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Il caldo inizio dell’estate californiana è stato interrotto da una clamorosa notizia. Dopo i rumors che hanno impegnato opinionisti e tifosi nel corso del lungo post-season, dovuto alla prematura uscita dei Los Angeles Clippers dai Playoffs al First round contro i Dallas Mavericks, è giunto il momento che Paul George decidesse circa il suo futuro. Le voci si sono rincorse a lungo nelle ultime settimane, ma l’All-Star e veterano NBA ha deciso che il suo futuro non sarà più con addosso la canotta dei Clippers. Infatti, PG13, giunto al termine ultimo per esprimersi circa la validità (o meno) della sua player option, ha deciso di non esercitarla (avevamo già discusso la sua situazione QUI). La player option prevista dal contratto di George era valida per un ulteriore anno in California, per una cifra vicina ai $48.3 milioni. L’ex Indiana Pacers ha quindi optato per tastare la Free Agency e valutare tutte le possibili offerte sul tavolo. Svanisce inesorabilmente l’ipotesi di una maxi-trade tra Clippers e Golden State Warriors

L’opzione più calda rimane al momento quella dei Philadelphia 76ers, possibilmente intenzionati ad affiancare George a Joel Embiid ed al Most Improved Player 2024 Tyrese Maxey, costruendo un roster in grado di poter competere con la completezza e le infinite risorse dei Boston Celtics nella Eastern Conference. Oltre i Sixers, però, altre franchigie potrebbero essere fortemente interessate a mettere sotto contratto PG13, specie con parecchio cap space da poter sfruttare.

Per il momento, le squadre che hanno prenotato un colloquio con George sarebbero Sixers, Magic e Clippers, almeno stando a quanto riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN.