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Questo contenuto è tratto da un articolo di Cody Burton per The Lead Sports Media, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


L’All-Star Weekend è passato e le squadre si stanno preparando per l’ultimo estenuante tratto della regular season NBA. Alcune si stanno attrezzando per i Playoffs con l’obiettivo di vincere il titolo, mentre altre sventolano la “white Flagg”, sperando che le palline della lotteria le benedicano con la matricola Cooper Flagg di Duke. Ogni stagione NBA porta con sé un giocatore diverso che trova la propria strada nella seconda metà della stagione, e il 2025 non sarà diverso. Ecco cinque giocatori che rischiano di esplodere nelle restanti 27 partite o giù di lì della stagione.

1. Scoot Henderson – Portland Trail Blazers

L’inizio di carriera della terza scelta assoluta del Draft 2023 è stato incerto, ma Scoot Henderson è già migliorato notevolmente rispetto alla sua stagione da rookie. In ogni caso, è molto comune vedere una guardia esordiente in difficoltà, soprattutto con un roster debole intorno a lui (ricordate l’esordiente Darius Garland?). I tifosi di Portland dovrebbero essere entusiasti di ciò che accadrà con Henderson.

Da quando è iniziato l’anno solare, ha ottenuto grandi risultati. Ha una media di 13,4 punti e 5,3 assist a partita, tirando con il 47,6% dal campo e il 42% da tre. È stato fondamentale durante l’improvviso miglioramento di Portland a fine gennaio e febbraio. Tuttavia, ha lasciato la penultima partita prima della pausa a causa di una distorsione alla caviglia destra, che lo ha messo fuori gioco dal Rising Stars Game. Su ESPN lo danno come “game-time decision”, ci aspettiamo di vedere una maggiore fiducia quando tornerà dall’infortunio. Scoot avrà più tempo per brillare ed emergere per Portland, dato che i Trail Blazers inizieranno a far sedere i veterani per migliorare la loro posizione al Draft.

2. Isaiah Collier – Utah Jazz

Gli Utah Jazz per questa stagione si sono arresi al proprio destino molto tempo fa, ma questo non significa che non possano avere un giocatore in grado di mettersi in mostra. La 29esima scelta dell’ultimo Draft, Isaiah Collier, può farlo. Il rookie è stato inattivo nelle prime sette partite della stagione dei Jazz dietro a Jordan Clarkson, all’ormai infortunato Taylor Hendricks e alla scelta più alta del Draft, Cody Williams, ma ora la situazione è cambiata. Collier è partito titolare in 15 delle ultime 17 partite. In questo arco di tempo, ha registrato una media di 12,6 punti e 8,8 assist, tirando con il 47,3%. Ha assunto il ruolo di playmaker a Utah e lo sta portando avanti.

Collier è un abile passatore e nella sua unica stagione a USC ha dimostrato di poter essere anche un solido realizzatore. Può facilmente diventare uno dei migliori passatori di questa lega, e la seconda metà della stagione mostrerà esattamente perché. Deve migliorare il suo tiro da tre punti per far sì che il suo scoring si ampli – attualmente tira con il 23,1% dalla lunga distanza. A USC ha tirato con il 33,8% da oltre l’arco, quindi con qualche accorgimento potrebbe raggiungere di nuovo quelle vette. Mentre i Jazz continuano a far riposare i veterani e a far brillare i giovani prospetti per il resto dell’anno, Collier si farà notare.

3. Ben Simmons – Los Angeles Clippers

Ok, questa sarebbe più una “resurrezione” che un’esplosione, ma Ben Simmons può uscire dal guscio a Los Angeles. I tre anni a Brooklyn sono stati molto deludenti. A causa di numerosi infortuni, ha giocato solo 90 partite e, in quelle in cui ha giocato, non è stato affatto come l’All-Star di un tempo. Ha avuto una media di 6,6 punti, 6,2 rimbalzi e 6,3 assist, con solo 1,0 rubate e 0,5 stoppate a partita. Ora, non è detto che Simmons raggiunga le vette che aveva prima dell’infortunio, quando era secondo nelle votazioni per il DPOY e terzo classificato tra gli All-NBA, ma il cambio di scenario gli sarà di grande aiuto. Unirsi a una squadra che supera le aspettative nel bel mezzo di una corsa ai Playoffs può aiutare la fiducia di chiunque.

Nella sua prima partita con i Clippers, Simmons ha messo a referto 12 punti, oltre a sette rimbalzi, sei assist, tre rubate e un blocco. Certo, era contro i Jazz, ma questo è comunque un ottimo segnale per i successi futuri. Se rimarrà in salute, potrà ripetersi più volte a Los Angeles.

4. Moussa Diabate – Charlotte Hornets

Nessuno sa cosa accadrà tra gli Hornets e Mark Williams dopo il fiasco della trade deadline, ovvero l’annullamento dello scambio con i Lakers. Una cosa certa è che Moussa Diabate è bravo. Ora che si trova alle spalle di Jusuf Nurkic e Williams, potrebbe sembrare poco probabile che ottenga minuti costanti, ma merita di essere impiegato. Nelle 18 partite che Diabate ha giocato stando in campo più di 20 minuti in questa stagione, ha una media di 6,8 punti e 11,4 rimbalzi a partita. Una forza dominante sotto i tabelloni. Merita minuti e, se lo farà, sicuramente “esploderà” e migliorerà la sua produzione nella seconda metà della stagione.

5. Max Christie – Dallas Mavericks

La trade di Luka Doncic ha mandato onde d’urto in tutta l’NBA e soprattutto in tutto lo stato del Texas. Max Christie può cercare di salvare le attuali vibes di Dallas con il suo gioco. L’ex Lakers ha avuto una serie di buone prestazioni a Los Angeles, ma nulla è paragonabile alle partite che ha giocato da quando è entrato nella formazione di Dallas. Ha una media di 17,3 punti e 5,2 rimbalzi con percentuali di 48,6/45,5/82,6 in sei partite. Dopo che è partito titolare in ciascuna delle ultime due gare dei Mavericks prima della pausa, ci si aspetta che continui a ricevere minuti importanti. I tifosi dei Mavs hanno bisogno di una luce nell’oscurità della trade, e Christie può essere proprio questa.

HM: Aaron Wiggins – OKC Thunder

Aaron Wiggins ha giocato in maniera stellare nelle ultime partite prima della pausa. Attualmente ha una media di 20,0 punti e 5,6 rimbalzi, mentre a febbraio ha tirato con il 45,3% da tre e il 54,4% in totale. Può sicuramente farsi valere per i Thunder, potenza della Western Conference, nelle restanti partite della stagione regolare e dei Playoffs.