. Negli ultimi anni, il pubblico sembra concentrarsi esclusivamente sulle grandi narrazioni – dai trasferimenti clamorosi, come quello di Damian Lillard ai Milwaukee Bucks, fino ai Playoff – relegando la Regular Season a un ruolo secondario. L’introduzione dell’NBA Cup, voluto dal commissioner Adam Silver, è stato un tentativo di riaccendere l’interesse per il periodo più lungo della stagione. Ma basterà?