Il parere medico di Dr. Rajpal Brar su quando LBJ potrebbe tornare vicino al massimo della condizione fisica.
Questo contenuto, prodotto da Rajpal Brar per 3CB Performance e tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game, è stato pubblicato in data 24 maggio 2021.
Dopo aver tenuto i tifosi giallo-viola col fiato sospeso per 6 settimane, soprattutto in seguito alla ricaduta che gli ha fatto perdere ulteriori sei partite di Regular Season, LeBron James è tornato in campo ma non ha ancora raggiunto una condizione fisica lontanamente paragonabile a quella precedente alla distorsione alla caviglia destra.
Lo staff medico dei Lakers aveva stimato che – dopo aver giocato qualche partita (a ritmi controllati) nel finale di stagione, e dopo quella contro Golden State nel Play-In – LBJ fosse all’80% circa della sua condizione fisica generale.
Che LeBron non fosse al 100%, oltre alle sue parole di tre settimane fa, lo aveva testimoniato in modo piuttosto chiaro l’approccio alla gara – molto prudente – che ha avuto contro i Warriors, per poi aumentare il livello di intensità agonistica nel secondo tempo.
I dubbi più persistenti, per tifosi, compagni e avversari, riguardavano e riguardano le tempistiche che serviranno a James per raggiungere una buona forma fisica in questi Playoffs. Soprattutto dopo la sconfitta di ieri dei Lakers in Gara 1 contro i Suns. Per sciogliere questi dubbi, bisogna considerare alcuni aspetti.
Primo: tornare a giocare dopo un infortunio con tempi di recupero lunghi richiede un periodo in cui l’atleta ha bisogno di ritrovare il ritmo partita – sia fisicamente, per quanto riguarda l’area reduce dall’infortunio, sia mentalmente, per ciò che concerne self-confidence e ritmo di gioco. Si tratta di un percorso senza scorciatoie, come LeBron stesso ha appurato sulla propria pelle nel tentativo, non andato a buon fine, di accelerare i tempi di recupero.
Ciò conduce direttamente al secondo aspetto fondamentale da tenere in conto: il suo recupero non dipende soltanto dall’abilità della caviglia di rispondere all’aumento di stress e fatica, ma anche e soprattutto dallo stato di forma fisica generale. Durante le 6 settimane di stop, il nativo di Akron non ha potuto praticare esercizi di cardio e atletica, interrompendo i suoi programmi di lavoro e la sua consueta preparazione in vista dei Playoffs.

FOTO: NBA.com
Nelle ultime 8 settimane, LeBron ha giocato soltanto 6 partite, e Gara 1 contro i Phoenix Suns è solamente la sua seconda giocata a un certo ritmo e con più di 30 minuti di utilizzo. Certamente avrebbe preferito scaldare i motori nelle ultime partite di Regular Season, ma ciò chiaramente non è potuto avvenire.
Avendo potuto giocare finora solo due partite ad alta intensità, si suppone che LeBron riesca a raggiungere quasi il massimo della propria forma fisica – ammesso che i Lakers riescano a battere i Suns e superare il primo round – attorno alla metà del secondo turno dei Playoffs.
Nel mentre, la sua caviglia sarà sottoposta a una crescente mole di stress e sollecitazioni, senza la possibilità di gestire il minutaggio in campo e di avere dei giorni di riposo. Una situazione che LeBron, il suo preparatore Mike Mancias e lo staff medico dei Lakers monitoreranno molto attentamente.