Questo articolo, scritto da Marc J Spears per The Undefeated e tradotto in italiano da Riccardo Pilla per Around the Game, è stato pubblicato in data 30 gennaio 2020.
E’ sempre un onore essere selezionati per l’All-Star Game e quest’anno lo è in modo particolare: a Chicago, infatti, l’NBA avrà l’occasione ideale per celebrare Kobe Bryant, 18 volte presente nel weekend delle stelle durante la sua carriera.
Purtroppo, però, i posti sono solo 24 e la lista degli esclusi è eccellente. Di seguito viene proposta la nostra 2020 NBA All-Snub Team, ovvero la squadra dei campioni più “snobbati” della Lega quest’anno. Giocatori che avevano tutto per essere inclusi ma che per vari motivi non ce l’hanno fatta. E la lista sarebbe potuta essere ancora più ricca, se solo Kyre Irving e Paul George non stessero vivendo una stagione ricca di infortuni.
Come premio di consolazione, la redazione di The Undefeated ci terrebbe moltissimo ad omaggiare la più che stimata lista di snobbati con il tradizionale cappellino giallo-nero, una bella felpona e un paio di calze. Vestiti da indossare durante una vacanza che speriamo i nostri eroi trascorreranno in qualche posto molto più caldo della gelida Chicago.
Bradley Beal, Washington Wizards
Statistiche stagionali: 29.2 PPG, 4.5 RPG, 6.3 APG
Il fatto che Bradley Beal non sia stato nominato per l’All-Star Game è qualcosa di davvero sorprendente se si considera che in questo momento è il sesto migliore realizzatore dell’intera NBA. Il bottino stagionale degli sfortunati Washington Wizards, ancora privi di John Wall, ad oggi recita 18 vittorie e 32 sconfitte (abbastanza, comunque, per un nono posto nella Eastern Conference).
Per il due volte All-Star comunque la speranza non è ancora tramontata. Se ad Est dovesse esserci bisogno di un rimpiazzo causa infortunio, Beal sarebbe il primo in lista a ricevere un invito in quel di Chicago.
Devin Booker, Phoenix Suns
Statistiche stagionali: 26.7 PPG, 4.2 RPG, 6.3 APG
Booker è in questo momento l’ottavo miglior realizzatore della Lega ed uno dei più temuti tiratori dell’NBA, con una percentuale dal campo superiore al 50% e una da tre punti che si attesta al 37%. L’unica vera critica che si può fare al giocatore è che la sua squadra vanta uno dei peggior record di vittorie ed è per questo forse che la prima apparizione di Booker all’All-Star Game dovrà attendere almeno un altro anno.
DeMar DeRozan, San Antonio Spurs
Statistiche stagionali: 23.0 PPG, 5.7 RPG, 5.2 APG
Il 53.5% dal campo è fino ad ora la miglior percentuale della carriera di DeRozan. Tuttavia, il deludente record di 22 vittorie e 30 sconfitte ha sicuramente penalizzato il giocatore. In una Western Conference piena di guardie talentuose, DeRozan si aggiudica la presenza nella nostra All-Snub List per il secondo anno consecutivo.
Jaylen Brown, Boston Celtics
Statistiche stagionali: 20.3 PPG, 6.5 RPG, 2.2 APG
Questa è, ad oggi, la miglior stagione di Brown in carriera. Ma la quarta posizione in classifica di Boston avrebbe reso difficile giustificare la presenza contemporanea di tre All-Star (Kemba Walker e Jayson Tatum saranno infatti a Chicago). Così come per Booker, anche Jaylen ha ottime chance di guadagnarsi la prima apparizione all’evento il prossimo anno.
FOTO: Boston Herald
Zach LaVine, Chicago Bulls
Statistiche stagionali: 25.0 PPG, 4.8 RPG, 4.1 APG
LaVine era l’unica speranza per Chicago di aggiudicarsi una presenza all’All-Star Game. “The high-flying guard” ha chiuso un mese di gennaio da 28.9 punti a partita, ma questi non sono esattamente i Bulls di Michael Jordan e il record è un misero 19-34. I tifosi di Chicago, poi, non possono neanche sperare in un successo del loro campione alla gara delle schiacciate: non parteciperà, anche se in maglia Wolves se l’era già aggiudicato due volte, 2015 e 2016.
Lou Williams, Los Angeles Clippers
Statistiche stagionali: 19.2 PPG, 3.1 RPG, 5.9 APG
I Clippers, secondi in classifica ad Ovest insieme ai Nuggets, avrebbero meritato più della sola presenza all’All-Star Game di Kawhi Leonard. Se la decisione di escludere Paul George è stata presa per il numero di partite non giocate, allora sarebbe stato giusto premiare la straordinaria continuità di prestazione, sempre in uscita dalla panchina, di Lou Williams.
Andre Drummond, Cleveland Cavaliers
Statistiche stagionali: 17.8 PPG, 15.8 RPG, 2.8 APG
E’ difficile essere più solidi di Drummond dal punto di vista statistico. Probabilmente sono stati i risultati raccolti dai Detroit Pistons, sua squadra fino a qualche giorno fa (prima di essere scambiato ai Cleveland Cavaliers), a penalizzarlo nella corsa all’All-Star Game.
Ja Morant, Memphis Grizzlies
Statistiche stagionali: 17.4 PPG, 3.4 RPG, 7.1 APG
Il principale candidato al premio di Rookie of the Year ha trasformato una squadra-cantiere in una contender per i Playoffs. L’Ovest, però, è estremamente ricco di veterani nel ruolo di guardie e lo spazio per lui era davvero poco. Ja per ora si dovrà accontentare della nostra nomination, ma il futuro è certamente dalla sua parte.
Questo articolo, scritto da Marc J Spears per The Undefeated e tradotto in italiano da Riccardo Pilla per Around the Game, è stato pubblicato in data 30 gennaio 2020.